Gennaro D'Alessandro

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Pietro Fabris, Concerto in casa di Kenneth Mackenzie, Lord Fortrose, Napoli, 1770, ritratto Gennaro D'Alessandro al clavicembalo (identificazione proposta da Giovanni Tribuzio nel 2016), olio su tela, 1770-1771, Edimburgo, Scottish National Portrait Gallery.

Gennaro D'Alessandro (Napoli, 1717? – Napoli, post 28 luglio 1778) è stato un compositore e clavicembalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Allievo a Napoli di Leonardo Leo, divenne maestro di coro al Pio Ospedale della Pietà di Venezia dal 21 agosto 1739 al 13 maggio 1740,[1][2][3] poi maestro di clavicembalo di Germain-Anne Loppin de Montmort a Digione (dal 1º ottobre 1740 al 1749)[1][2] e di Madame de La Pouplinière a Parigi (1743).[1][2] Tornato a Napoli fu anche maestro di canto di Madeleine-Zoé-Anne-Marguerite Seimandy (1778) e partecipò ad alcune accademie di musica nella Villa Angelica di Sir William Hamilton insieme a Emanuele Barbella (1768).[1][2] Conobbe personaggi di spicco come Antonio Vivaldi, Carlo Goldoni, Jean-Joseph de Mondonville, Charles de Brosses e Giacomo Francesco Milano Franco d'Aragona.[1][2]

Composizioni[2][modifica | modifica wikitesto]

Musica liturgica[modifica | modifica wikitesto]

Musica strumentale[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Arie[modifica | modifica wikitesto]

  • Doux zéphir qui caresse (Digione o Parigi, 1740-1749 circa)
  • Non sperar tiranno (Digione, 1741 circa)

Serenate[modifica | modifica wikitesto]

Cantate[modifica | modifica wikitesto]

  • La ninfa saggia su testo di Carlo Goldoni (Venezia, Pio Ospedale della Pietà, 1739)
  • Gli amanti felici su testo di Carlo Goldoni (Venezia, Pio Ospedale della Pietà, 1739)
  • Le quattro stagioni su testo di Carlo Goldoni (Venezia, Pio Ospedale della Pietà, 1739)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Giovanni Tribuzio, L’opera ritrovata di Gennaro D’Alessandro e Carlo Goldoni: dall’"Ottone" per Federico Cristiano Leopoldo di Sassonia (Venezia, 1739-1740) all’"Adelaide" della compagnia di Pietro Mingotti (Praga, Lipsia e Amburgo, 1744), in Galliano Ciliberti e Giovanni Tribuzio (a cura di), "O celeste armonia di lieta sorte". "Lectures", lezioni e ricerche di musicologia (ISBN 9788893921244), Perugia, Morlacchi Editore University Press, 2019, pp. 25-140. URL consultato il 15 settembre 2019.
  2. ^ a b c d e f (EN) Giovanni Tribuzio, D’Alessandro (Alexandre, Allexandro, D’Alessandri, D’Allessandria), Gennaro, su oxfordmusiconline.com. URL consultato il 30 dicembre 2019.
  3. ^ Giovanni Tribuzio, 'Or giunte siamo dove il principe nostro potremo vagheggiar': Tre serenate di D’Alessandro/Vivaldi, Carcani e Paradies/Galuppi per Federico Cristiano di Sassonia (Venezia, Ospedali Grandi, 1740), in Galliano Ciliberti (a cura di), Music Patronage in Italy (ISBN 9782503595443), Turnhout, Brepols, 2021, pp. 191-239.

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