Amicalismo

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L'amicalismo o amicale balali[1] è un movimento politico-religioso diffuso nell'Africa equatoriale (soprattutto in Congo), che si rifà all'attività di André Matswa (1899-1942).[1][2][3]

Il movimento, che prende il nome dalla Société Amicale des originaires de l'Afrique Équatoriale ("Società di solidarietà per gli originari dell'Africa Equatoriale"), fondata da Matswa[2][3][4], giocò un ruolo importante nella lotta per l'indipendenza del Congo francese (ora Repubblica del Congo)[2]. I seguaci della religione che ne è derivata, si propongono di creare un "Cristianesimo nero"[1] ed attendono il ritorno di Matswa, da loro chiamato "Jesus Matswa"[2][3], come capo messianico.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il movimento derivò - come detto - dalla Société Amicale des originaires de l'Afrique Équatoriale, un'organizzazione assistenziale che il congolese André Matswa, vicino alle idee del comunismo[4], fondò a Parigi dopo la prima guerra mondiale (durante la quale aveva combattuto con le truppe francesi[2]) allo scopo di dare un sostegno concreto ai lavoratori africani in difficoltà.[2] Tale organizzazione si proponeva di realizzare la completa parità tra neri e bianchi.[2]

L'organizzazione riscosse consensi soprattutto in Congo, dove si trasformò ben presto in un movimento politico[2], tanto che lo stesso Matswa fu più volte arrestato dalle truppe francesi[2].

Il movimento amicalista operò anche dopo la morte di Matswa, avvenuta nel 1942 in una prigione di Mayama, nei pressi di Brazzaville[2], e nel 1958 contribuì alla conquista dell'autonomia del Congo francese, che due anni dopo sarebbe divenuta indipendenza a tutti gli effetti.[2]

In seguito, l'amicalismo assunse le connotazioni di una religione di tipo salvifico[2] vicino al Kimbanguismo[4] e che si contrapponeva al cattolicesimo[2][3], indicando in Matswa il proprio Messia[2][4].

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Nel culto amicalista sono presenti elementi del Cristianesimo come il segno della croce.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Amicalismo su Sapere.it
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Bellinger, Gerhard J., Enciclopedia delle Religioni, Garzanti, Milano, 2005, p. 27
  3. ^ a b c d Amicalismo, su Esopedia. URL consultato il 19 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  4. ^ a b c d Matsoua, Andre Grenard, su Treccani Online

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]