Webometrics: differenze tra le versioni

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{{S|scienza}}
La scienza della '''Webometrics''' detta anche ('''cybermetrics'''), termine coniato da Almind e Ingwersen (1997), indica la scienza che si occupa di misurare il [[World Wide Web]] per ottenere la conoscenza circa il numero e i tipi di collegamenti [[ipertesto|ipertestuali]], la struttura del World Wide Web grazie all'utilizzo di modelli.
La scienza della '''Webometrics''' detta anche ('''cybermetrics'''), termine coniato da Almind e Ingwersen (1997), indica la scienza che si occupa di misurare il [[World Wide Web]] per ottenere la conoscenza circa il numero e i tipi di collegamenti [[ipertesto|ipertestuali]], la struttura del World Wide Web grazie all'utilizzo di modelli.


== Storia ==
Secondo Björneborn e Ingwersen (2004),<ref name="urlToward a basic framework for webometrics | Lennart Björneborn - Academia.edu">{{cite web | url = http://www.academia.edu/2926128/Toward_a_basic_framework_for_webometrics | title = Toward a basic framework for webometrics | author =Lennart Björneborn | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = Academia.edu| pages = | language =en | archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}</ref> la definizione di Webometrics è la seguente: «''lo studio degli aspetti quantitativi della costruzione e l'uso delle risorse informative, strutture e tecnologie sul web attingendo approcci bibliometrici e informetric.''»


È stata inoltre introdotta una seconda definizione di Webometrics, «''lo studio di contenuti web-based con metodi prevalentemente quantitativi per obiettivi di ricerca di scienze sociali con tecniche che non sono specifici di un campo di studio''» (Thelwall, 2009),<ref name="urlMike Thelwall - Citazioni di Google Scholar">{{cite web | url = http://scholar.google.it/citations?user=8jCKL1sAAAAJ&hl=it | title = Mike Thelwall - Citazioni di Google Scholar | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = | archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}</ref> questa seconda definizione sottolinea lo sviluppo di metodi applicati per l'uso nelle scienze sociali più ampi.<ref name="urlMorgan & Claypool Publishers - Synthesis Lectures on Information Concepts, Retrieval, and Services - 1(1):1 - Abstract">{{cite web | url = http://www.morganclaypool.com/doi/abs/10.2200/S00176ED1V01Y200903ICR004 | title = Morgan & Claypool Publishers - Synthesis Lectures on Information Concepts, Retrieval, and Services - 1(1):1 - Abstract | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = | archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}</ref>
Secondo Björneborn e Ingwersen (2004), la definizione di Webometrics è la seguente: «''lo studio degli aspetti quantitativi della costruzione e l'uso delle risorse informative, strutture e tecnologie sul web attingendo bibliometrici e informetric approcci.''»

È stata inoltre introdotta una seconda definizione di Webometrics, «''lo studio di contenuti web-based con metodi prevalentemente quantitativi per obiettivi di ricerca di scienze sociali con tecniche che non sono specifici di un campo di studio''» (Thelwall, 2009), questa seconda definizione sottolinea lo sviluppo di metodi applicati per l'uso nelle scienze sociali più ampi.
<!-- Lo scopo di questa definizione alternativa era di aiutare a pubblicizzare metodi appropriati al di fuori delle informazioni di scienza disciplina piuttosto che per sostituire la definizione originale entro scienza dell'informazione. -->
<!-- Lo scopo di questa definizione alternativa era di aiutare a pubblicizzare metodi appropriati al di fuori delle informazioni di scienza disciplina piuttosto che per sostituire la definizione originale entro scienza dell'informazione. -->


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Tuttavia l'uso di WIF è stato ignorato a causa artefatti matematici.
Tuttavia l'uso di WIF è stato ignorato a causa artefatti matematici.
Altri indicatori simili utilizzano le dimensioni della pagina, invece che del numero di pagine web, queste si sono dimostrate più utili.
Altri indicatori simili utilizzano le dimensioni della pagina, invece che del numero di pagine web, queste si sono dimostrate più utili.

== Vantaggi ==
*Velocità
*Open Access
*Artefatti (accesso a pubblicazioni e documenti non classici)

== Svantaggi ==
*Qualità dati non controllata
*Dati indicativi
*Dati non standardizzati
*Completezza dei dati non garantita
*Qualità variabile


== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>

== Biblio ==
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* [http://crrm.u-3mrs.fr/web/IMG/pdf/The_Literature_of_Bibliometrics_Scientometrics_and_Informetrics.pdf The_Literature_of_Bibliometrics_Scientometrics_and_Informetrics.pdf]
* {{cite web | url = http://link.springer.com/article/10.1023%2FA%3A1017919924342#page-1 | title = The Literature of Bibliometrics, Scientometrics, and Informetrics - Springer | author = | authorlink = | coauthors = | date = | format = | work = | publisher = | pages = | language = | archiveurl = | archivedate = | quote = | accessdate = }}
* {{cite journal | author = Neylon C, Wu S | title = Article-level metrics and the evolution of scientific impact | journal = PLoS Biol. | volume = 7 | issue = 11 | pages = e1000242 | year = 2009 | month = November | id = PMID 19918558 | pmc = 2768794 | doi = 10.1371/journal.pbio.1000242 | url = | issn = }}
* {{cite journal | author = Bollen J, Van de Sompel H, Hagberg A, ''et al.'' | title = Clickstream data yields high-resolution maps of science | journal = PLoS ONE | volume = 4 | issue = 3 | pages = e4803 | year = 2009 | pmid = 19277205 | pmc = 2652715 | doi = 10.1371/journal.pone.0004803 | url = | issn = }}
* {{cite journal | author = Brembs B, Button K, Munafò M | title = Deep impact: unintended consequences of journal rank | journal = Front Hum Neurosci | volume = 7 | issue = | pages = 291 | year = 2013 | id = PMID 23805088 | pmc = 3690355 | doi = 10.3389/fnhum.2013.00291 | url = | issn = }}


== Vedi anche ==
== Vedi anche ==

Versione delle 11:36, 17 ago 2014

La scienza della Webometrics detta anche (cybermetrics), termine coniato da Almind e Ingwersen (1997), indica la scienza che si occupa di misurare il World Wide Web per ottenere la conoscenza circa il numero e i tipi di collegamenti ipertestuali, la struttura del World Wide Web grazie all'utilizzo di modelli.

Storia

Secondo Björneborn e Ingwersen (2004),[1] la definizione di Webometrics è la seguente: «lo studio degli aspetti quantitativi della costruzione e l'uso delle risorse informative, strutture e tecnologie sul web attingendo approcci bibliometrici e informetric.»

È stata inoltre introdotta una seconda definizione di Webometrics, «lo studio di contenuti web-based con metodi prevalentemente quantitativi per obiettivi di ricerca di scienze sociali con tecniche che non sono specifici di un campo di studio» (Thelwall, 2009),[2] questa seconda definizione sottolinea lo sviluppo di metodi applicati per l'uso nelle scienze sociali più ampi.[3]

Settori scientifici affini sono: la bibliometria, l'Informetrics, la scientometria, etnografia virtuale e web mining.

Una misura relativamente semplice usata nella webometrics è il "Web Impact Factor" (WIF) introdotto da Ingwersen (1998). La misura WIF può essere definito come il numero di pagine web di un sito web che riceve i link da altri siti web, diviso per il numero di pagine web pubblicate nel sito, che sono accessibili al crawler. Tuttavia l'uso di WIF è stato ignorato a causa artefatti matematici. Altri indicatori simili utilizzano le dimensioni della pagina, invece che del numero di pagine web, queste si sono dimostrate più utili.

Vantaggi

  • Velocità
  • Open Access
  • Artefatti (accesso a pubblicazioni e documenti non classici)

Svantaggi

  • Qualità dati non controllata
  • Dati indicativi
  • Dati non standardizzati
  • Completezza dei dati non garantita
  • Qualità variabile

Note

Biblio

Vedi anche