Chiesa di San Gioacchino a Pontenuovo

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Chiesa di San Gioacchino a Pontenuovo
La facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
Coordinate40°51′22.75″N 14°15′42.32″E / 40.85632°N 14.261756°E40.85632; 14.261756
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Gioacchino
Arcidiocesi Napoli
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzioneXVII secolo
La cupola addossata alla torre San Michele

La chiesa di San Gioacchino a Pontenuovo è una chiesa monumentale di Napoli ubicata in salita Pontenuovo.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa fu fondata nella seconda metà del Seicento per ospitare le orfane vaganti; le orfane indossavano, secondo il decreto di fondazione dell'Istituto, l'abito del Terz'ordine di San Francesco ed infatti chiamate "le monacelle di Pontenuovo".

L'edificio è stato restaurato e rimaneggiato durante i lavori del 1753 in chiave barocca.

La facciata della chiesa è concentrata sul portale, sormontato da un rilievo settecentesco raffigurante il santo titolare dell'edificio ed è stata scolpita da Salvatore Di Franco; inoltre sulla facciata sono presenti quattro coppe. L'interno è a croce greca ed è rivestito da stucchi rococò, realizzati nella prima metà del Settecento da Alessandro Manni; sull'altare maggiore c'era un dipinto di Nicola Cacciapuoti, sui due laterali erano collocate tele di Domenico Mondo (trafugate, ma prontamente ritrovate). Dell'Ottocento è il pavimento realizzato con riggiole.

La chiesa è chiusa al culto e abbandonata dal terremoto del 1980; negli anni è stata vittima di varie spoliazioni. Solo in anni recenti si è provveduto a restaurare la facciata, mentre gli interni della chiesa e l'ex convento (attualmente sede dell'Archivio storico municipale) sono ancora in attesa di urgenti interventi di risanamento e restauro.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Napoli sacra. Guida alle chiese della città, coordinamento scientifico di Nicola Spinosa; a cura di Gemma Cautela, Leonardo Di Mauro, Renato Ruotolo, Napoli, 1993-1997, 15 fascicoli.
  • Fabio Maniscalco, Furti d'Autore. La tutela del patrimonio culturale mobile napoletano dal dopoguerra alla fine del XX secolo, Napoli, 2000

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