Periodo caldo romano: differenze tra le versioni

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Il '''periodo caldo romano''', o '''Optimum climatico romano''', fu un periodo di clima insolitamente caldo in Europa e nell'Atlantico settentrionale che andò dal [[250 a.C.]] circa al [[400 d.C.]]
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Il periodo caldo romano, o Optimum climatico romano, fu un periodo di clima insolitamente caldo in Europa e nell'Atlantico settentrionale che andò dal [[250 a.C.]] circa al [[400 d.C.]] [1]


Teofhrastus ([[371 a.C.]] - [[287 a.C.]] circa) scrisse che le [[Palma da dattero|Palme da dattero]] potevano crescere in Grecia se fossero stati piantati, anche se non potevano dare frutti. Come accade anche in tempi recenti, il che suggerisce che le temperature estive dell'Egeo Meridionale nel IV e V secolo a.C. fossero entro un certo grado temperature prossime a quelle odierne. Questo e altri frammenti letterari dell'epoca confermano che il clima greco era sostanzialmente lo stesso di quello intorno al [[2000|2000 d.C.]] Le prove [[Dendrocronologia|dendrocronologiche]] del legno trovate al Partenone mostrano la variabilità del clima nel V secolo a.C., molto simile alla variabilità climatica attuale. [2]
Teofhrastus ([[371 a.C.]] - [[287 a.C.]] circa) scrisse che le [[Palma da dattero|Palme da dattero]] potevano crescere in Grecia se fossero stati piantati, anche se non potevano dare frutti. Come accade anche in tempi recenti, il che suggerisce che le temperature estive dell'Egeo Meridionale nel IV e V secolo a.C. fossero entro un certo grado temperature prossime a quelle odierne. Questo e altri frammenti letterari dell'epoca confermano che il clima greco era sostanzialmente lo stesso di quello intorno al [[2000|2000 d.C.]] Le prove [[Dendrocronologia|dendrocronologiche]] del legno trovate al Partenone mostrano la variabilità del clima nel V secolo a.C., molto simile alla variabilità climatica attuale.<ref name="Scheidel17">Morris et al, p. 17</ref>


Gli anelli degli alberi della penisola italiana alla fine del [[III secolo a.C.]], indicano un periodo di condizioni miti nell'area al tempo della traversata delle Alpi da parte di [[Annibale]] ([[218 a.C.]]). [3]
Gli anelli degli alberi della penisola italiana alla fine del [[III secolo a.C.]], indicano un periodo di condizioni miti nell'area al tempo della traversata delle Alpi da parte di [[Annibale]] ([[218 a.C.]]).<ref name="Scheidel18">Morris et al, p. 18</ref>


Il raffreddamento verso la fine del periodo nel sud-ovest della Florida potrebbe essere dovuto a una riduzione della radiazione solare che raggiunge la Terra, il che potrebbe aver innescato un cambiamento nei modelli di circolazione atmosferica. [4]
Il raffreddamento verso la fine del periodo nel sud-ovest della Florida potrebbe essere dovuto a una riduzione della radiazione solare che raggiunge la Terra, il che potrebbe aver innescato un cambiamento nei modelli di circolazione atmosferica.<ref>{{cite journal | doi=10.1016/j.quaint.2012.11.013 | volume=308-309 | title=Seasonal climate change across the Roman Warm Period/Vandal Minimum transition using isotope sclerochronology in archaeological shells and otoliths, southwest Florida, USA | journal=Quaternary International | pages=230–241| year=2013 | last1=Wang | first1=Ting | last2=Surge | first2=Donna | last3=Walker | first3=Karen Jo }}</ref>


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La frase "Periodo caldo romano" appare in una tesi di dottorato del 1995. [5] È stato reso popolare da un articolo pubblicato su Nature nel 1999. [6]


Ricerche più recenti, tra cui un'analisi del 2019 basata su un insieme di dati molto più ampio dei [[Proxy|proxy]] climatici, hanno scoperto che il cosiddetto "Periodo caldo romano", insieme ad altri periodi preindustriali più caldi o più freddi come la [[Piccola era glaciale]] " o il [[Periodo caldo medievale]] erano fenomeni regionali e non episodi coerenti a livello globale. [7]
Ricerche più recenti, tra cui un'analisi del 2019 basata su un insieme di dati molto più ampio dei [[Proxy|proxy]] climatici, hanno scoperto che il cosiddetto "Periodo caldo romano", insieme ad altri periodi preindustriali più caldi o più freddi come la [[Piccola era glaciale]] " o il [[Periodo caldo medievale]] erano fenomeni regionali e non episodi coerenti a livello globale.<ref>{{Cite journal|last=Werner|first=Johannes P.|last2=Wang|first2=Jianghao|last3=Gómez-Navarro|first3=Juan José|last4=Steiger|first4=Nathan|last5=Neukom|first5=Raphael|date=July 2019|title=No evidence for globally coherent warm and cold periods over the preindustrial Common Era|journal=Nature|volume=571|issue=7766|pages=550–554|doi=10.1038/s41586-019-1401-2|issn=1476-4687}}</ref>


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== Polline ==
== Polline ==
Un'analisi del polline ad alta risoluzione di un campione proveniente dalla [[Galizia (provincia romana)|Galizia]] ha concluso nel 2003 che il periodo caldo romano durò dal [[250 a.C.]] al [[450]] d.C. nell'Iberia nordoccidentale.
Un'analisi del polline ad alta risoluzione di un campione proveniente dalla [[Galizia (provincia romana)|Galizia]] ha concluso nel 2003 che il periodo caldo romano durò dal [[250 a.C.]] al [[450]] d.C. nell'Iberia nordoccidentale.<ref name="Desprat">{{cite journal | last1 = Desprat | first1 = S. | last2 = Goñi | first2 = M.F.S. | last3 = Loutre | first3 = M.-F. | year = 2003 | title = Revealing climatic variability of the last three millennia in northwestern Iberia using pollen influx data | journal = Earth and Planetary Science Letters | volume = 213 | issue = 1–2| pages = 63–78 | doi=10.1016/S0012-821X(03)00292-9 | bibcode=2003E&PSL.213...63D}}</ref>


== Ghiacciai ==
== Ghiacciai ==
Un'analisi del 1986 dei ghiacciai alpini ha concluso che il periodo 100-400 d.C. era significativamente più caldo rispetto ai periodi immediatamente precedenti e successivi. [9] Gli artefatti recuperati dal ghiacciaio in ritirata di Schnidejoch sono stati presi come prova per i periodi caldi dell'età del bronzo , romana e medievale. [10]
Un'analisi del 1986 dei ghiacciai alpini ha concluso che il periodo 100-400 d.C. era significativamente più caldo rispetto ai periodi immediatamente precedenti e successivi.<ref>{{Citation|author=Röthlisberger, F. |title=10,000 Jahre Gletschergeschichte der Erde |publisher=Sauerländer |year=1986 |isbn=978-3794127979 |postscript= }}</ref> Gli artefatti recuperati dal ghiacciaio in ritirata di Schnidejoch sono stati presi come prova per i periodi caldi dell'età del bronzo , romana e medievale.<ref>Imogen Foulkes, [http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/7580294.stm Alpine melt reveals ancient life], BBC News, 24 August 2008.</ref>


== Sedimenti oceanici profondi ==
== Sedimenti oceanici profondi ==
Una ricostruzione del 1999 dei modelli di correnti oceaniche, basata sulla granularità dei sedimenti oceanici profondi, concluse che c'era un periodo caldo romano, che raggiunse l'apice intorno al [[150]] d.C. [6]
Una ricostruzione del 1999 dei modelli di correnti oceaniche, basata sulla granularità dei sedimenti oceanici profondi, concluse che c'era un periodo caldo romano, che raggiunse l'apice intorno al [[150]] d.C.<ref name=Bianchi/>


== Conchiglie di molluschi ==
== Conchiglie di molluschi ==
Un'analisi degli isotopi di ossigeno trovati nei gusci di molluschi in Islanda ha concluso nel 2010 che l'isola artica ha vissuto un periodo eccezionalmente caldo dal [[230 a.C.]] al [[40]] d.C. [11]
Un'analisi degli isotopi di ossigeno trovati nei gusci di molluschi in Islanda ha concluso nel 2010 che l'isola artica ha vissuto un periodo eccezionalmente caldo dal [[230 a.C.]] al [[40]] d.C.<ref>{{Citation |vauthors=Patterson WP, Dietrich KA, Holmden C, Andrews JT |title=Two millennia of North Atlantic seasonality and implications for Norse colonies |journal=Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A. |volume=107 |issue=12 |pages=5306–10 |date=March 2010 |pmid=20212157 |pmc=2851789 |doi=10.1073/pnas.0902522107 |bibcode = 2010PNAS..107.5306P}}</ref>


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==Note==
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<references/>


==Bibliografia==
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*{{citation
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|date= 23 February 2006
|title= Corrigendum: Highly variable Northern Hemisphere temperatures reconstructed from low- and high-resolution proxy data
|journal= Nature
|volume= 439 |issue= 7079|pages= 1014
|doi= 10.1038/nature04575
|bibcode = 2006Natur.439.1014M }}.
*{{Citation
|year = 2007
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|chapter= Chapter 6: Palaeoclimate
|chapter-url= http://www.ipcc.ch/publications_and_data/ar4/wg1/en/ch6.html
|display-authors=etal}}, in {{Harvnb|IPCC AR4 WG1|2007}}.
* {{Citation
|year = 2007
|author = IPCC AR4 WG1
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|title = Climate Change 2007: The Physical Science Basis
|series = Contribution of Working Group I to the [[IPCC Fourth Assessment Report|Fourth Assessment Report]] of the Intergovernmental Panel on Climate Change
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}} (pb: {{ISBNT|978-0-521-70596-7}}).
*{{Citation |last1= Huang |first1= S. |last2= Pollack |first2= H. N. |last3= Shen |first3= P. Y. |date= 4 July 2008 |title= A late Quaternary climate reconstruction based on borehole heat flux data, borehole temperature data, and the instrumental record |journal= Geophysical Research Letters |volume= 35 |issue= L13703 |pages= L13703 |doi= 10.1029/2008GL034187 |bibcode= 2008GeoRL..3513703H |url= http://www.geo.lsa.umich.edu/~shaopeng/2008GL034187.pdf |url-status= dead |archiveurl= https://web.archive.org/web/20120227141247/http://www.geo.lsa.umich.edu/~shaopeng/2008GL034187.pdf |archivedate= 27 February 2012 |df= dmy-all |hdl= 2027.42/95180 }}.
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|date= 9 September 2008
|title= Proxy-based reconstructions of hemispheric and global surface temperature variations over the past two millennia
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|bibcode= 2008PNAS..10513252M
}}.
*{{Citation|ref= CITEREFBlack, 1 Sep.2008
|last1= Black |first1= Richard
|date= 1 September 2008
|title= Climate 'hockey stick' is revived
|work= [[BBC News]]
|url= http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/7592575.stm
|accessdate= 2011-05-18
|postscript= }}
*{{Citation
|ref = CITEREFUCAR news release, 3 Sept.2009
|date = 3 September 2009
|title = Arctic Warming Overtakes 2,000 Years of Natural Cooling
|publisher = [[University Corporation for Atmospheric Research]]
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*{{Citation
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|date= 4 September 2009
|title= Global Warming Reverses Long-Term Arctic Cooling
|magazine= Scientific American &#91;webpage&#93;
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}}.
*{{Citation
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|last2= Schneider |first2= David P.
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|date= 4 September 2009
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*{{Citation
|last1= Mann |first1= Michael E.
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|title= Global Signatures and Dynamical Origins of the Little Ice Age and Medieval Climate Anomaly
|journal= Science
|volume= 326 |issue= 5957 |pages= 1256–1260
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*{{Citation
|last1= Ljungqvist |first1= F. C.
|date= September 2010
|title= A New Reconstruction of Temperature Variability in the Extra-Tropical Northern Hemisphere During the Last Two Millennia
|journal= Geografiska Annaler: Series A, Physical Geography
|volume= 92 |issue= 3 |pages= 339–351
|doi= 10.1111/j.1468-0459.2010.00399.x
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|url= http://agbjarn.blog.is/users/fa/agbjarn/files/ljungquist-temp-reconstruction-2000-years.pdf
}}.
*{{Citation
| last1 = Ljungqvist | first1 = F. C.
| last2 = Krusic | first2 = P. J.
| last3 = Brattström | first3 = G.
| last4 = Sundqvist | first4 = H. S.
| title = Northern Hemisphere temperature patterns in the last 12 centuries
| doi = 10.5194/cp-8-227-2012
| journal = Climate of the Past
| volume = 8
| issue = 1
| pages = 227–249
| year = 2012
| pmid =
| pmc =
|bibcode = 2012CliPa...8..227L }}.
*{{cite book|title=The Cambridge Economic History of the Greco-Roman World|authors=Morris, I; Saller, P; Sheidel, W|publisher = Cambeidge University Press|year=2013}}

== Voci correlate ==
* [[Periodo caldo medievale]]
* [[Crisi del XIV secolo]]
* [[Crisi del XIV secolo]]
* [[Piccola era glaciale]]
* [[Piccola era glaciale]]

Versione delle 16:26, 15 gen 2020

Il periodo caldo romano, o Optimum climatico romano, fu un periodo di clima insolitamente caldo in Europa e nell'Atlantico settentrionale che andò dal 250 a.C. circa al 400 d.C.

Teofhrastus (371 a.C. - 287 a.C. circa) scrisse che le Palme da dattero potevano crescere in Grecia se fossero stati piantati, anche se non potevano dare frutti. Come accade anche in tempi recenti, il che suggerisce che le temperature estive dell'Egeo Meridionale nel IV e V secolo a.C. fossero entro un certo grado temperature prossime a quelle odierne. Questo e altri frammenti letterari dell'epoca confermano che il clima greco era sostanzialmente lo stesso di quello intorno al 2000 d.C. Le prove dendrocronologiche del legno trovate al Partenone mostrano la variabilità del clima nel V secolo a.C., molto simile alla variabilità climatica attuale.[1]

Gli anelli degli alberi della penisola italiana alla fine del III secolo a.C., indicano un periodo di condizioni miti nell'area al tempo della traversata delle Alpi da parte di Annibale (218 a.C.).[2]

Il raffreddamento verso la fine del periodo nel sud-ovest della Florida potrebbe essere dovuto a una riduzione della radiazione solare che raggiunge la Terra, il che potrebbe aver innescato un cambiamento nei modelli di circolazione atmosferica.[3]

La frase "Periodo caldo romano" appare in una tesi di dottorato del 1995.[4] È stato reso popolare da un articolo pubblicato su Nature nel 1999.[5]

Ricerche più recenti, tra cui un'analisi del 2019 basata su un insieme di dati molto più ampio dei proxy climatici, hanno scoperto che il cosiddetto "Periodo caldo romano", insieme ad altri periodi preindustriali più caldi o più freddi come la Piccola era glaciale " o il Periodo caldo medievale erano fenomeni regionali e non episodi coerenti a livello globale.[6]

Analisi

Polline

Un'analisi del polline ad alta risoluzione di un campione proveniente dalla Galizia ha concluso nel 2003 che il periodo caldo romano durò dal 250 a.C. al 450 d.C. nell'Iberia nordoccidentale.[7]

Ghiacciai

Un'analisi del 1986 dei ghiacciai alpini ha concluso che il periodo 100-400 d.C. era significativamente più caldo rispetto ai periodi immediatamente precedenti e successivi.[8] Gli artefatti recuperati dal ghiacciaio in ritirata di Schnidejoch sono stati presi come prova per i periodi caldi dell'età del bronzo , romana e medievale.[9]

Sedimenti oceanici profondi

Una ricostruzione del 1999 dei modelli di correnti oceaniche, basata sulla granularità dei sedimenti oceanici profondi, concluse che c'era un periodo caldo romano, che raggiunse l'apice intorno al 150 d.C.[5]

Conchiglie di molluschi

Un'analisi degli isotopi di ossigeno trovati nei gusci di molluschi in Islanda ha concluso nel 2010 che l'isola artica ha vissuto un periodo eccezionalmente caldo dal 230 a.C. al 40 d.C.[10]

Note

  1. ^ Morris et al, p. 17
  2. ^ Morris et al, p. 18
  3. ^ Seasonal climate change across the Roman Warm Period/Vandal Minimum transition using isotope sclerochronology in archaeological shells and otoliths, southwest Florida, USA, in Quaternary International, vol. 308-309, 2013, pp. 230–241, DOI:10.1016/j.quaint.2012.11.013.
  4. ^ William Paul Patterson, Stable isotopic record of climatic and environmental change in continental settings, University of Michigan, 1995.
  5. ^ a b Bianchi GG, McCave IN, Holocene periodicity in North Atlantic climate and deep-ocean flow south of Iceland, in Nature, vol. 397, n. 6719, February 1999, pp. 515–7, DOI:10.1038/17362.
  6. ^ Johannes P. Werner, No evidence for globally coherent warm and cold periods over the preindustrial Common Era, in Nature, vol. 571, n. 7766, July 2019, pp. 550–554, DOI:10.1038/s41586-019-1401-2.
  7. ^ Revealing climatic variability of the last three millennia in northwestern Iberia using pollen influx data, in Earth and Planetary Science Letters, vol. 213, 1–2, 2003, pp. 63–78, DOI:10.1016/S0012-821X(03)00292-9.
  8. ^ Röthlisberger, F., 10,000 Jahre Gletschergeschichte der Erde, Sauerländer, 1986.
  9. ^ Imogen Foulkes, Alpine melt reveals ancient life, BBC News, 24 August 2008.
  10. ^ Patterson WP, Dietrich KA, Holmden C, Andrews JT, Two millennia of North Atlantic seasonality and implications for Norse colonies, in Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A., vol. 107, n. 12, March 2010, pp. 5306–10, DOI:10.1073/pnas.0902522107.

Bibliografia

Voci correlate

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