Università clandestina di Roma: differenze tra le versioni

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Nel [[1943]], prevedendo una svolta negli avvenimenti politici, Guido Castelnuovo scrisse una lettera indirizzata al Ministro della Pubblica Istruzione; a causa dei tragici avvenimenti che invece seguirono, la lettera fu consegnata dopo quasi un anno al nuovo Ministro della Pubblica Istruzione, [[Guido De Ruggiero]]<ref name=>{{cita libro |autore=C. Bartocci, R. Betti, A. Guerraggio| titolo= Vite Matematiche: Protagonisti Del '900 Da Hilbert a Wiles |editore=[[Springer]] |anno=[[2007]] |ISBN= 9788847006409}}([http://books.google.fr/books?id=nx2J7hqZ43EC&pg=PA30&dq=%22Universit%C3%A0+clandestina%22&hl=fr&sa=X&ei=nDvWUOOlJ5CQ4gSovYGwBQ&ved=0CEEQ6AEwAw#v=onepage&q=%22Universit%C3%A0%20clandestina%22&f=false consultabile anche online])</ref>.


Quest’ultimo riconobbe agli studenti i due anni di corso e nel [[1944]] gli studenti “clandestini” furono integrati nelle Università italiane.
Quest’ultimo riconobbe agli studenti i due anni di corso e nel [[1944]] gli studenti “clandestini” furono integrati nelle Università italiane.

Versione delle 01:06, 23 dic 2012

Con il termine Università clandestina di Roma si indica un corso clandestino di ingegneria organizzato da Guido Castelnuovo aperto agli studenti ebrei di Roma.

Storia

Con la venuta del fascismo, gli studenti ebrei non potevano frequentare la scuola pubblica così come i professori ebrei non vi potevano insegnare. Nel 1938 le Comunità Israelitiche istituirono pertanto delle scuole “speciali” controllate da un commissario ariano, nominato dal Ministero dell’Educazione Nazionale. Il problema successivo che doveva essere poi affrontato riguardava l’inserimento degli studenti ebrei all’università, problema aggravato dal fatto che non si poteva andare all’estero a causa della guerra.

Nel 1941 si aprì una speranza: Guido Coen, membro del Comitato Organizzatore delle Scuole Secondarie Ebraiche, venne a conoscenza che L’Institut Technique Supérieur di Friburgo (Svizzera) invitava i giovani ad iscriversi ai suoi corsi di specializzazione tecnico-scientifica, sottolineando che non era richiesta la presenza durante l’intero anno, ma solamente agli esami finali. Guido Castelnuovo, dopo essersi accordato con il direttore dell’istituto (Ing. Guido Bonzanigo), organizzò dei corsi universitari clandestini di ingegneria, più teorici rispetto a quelli dell’Istituto di Friburgo, però ugualmente riconosciuti da esso. [1][2][3] [4]

Nel 1943, prevedendo una svolta negli avvenimenti politici, Guido Castelnuovo scrisse una lettera indirizzata al Ministro della Pubblica Istruzione; a causa dei tragici avvenimenti che invece seguirono, la lettera fu consegnata dopo quasi un anno al nuovo Ministro della Pubblica Istruzione, Guido De Ruggiero[5].

Quest’ultimo riconobbe agli studenti i due anni di corso e nel 1944 gli studenti “clandestini” furono integrati nelle Università italiane.

Note

Collegamenti esterni