Discussione:Mereto di Tomba
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immagine logo Mereto di Tomba[modifica wikitesto]
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Logo_MERETO_DI_TOMBA.jpg
logo Comune di Mereto di Tomba[modifica wikitesto]
Volevo far notare che lo stemma del comune di Mereto che appare sulla wikipagina sembrerebbe che sia non corretto: pare non corrisponda alla parte dell'articolo 7 comma 2 dello statuto comunale che riguarda l'araldica comunale "...di rosso porpora la parte superiore...".
Riporto lo statuto comunale: Statuto del Comune di Mereto di Tomba - Art. 7 - STEMMA E GONFALONE -2) Il Comune ha come suo segno distintivo lo stemma araldico riconosciuto con R.D. in data 24.05.1937 e trascritto nei registri della Consulta Araldica il 28.05.1940 che reca la seguente blasonatura: di nero all’antico tumolo tombale d’argento sulla campagna di verde di rosso porpora la parte superiore ornato da una corona argentata, all’interno rosso porpora.
Il presunto errore è stato fatto osservare agli amministratori del sito http://www.araldicacivica.it da cui proviene il logo che pare non corretto. L'incoerenza (presunta) è osservabile tra la rappresentazione del logo riportato sul sito dell'araldica (http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/?id=2078) e la descrizione dello stesso che appare nello statuto comunale riportato sullo stesso sito (http://www.araldicacivica.it/pdf/statuti/ud/meretoditomba.pdf).
Il logo in uso è disponibile su Wikipedia Commons: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Logo_MERETO_DI_TOMBA.jpg
stemma su pagina principale cambiato[modifica wikitesto]
stemma su pagina principale cambiato: finalmente!
- In realtà lo stemma sbagliato è quello da te indicato, in quanto riporta ancora una parte del capo del Littorio che, a norma di legge (Decreto Legislativo Luogotenenziale del 10 dicembre 1944 № 394), dovrebbe essere completamente eliminata.GJo ↜↝ Parlami 14:43, 18 mar 2011 (CET)
Lo statuto comunale parla chiaro e sullo stemma comunale, tuttora vigente nel Comune di Mereto di Tomba, non c'è il fascio littorio. Il fascio littorio, che ricordi io, era stato disegnato sulla parte rossa, ma terminata l'epoca storica è stato tolto (solo il fascio e non anche la parte rossa). A suporto di ciò, la nota di legge da te riportata dice: "...ed in essi il campo dello scudo è ricoperto interamente dalle insegne del titolare dello stemma...". Infatti cliccando sul link capo del Littorio si nota chiaramente che lo stemma del Comune di Gallio, prov. di Vicenza, (il quarto partendo da sinistra verso destra) ha avuto le medesime modifiche di quello di Mereto di Tomba. Lo stemma da me riportato è anche riportato ovunque a Mereto di Tomba, dentro e fuori dalla sede Municipale: sia in atti ufficiali, sia sui vari gonfaloni, sia sulle carte intestate, sia su tutte le stampe. Tanto per averne una prova veloce, prova a dare un'occhiata al sito internet ufficiale del Comune. Solo in wikipedia l'immagine dello stemma comunale è sbagliata e, raccogliendo il parere dei colleghi amministratori comunali di Mereto, preferiremmo che venisse riportata quella giusta, visto che le tipografie incorrono in errore. Se non dovesse bastasse questa breve spiegazione, cercherò di sostenerla con documentazione adeguata.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Eroscisilino (discussioni · contributi) 13:01, 21 mar 2011 (CET).
- Ma infatti sia lo stemma di Gallio (inserito per mostrare un errore e non quale pezza giustificativa) che quello di Mereto sono sbagliati in quanto non osservanti quanto riportato dal D.L. da me indicato. Il capo del Littorio va tolto "completamente" e non lasciando la "striscia" porpora, errore in cui è caduto più di un ente; inoltre uno statuto comunale (con tutti il rispetto per i comuni) non può essere in contrasto con un decreto statale in vigore. Per il resto non dubito che quello inserito sia lo stemma attualmente usato ma, insisto, comunque non è lo stemma regolarmente concesso in quanto non rispondente alle disposizioni legislative in vigore. Non chiedo di avere fiducia in me, che potrei benissimo sbagliarmi, ma (per fugare ogni dubbio) il Comune dovrebbe rivolgersi (richiedendo un parere) all'ente competente e cioè all'Ufficio Onorificenze e Araldica pubblica. Cordialmente.GJo ↜↝ Parlami 13:44, 21 mar 2011 (CET) P.S.: mi raccomando per il futuro l'uso della firma
La discussione sta approfondendo un'indagine che può diventare interessante. Vedrò di fare il punto della situazione con le documentazioni reperibili in Comune. Però,stando così le cose, debbo far notare che nella pagina di Wikipedia relativa al Comune di Gallio (http://it.wikipedia.org/wiki/Gallio_%28Italia%29) compare uno stemma incoerente con la normativa di abrogazione del capo littorio. Lo stesso stemma di Gallio con il capo porpora compare anche nel sito dell'Araldica civica (http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/?id=480); qual'è la differenza tra Gallio e Mereto? Se il comune di Gallio ha mantenuto la fascia porpora, perchè non vale la stessa cosa anche per Mereto? (Eroscisilino (msg))
- Naturalmente varrebbe la stessa cosa anche per Gallio, caro Eroscisilino, (e ci mancherebbe altro :-) ) il problema è che nel caso di Gallio (e in molti altri) non disponiamo di uno stemma ridisegnato da Araldica Civica come nel caso di Mereto. In generale preferisco usare gli stemmi di AC in quanto più "adatti" a Internet e meno in contrasto con la normativa italiana (per questo aspetto vedere qua: Wikipedia:Copyright_immagini#Stemmi comunali, provinciali e regionali italiani) in quanto AC ci ha autorizzato all'uso dei suoi stemmi; in generale gli stemmi vengono inseriti secondo la dottrina del fair use statunitense ma sarebbe bene che venissero autorizzati dall'amministrazione competente tramite OTRS (vedere Wikipedia:OTRS). Per firmare devi inserire le quattro tildi (~~~~) presenti nella casella sottostante (leggi in proposito Aiuto:Firma).GJo ↜↝ Parlami 14:55, 21 mar 2011 (CET)
- Aggiungo che lo stemma ufficiale di Gallio è (infatti) autorizzato (lo si vede dal numero di Ticket OTRS presente sulla pagina dello stemma: File:Gallio-Stemma.png); in questo caso (per correttezza verso l'ente) non si procede alla sostituzione delle stemma con versioni "non ufficiali" (per quanto lo stemma rimanga giuridicamente errato).GJo ↜↝ Parlami 15:16, 21 mar 2011 (CET)
In effetti ne stavo trovando altri di "sbagliati": dai vicini Morsano al Tagliamento (PN), San Giovanni al Natisone (UD), Moraro (GO e Fossalta di Piave (VE), a Muscoline, Esine, San Paolo, Vezza d'Oglio, Tignale (BS). Parrebbe quindi che gli stemmi con fascia porpora, pur giuridicamente errati, possano essere legalizzati. (Strano che le amministrazioni superiori, negli anni, non abbiano verificato l'avvenura applicazione della norma abrogativa o, per contro, concesso una "dispensa"). (Eroscisilino (msg) 15:36, 21 mar 2011 (CET))
- Non credo siano stati legalizzati ma piuttosto ignorati. Infatti, anche nel caso non si provveda ad uniformarsi a quanto previsto dal decreto, non sono previste sanzioni di alcun tipo; inoltre gli enti preposti (Ufficio araldico e prefetture) non mi risulta effettuino controlli sistematici in merito all'araldica, per cui gli enti non vengono obbligati a correggere i propri stemmi (o, altro caso che si verifica, ottenerne regolare concessione nel caso ne siano sprovvisti); nondimeno, in forza del decreto, gli enti locali sono tenuti giuridicamente a eliminare completamente il capo del Littorio. Diciamo che la questione non è (giustamente) tra quelle prioritarie. Comunque l'unico modo per usare in maniera regolare il capo di rosso sarebbe ottenere un nuovo D.P.R. relativo alla concessione dello stemma seguendo l'iter previsto (vedere http://www.araldicacivica.it/procedure-per-attribuzione-di-uno-stemma/). Viceversa, avendo già ottenuto il decreto di concessione (come nel caso di Mereto), per essere in regola con la legge basta eliminare la "striscia" rossa allargando opportunamente gli elementi dello stemma a tutto il campo dello scudo e non c'è bisogno di ulteriori passi procedurali. Innumerevoli città (tra cui Milano, Torino, Napoli ecc. ecc.) e provincia hanno proceduto in questo modo (vedere ad esempio: http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3504 e http://www.comune.savona.it/IT/Page/t05/view_html?idp=2582 in cui il capo del Littorio è stato correttamente eliminato dalle versioni attualmente usate).GJo ↜↝ Parlami 16:37, 21 mar 2011 (CET)
Gonfalone Mereto di Tomba (UD)[modifica wikitesto]
– Il cambusiere --fringio · α†Ω 13:52, 9 ago 2016 (CEST)
Salve, si potrebbe mettere possibilmente il gonfalone del comune di Mereto di Tomba (UD) nella sua pagina di Wikipedia? Sfogliando, ho visto la maggior parte dei comuni del FVG che accanto allo stemma c'è anche il gonfalone. Grazie.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 5.170.197.227 (discussioni · contributi).
- Si potrebbe richiederne la creazione, specificando com'è fatto e magari unendo qualche immagine/foto, ad Araldica Civica (info
araldicacivica.it).—GJo ↜↝ Parlami 14:08, 9 ago 2016 (CEST)
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Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]
Gentili utenti,
ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Mereto di Tomba. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20171024062649/http://www.comune.mereto-di-tomba.ud.it/ per https://www.comune.mereto-di-tomba.ud.it/
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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 12:35, 25 mar 2018 (CEST)
Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]
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ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Mereto di Tomba. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20130927084456/http://www.arlef.it/it/documenti/ per http://www.arlef.it/it/documenti/
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20130927084456/http://www.arlef.it/it/documenti/ per http://www.arlef.it/it/documenti/
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