Conte Galè

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Conte Galè, pseudonimo di Gabriele Galeotti (Bologna, 25 marzo ...[1]), è un conduttore radiofonico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È noto soprattutto per la sua conduzione di programmi radiofonici su RTL 102.5. Attualmente è affiancato da La Zac e da Fabrizio Ferrari alla conduzione di Miseria e nobiltà.

La sua carriera artistica è iniziata con l'Accademia di Belle Arti a Firenze, dove studia scenografia con Gaetano Castelli e prosegue con il Diploma alla Scuola di teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna e con molti altri corsi ed esperienze maturate nel campo della recitazione, della danza classica, della regia, dei costumi e della scenografia.

Oltre alle esperienze di teatro, recita anche in alcuni film: I miei più cari amici e Caino e Caino, entrambi di Alessandro Benvenuti, Né terra né cielo di Giuseppe Ferito[2] e Monsieur di Raffaele Piscitelli, presente alla Mostra del cinema di Venezia nel 2004.

Quando non è impegnato in radio, continua a studiare e recitare a teatro.

Radio[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'attività radiofonica nel 2000 con RTL 102.5 con delle pillole telefoniche settimanali mentre continua a lavorare in teatro come mimo danzatore. Restando sempre con la stessa emittente, fu tra i primi partecipanti a creare e promuovere la radiovisione nel lancio del digitale terrestre con RTL 102.5 TV.

Dal 2005 è in onda dal lunedì al venerdì con il programma Miseria e nobiltà, in onda nella fascia centrale della giornata, affiancando conduttori come Amadeus, Paolo Cavallone e Mara Maionchi.[3]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mauro Abbate, Chi è il Conte Galè, lo speaker maestro di buone maniere, su notiziemusica.it, 24/10/2022. URL consultato il 2 aprile 2024.
  2. ^ Film "Né terra né cielo" Comingsoon.it, su comingsoon.it. URL consultato l'11 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
  3. ^ Intervista su GazMagazine, su gazmagazine.net. URL consultato il 24 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]