DLA0817g

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DLA0817g
Galassia
DLA0817g (VLA, ALMA, Telescopio spaziale Hubble)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCancro
Ascensione retta08h 17m 40.8s
Declinazione+13° 51′ 38″
Distanza12,276 miliardi a.l. (distanza comovente 24,454 miliardi di a.l.)
(3,7638 miliardi pc)
Redshiftz = 4,26033
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia
Altre designazioni
Galassia di Wolfe, Wolfe Disk, ALMA J081740.86+135138.2
Mappa di localizzazione
DLA0817g
Categoria di galassie

Coordinate: Carta celeste 08h 17m 40.8s, +13° 51′ 38″

DLA0817g è una galassia remota situata prospetticamente nella costellazione del Cancro la cui luce ha impiegato 12,276 miliardi di anni luce per giungere sino alla Terra (distanza comovente 24,454 miliardi di anni luce).
Scoperta nel 2017 con osservazioni condotte con l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA)[1][2], è stata poi ulteriormente studiata con il Karl Guthe Jansky Very Large Array (JVLA) ed il Telescopio spaziale Hubble[3].
Si tratta di una galassia a disco rotante di grandi dimensioni, la cui massa ammonta a circa 72 miliardi di masse solari, che risale ad un'epoca precoce della vita dell'universo, circa 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang; ciò contraddice i precedenti modelli che descrivono la formazione ed evoluzione delle galassie e che prevedono un accrescimento delle dimensioni galattiche graduale e progressivo[4].
Questa galassia invece ha raggiunto delle caratteristiche che appaiono precoci rispetto all'epoca a cui risale. Anche la sua velocità di rotazione è comparabile con quello di una galassia matura come la nostra Via Lattea e che risulta di circa 272 km/s[4].
E' soprannominata galassia di Wolfe o disco di Wolfe in onore del compianto Arthur Michael Wolfe, astrofisico statunitense, uno degli scopritori dell'effetto Sachs-Wolfe[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Marcel Neeleman, Nissim Kanekar e J. Xavier Prochaska, [C ii] 158-μm emission from the host galaxies of damped Lyman-alpha systems, in Science, vol. 355, n. 6331, 24 marzo 2017, pp. 1285-1288, DOI:10.1126/science.aal1737. URL consultato il 22 maggio 2020.
  2. ^ (EN) G. C. Jones, C. L. Carilli e Y. Shao, Dynamical Characterization of Galaxies atz∼ 4–6 via Tilted Ring Fitting to ALMA [C ii] Observations, in The Astrophysical Journal, vol. 850, n. 2, 30 novembre 2017, p. 180, DOI:10.3847/1538-4357/aa8df2. URL consultato il 22 maggio 2020.
  3. ^ a b (EN) ALMA Discovers Massive Rotating Disk in Early Universe, su National Radio Astronomy Observatory. URL consultato il 22 maggio 2020.
  4. ^ a b (EN) Marcel Neeleman, J. Xavier Prochaska e Nissim Kanekar, A cold, massive, rotating disk galaxy 1.5 billion years after the Big Bang, in Nature, vol. 581, n. 7808, 2020-05, pp. 269-272, DOI:10.1038/s41586-020-2276-y. URL consultato il 22 maggio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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