Discussione:Futuro (rivista)

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Si chiede se bastino otto numeri a classificare enciclopedica una voce relativa a una rivista. Intanto vorrei sapere quale sarebbe il numero minimo, perché viene il dubbio che la cultura si debba giudicare a peso. Ma poi risponderei comunque di sì. Chiunque sappia davvero qualcosa di storia della fantascienza italiana sa bene che la rivista è stata la prima rivista interamente italiana, senza scimmiottamenti della madre patria americana. Ma che abbia uno "spessore" enciclopedico è dimostrato abbondantemente da un libro dedicatole da una casa editrice specializzata e da un esperto di science fiction come Cremaschi, senza dimenticare che per prima essa ha proposto in Italia l'opera di letteraria di Adolfo Bioy Casares. Ma poi vorrei toccare una questione di fondo. Se è lecito, come è lecito, parlare di anime o di un giocatore che milita nel campionato di calcio della Lituania, questo interrogativo avrebbe (semmai) senso sulla Treccani. Noi siamo molto, ma molto più aggiornati e completi. Perché i contributori sono molti, ma molti di più. E motivati non solo dai soldi o dalla fama, ma dalla passione e dall'intelligenza (non sempre, con ogni evidenza, ma comunque assai spesso). Anche sulle citazioni rimango sbalordito. Quali citazioni si vorrebbero? Non basta il libro in Bibliografia? Che senso ha richiedere citazioni di una rivista. Vorrei saperlo. --Cloj 11:43, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Concordo. Futuro è peraltro molto citata quando si parla di storia della fantascienza italiana. --MarcoK (msg) 17:48, 13 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Cos'è questo, il comitato di benvenuto per gli IP? Un filino meno aggressivi, no? Era solo stato presentato un dubbio, se non è lecito mi scuso. Comunque, secondo le vostre linee guida (Wikipedia:Linee guida sull'uso delle fonti), mi pare che frasi come Costituì il primo esempio di rivista integralmente ideata e gestita da esperti italiani del settore o dette alla giovanissima fantascienza italiana un ampio e innovativo spazio per crescere, nonché un respiro internazionale o la Fanucci Editore di Roma recuperava il nome della testata, che non era stato protetto dai suoi originari creatori dovrebbero avere una nota. Ma sicuramente sbaglio io, saranno palesemente fatti universalmente acclarati. E chi non lo sa? Mi scuso per questi vaneggiamenti senza senso. SArà che sono motivato dai soldi e dalla fama Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 93.38.162.143 (discussioni · contributi).
Come vedi ho modificato varie frasi e integrato un po' le fonti. Tuttavia l'uso del linguaggio un po' troppo enfatico andava semmai segnalato con il tag {{P}}, e la mancanza di fonti con {{F}} (con {{citazione necessaria}} le singole frasi). Al riguardo dei soldi e della fama, se conosci appena un po' l'ambiente fantascientifico, immagino saprai che di fantascienza, almeno in Italia, non ci campa nessuno (con possibile esclusione di Valerio Evangelisti). ;) --MarcoK (msg) 15:14, 15 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Caro IP 93.38.162.143 . "Comitato di benvenuto per gli IP?" E dove sarebbe, di grazia, l'aggressività? Il tono appassionato - tipico di ogni cultore di SF - è una cosa, l'aggressività un'altra e non mi pare proprio io t'abbia aggredito in alcun modo. Sbalordimento sì. Ma non si tratta, con ogni evidenza di aggressività. Certo un dialogo sarebbe più facile se non si operasse in modo anonimo. Cosa perfettamente lecita, per carità, restare col proprio IP su WP, ma assai meno "simpatica" quando si discute di un qualsiasi argomento. Si può scrivere, correggere, tagliare persino, ma discutere con un ignoto IP (che, per logica, non mette in alcun modo in evidenza i propri interessi, le proprie competenze e capacità), lo ammetterai, è tutto un altro paio di maniche. Quasi come parlare con un muro. Ma, a parte questo e tralasciando il tono entusiastico del lemma (emendabile, ovviamente) dovresti spiegarmi - sempre che tu lo voglia - cosa significa il sollevare un dubbio d'enciclopedicità di una rivista (qualsiasi rivista) basandosi sui "solo 8 numeri" editi. Come sanno gli esperti di science fiction gli editori di fanzine si autofinanzia(va)no, le riviste campano solo se c'è un distributore efficiente e onesto, a meno di non essere edite da una casa editrice solida. Sennò la vita, tra gli anni 50 e 90, avevano vita breve. Ma questo con la qualità, con l'enciclopedicità, che c'azzecca? La qualità, comunque, nel caso in esame, non era autocertificata ma è stata dimostrata ad abundantiam dal libro di Cremaschi: un esperto di science fiction che - significativamente - non faceva parte dello staff editoriale di Futuro e che non era nel suo libro-paga. Più "referenziata" di così!. Senza alcun intento aggressivo ti saluto, IP 93.38.162.143. --Cloj 16:10, 15 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Per parte mia ho aggiunto un riferimento (ma citazioni di Futuro sono presenti in centinaia di articoli: è una delle riviste più citate dopo Urania, e ho riinviato all'elenco presente in Catalogo. Avevo visto la discussione al Bar ed avevo equivocato. Certo esistono degli spiriti allegri, che di norma si nascondono dietro l'anonimato, che vogliono essere più realisti del re. Nell'introdurre il riferimento mi sono accorto che Gianfranco de Turris diventa rosso ed ho dovuto ripiegare su Gianfranco De Turris dopo aver tentato invano di modificare l'intestazione della voce: la grafia corretta è in effetti de Turris. Credo che debba intervenire un amministratore. --ErnestoVeg (msg) 13:55, 25 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Sistemato il nome (ma è meglio se lasci una nota anche in Discussione:Gianfranco de Turris). --MarcoK (msg) 20:27, 25 lug 2009 (CEST)[rispondi]