Bozza:Katherine Tyke Toni Oppenheimer Silber

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Katherine Oppenheimer, all'anagrafe Katherine Tyke Toni Oppenheimer Silber (Los Alamos, 7 dicembre 1944 - St. John, gennaio 1977), è stata la figlia di J. Robert Oppenheimer.

Nata nel corso del Progetto Manhattan a Los Alamos, nel Nuovo Messico, dove suo padre Robert Oppenheimer aveva sviluppato la bomba atomica, la vita di Katherine fu tutt’altro che semplice.

La sua vita è stata una tragica narrazione di un’anima inquieta, segnata dalle ombre di un padre coinvolto in uno dei periodi più controversi della storia moderna. Katherine crebbe nell’ombra di un padre geniale ma tormentato, che guidò il progetto scientifico che avrebbe cambiato il corso della Seconda Guerra Mondiale.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Rimase a St. John in totale isolamento per anni e nel gennaio del 1977, solo un mese dopo aver compiuto 32 anni, decise di togliersi la vita impiccandosi nella sua casa al mare.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dopo due matrimoni fallimentari decise di trasferirsi a St. John, nelle Isole Vergini, un luogo che conosceva bene da sempre, dato che i genitori l’avevano portata lì quando era bambina per riprendersi dalla poliomielite.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Quand’era ancora una bambina a Katherine venne diagnosticata la poliomielite, un problema che l’avrebbe afflitta per lungo tempo. Contrariamente al fratello, la giovane dimostrava una brillantezza scolastica eccezionale, ma non andava affatto d’accordo con la madre (Katherine Oppenheimer) con cui aveva frequenti scontri.

L’imponenza della figura del padre Oppenheimer oscurò gran parte del suo percorso di vita, probabilmente per questo motivo anche i rapporti con lui non furono mai positivi. Anche dopo la morte del celebre fisico nel 1967 a causa di un cancro alla gola, Katherine dovette sopportare molte porte chiuse in faccia.

Le fu rifiutata l’opportunità di lavorare come traduttrice per le Nazioni Unite, in quanto l’FBI si oppose a rilasciarle un permesso di sicurezza, a causa delle vicissitudini del padre.

Katherine iniziò una ricerca interiore per trovare il proprio scopo e identità. Studiò l’arte e si immerse nel mondo dell’espressione creativa, cercando di distaccarsi dall’eredità del padre e di trovare una voce unica. Tuttavia, la sua lotta con la depressione e le sfide personali resero il tutto più difficile.