Casa Maioli

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Casa Maioli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRavenna
Indirizzovia Paolo Costa 8
Coordinate44°25′08.9″N 12°12′04.35″E / 44.41914°N 12.201209°E44.41914; 12.201209
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXV secolo
StileRinascimento veneziano

Casa Maioli (poi Stanghellini) è uno degli edifici di stile rinascimentale veneziano risalente al XV secolo meglio conservati della città di Ravenna.[1] L'edificio attuale ha subito numerose alterazioni nel XVI secolo che hanno drasticamente mutato le strutture originarie parzialmente visibili sulla facciata ed al suo interno.[2] La costruzione è situata al numero civico 8 di via Paolo Costa, di fronte al vicolo cieco San Nicandro.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'immobile attuale risulta costituito da due attigui corpi di fabbrica di differenti altezze e di un cortile interno con giardinetto e pozzo con vera veneziana in pietra calcarea. La cortina muraria esterna realizzata con mattoni a vista è composta da due sezioni leggermente oblique la cui giunzione è visibile sulla sinistra dell'entrata principale. Il portale è realizzato in sasso d'Istria con un arco a tutto sesto poggiante su due mensoline rinascimentali; l'architrave porta un cartiglio con il monogramma di Cristo, probabilmente in sostituzione di un più antico stemma araldico.[3] Il corpo di fabbrica di sinistra è attraversato da una canna fumaria esterna a sezione esagonale in mattoni che si origina a livello del primo piano con un'elegante cuspide rovescia formata da piccoli mattoni rotondeggianti imbricati a sbalzo. Questa struttura è sormontata da un giro di tre pannelli in laterizio, ciascuno racchiudente una sagoma di stemma, un tempo probabilmente raffigurante un'arma dipinta, oggi non più visibile.[3] Il comignolo, anch'esso esagonale, termina con una cuspide a sezione conica formata da una serie di elementi sagomati in cotto. Le finestre del primo piano sono probabilmente state realizzate in sostituzione delle originali di presumibile forma circolare.[4] Il secondo piano della porzione di fabbrica sinistra presenta due aperture a bifora con colonnine, capitelli ed archetti rinascimentali. L'arco a tutto sesto che sovrasta le bifore è realizzato in cotto lavorato. Il cornicione che sostiene il tetto è eseguito con una serie di elementi in cotto a funzione portante che formano una caratteristica decorazione a dentelli.

L'ingresso è seguito da un vasto androne con soffitto a cassettoni lignei e doppia orditura di travi, con decorazioni pittoriche a motivi geometrici e floreali. L'accesso al piano nobile è dato da una larga scalinata sulla sinistra che conduce ad una vasta stanza ben illuminata con doppia esposizione sulla via Paolo Costa e sul giardino interno, che ricorda il "portego" delle coeve dimore patrizie di Venezia.[3] Il soffitto ligneo del salone è anch'esso realizzato con cassettoni lignei riprendente lo stile di quello dell'androne, sebbene assai più ricco ed elaborato. Il secondo piano presenta un soffitto con orditura formata da travi lignee e pianelle in cotto come anche gli ampi locali di sottotetto caratterizzati da altezze elevate, probabilmente destinati all'origine ad uso magazzino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gerola G., 1916 – Elenco degli edifici monumentali – XXIX Provincia di Ravenna, Ministero della Pubblica Istruzione, Tipografia dell’Unione Editrice, Roma, p. 89.
  2. ^ Gironi P., 1889 - Prontuario per la denominazione delle piazze, vie e vicoli e per la numerazione dei fabbricati della città di Ravenna, Calderini, Ravenna, p. 28.
  3. ^ a b c Foschi U., 2001 – Case e famiglie della vecchia Ravenna, ISBN 88-8063-316-3, Edit Faenza, Longo Editore, Ravenna, p. 201-202.
  4. ^ Savini G., 1908 – Piante panoramiche. (Illustrazioni), Voll. 8, Biblioteca Classense.
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