Canta l'epistola

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Canta l'epistola è una novella di Luigi Pirandello, scritta nel 1911 e contenuta ne La rallegrata (e a sua volta in Novelle per un anno).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Narra la vicenda del giovane Tommasino Unzio, che dopo aver raggiunto il suddiaconato presso il seminario, non trovando più soddisfazione nella fede abbandona gli studi religiosi. Il fatto comporta che i compaesani lo prendano per matto, in quanto non pago di aver minato un futuro comodo nell'investitura religiosa, diventa anche più introverso e anziché nella fede cerca requie nella contemplazione della natura e del cielo. E l'attenzione al minimalismo della natura lo conduce a causare un incidente (per l'innocua ingenuità di una ragazza) la cui conseguenza gli costerà la vita; ma senza cercare di sottrarsene, lo sfrutta invece come viatico verso la libertà e pace definitive.

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