Discussione:Artrite reumatoide

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Monitoraggio effettuato nell'aprile 2016

salve, sono un'aspirante medico, vorrei che qualcuno mi chiarisse come un'infezione virale possa apportare modificazioni al corredo genetico. grazie anticipatamente.

per chi volesse conttattarmi: silvia.micaela.g@gmail.it

Esistono particolari specie virali in grado di interagire direttamente con il genoma dell'ospite e determinare in esso cambiamenti tali da provocare modificazioni nei prodotti delle sintesi proteiche. Tali virus impiegano un lungo lasso di tempo per operare una simile interazione che abbraccia un arco di 15 o 20 anni. si tratta, infatti, dei lentivirus, tra i quali si annovera in partricolare il Virus dell'epatite b, assai diffuso da noi in italia. La sua particolare abilità consiste nell' integrare il proprio genoma con quello dell'ospite assai lentamente fino a riuscire a realizzare le proprie sintesi utilizzando i meccanismi molecolari dell'ospite ma il proprio corredo enzimatico, in particolare le trascrittasi. Il paziente, quindi, molti anni dopo aver contratto un'epatite in qualsiasi forma anche paucisintomatica può sviluppare un epatocarcinoma, che potrà rivelarsi anche letale. Questo tipo di lento meccanismo è riprodotto da numerosi altri agenti virali, sia a dna che rna, con modalità simili e con vario tropismo, per il fegato o ad esempio pei le piccole cellule del sangue od altri tessuti. Si annoverano fra essi in particolare i retrovirus, quali quello del sarcoma di rous, o del sarcoma di kaposi, meno diffusi da noi in occidente ma il cui genoma desta interesse perchè conterrebbe le 4 chiavi di volta con cui questo tipo di virus riesce in questa impresa, 4 oncogeni, presenti anche nel genoma del virus dell' hiv ad alto potenziale, l' hiv 1.Si tratta di virus ad Rna ma che da esso tramite una loro stessa trascrittasi inversa traggono il dna e realizzano le proprie sintesi proteiche.

Sperando di esserti stata utile cordialmente studentessa 6 anno canale B

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