Discussione:Football Club Internazionale Milano 2003-2004

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Breve riassunto[modifica wikitesto]

Snodo un breve riassunto, per punti, della stagione:

  • Moratti conferma Cuper ma nemmeno lui sembra crederci, avrebbe probabilmente voluto Capello o Mancini; sul mercato vengono presi gli esterni che l'argentino chiedeva ma il loro apporto sarà tutt'altro che memorabile, al pari di Luciano e Lamouchi. Fadiga invece non è nemmeno tesserato, complici problemi che ricordano le vicende (tra gli altri) di Kanu e Biabiany.
  • A parte la storica vittoria sull'Arsenal, Cuper continua a non convincere; sul suo conto pesano inoltre il record negativo nei derby e le varie diatribe in spogliatoio (Di Biagio e Recoba per fare due nomi). Meglio puntare su Zaccheroni, che pure rimedia dai Gunners una sconfitta dalle proporzioni storiche: degna di nota invece la vittoria a Torino, che mancava dai tempi di Bagnoli.
  • La squadra, che proprio in quell'anno lancia l'inno "Pazza Inter" si dimostra quantomeno fedele ad esso: il libro di Petrucci dice "Un'Inter che può vincere contro tutti ma anche perdere contro tutti". Si aggiungono le squalifiche di Kallon e Materazzi, oltre allo sgretolamento del rapporto tra Vieri e i tifosi; con un finale di campionato tutto sommato buono si arriva in Champions, ma Zac - intuendo di essere stato un traghettatore - si dimette ben sapendo che Facchetti e Mancini non erano fermamente orientati a tenerlo.

--95.250.18.44 (msg) 21:29, 6 ott 2020 (CEST)[rispondi]

Quanto scritto sopra è fondamentalmente corretto. Andando in ordine, e per punti:

  • Dopo un biennio con varie delusioni (5 maggio, Feyenoord in UEFA, derby di Champions) Moratti vuol cambiare tecnico: obiettivi sono un "big" della panchina (Capello) o un emergente (Mancini). Non se ne fa però nulla, così Cuper rimane (senza tanta convinzione, a dirla tutta).
  • I nuovi volti della campagna acquisti sono il terzino Brechet (ennesima "vittima" della fascia sinistra), il centrale Helveg (ex Milan), l'oggetto misterioso Lamouchi, un Karagounis che si era imposto all'attenzione generale, gli esterni tanto cari a Cuper: Luciano (Eriberto) fu a sua volta un oggetto misterioso, Kily e Van der Meyde mantennero quantomeno il posto in squadra. Di Biagio se ne va per incomprensioni col tecnico (sulla scia di quanto avvenne con Ronaldo l'anno passato) mentre Crespo va al Chelsea all'ultimo momento: per sostituirlo c'è Cruz. I giovani Pasquale e Martins (che debuttarono nel 2002) entrano stabilmente nel giro della prima squadra.
  • Malgrado una storica vittoria a Highbury, Cuper ricade ben presto nel mirino della critica. L'ennesimo k.o. nel derby e un pari sconcertante a Brescia inducono Moratti all'esonero: arriva Zac, il quale inizia anche bene trovando al Delle Alpi un successo che latitava dai tempi di Bagnoli. Fallisce però in Champions e l'ulteriore crisi invernale scuote la dirigenza, con Facchetti nuovo chairman.
  • Senza Kallon e Materazzi, ma con in più Stankovic e Adriano, la Beneamata tenta una rimonta tra alti e bassi: dopo tanta sofferenza, raggiunge almeno il quarto posto. Zaccheroni, con ogni probabilità considerato un traghettatore dall'inizio, si dimette.

--95.235.70.205 (msg) 20:54, 22 ott 2020 (CEST)[rispondi]

Fadiga in rosa[modifica wikitesto]

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– Il cambusiere --Ombra

Ho notato per caso che Fadiga viene inserito nella rosa stagionale pur non essendo mai stato tesserato, visto che non passò le visite mediche. Mi astengo dal rimuoverlo subito in quanto potrebbero esserci state discussioni a riguardo che mi sono perso, ma IMO è abbastanza ovvio come non abbia mai fatto veramente parte dell'organico. --82.49.14.103 (msg) 21:56, 3 ago 2023 (CEST)[rispondi]

Nella pagina del giocatore c'è scritto che fu tesserato, ma poi successivamente senza idoneità sportiva. Quindi corretto così. --2001:B07:646A:55F3:95F6:9930:8109:6724 (msg) 19:30, 6 ago 2023 (CEST)[rispondi]