Exposoma: differenze tra le versioni

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Con questo termine, s'intende una modalità di analisi delle interazioni tra l'essere umano e l'ambiente, ovvero la creazione di una mappa dettagliata di tutte le componenti ambientali alle quali un individuo può essere esposto nel corso della propria esistenza, quali ad esempio sostanze tossiche presenti nell’aria o nell'acqua, fenomeni stressori ossideativi e processi infiammatori in grado di pregiudizare l'omeostasi dell'organismo. Il concetto di exposoma è stato proposto per la prima volta nel 2005 dall'epidemiologo e oncologico Christopher Paul Wild, in un articolo scientifico intitolato "Completare il genoma con un'esposoma: l'eccezionale sfida della misurazione dell'esposizione ambientale nell'epidemiologia molecolare". In quel lavoro, Wild dichiarò: "Nella sua forma più completa, l'exposoma comprende le esposizioni ambientali nel corso della vita (compresi i fattori relativi allo stile di vita), dal periodo prenatale in poi". Il concetto è stato inizialmente proposto per attirare l'attenzione sulla necessità di dati sull'esposizione ambientale migliori e più completi per la ricerca, tenendo presenti tre domini sovrapposti all'interno dell'exposoma: un ambiente esterno generale comprendente l'ambiente urbano, l'istruzione, i fattori climatici, il capitale sociale e lo stress; un ambiente esterno specifico che tenga conto di contaminanti, radiazioni, infezioni, fattori relativo allo stile di vita (ad es. tabacco, alcool), dieta, attività fisica, ecc; infine, un ambiente interno (all'organismo umano) includente fattori biologici come metabolismo, ormoni, microflora intestinale, infiammazione, stress ossidativo.
Con questo termine, s'intende una modalità di analisi delle interazioni tra l'essere umano e l'ambiente, ovvero la creazione di una mappa dettagliata di tutte le componenti ambientali alle quali un individuo può essere esposto nel corso della propria esistenza, quali ad esempio sostanze tossiche presenti nell’aria o nell'acqua, fenomeni stressori ossideativi e processi infiammatori in grado di pregiudizare l'omeostasi dell'organismo. Il concetto di exposoma è stato proposto per la prima volta nel 2005 dall'epidemiologo e oncologico Christopher Paul Wild, in un articolo scientifico intitolato "Completare il genoma con un'esposoma: l'eccezionale sfida della misurazione dell'esposizione ambientale nell'epidemiologia molecolare"<ref>{{cite journal|last=Wild|first=CP|title=Complementing the genome with an "exposome": the outstanding challenge of environmental exposure measurement in molecular epidemiology|journal=Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention|date=Aug 2005|volume=14|issue=8|pages=1847–50|pmid=16103423|doi=10.1158/1055-9965.EPI-05-0456}}</ref>. In quel lavoro, Wild dichiarò: "Nella sua forma più completa, l'exposoma comprende le esposizioni ambientali nel corso della vita (compresi i fattori relativi allo stile di vita), dal periodo prenatale in poi". Il concetto è stato inizialmente proposto per attirare l'attenzione sulla necessità di dati sull'esposizione ambientale migliori e più completi per la ricerca, tenendo presenti tre domini sovrapposti all'interno dell'exposoma: un ambiente esterno generale comprendente l'ambiente urbano, l'istruzione, i fattori climatici, il capitale sociale e lo stress; un ambiente esterno specifico che tenga conto di contaminanti, radiazioni, infezioni, fattori relativo allo stile di vita (ad es. tabacco, alcool), dieta, attività fisica, ecc; infine, un ambiente interno (all'organismo umano) includente fattori biologici come metabolismo, ormoni, microflora intestinale, infiammazione, stress ossidativo.

Versione delle 17:48, 13 ago 2019

Con questo termine, s'intende una modalità di analisi delle interazioni tra l'essere umano e l'ambiente, ovvero la creazione di una mappa dettagliata di tutte le componenti ambientali alle quali un individuo può essere esposto nel corso della propria esistenza, quali ad esempio sostanze tossiche presenti nell’aria o nell'acqua, fenomeni stressori ossideativi e processi infiammatori in grado di pregiudizare l'omeostasi dell'organismo. Il concetto di exposoma è stato proposto per la prima volta nel 2005 dall'epidemiologo e oncologico Christopher Paul Wild, in un articolo scientifico intitolato "Completare il genoma con un'esposoma: l'eccezionale sfida della misurazione dell'esposizione ambientale nell'epidemiologia molecolare"[1]. In quel lavoro, Wild dichiarò: "Nella sua forma più completa, l'exposoma comprende le esposizioni ambientali nel corso della vita (compresi i fattori relativi allo stile di vita), dal periodo prenatale in poi". Il concetto è stato inizialmente proposto per attirare l'attenzione sulla necessità di dati sull'esposizione ambientale migliori e più completi per la ricerca, tenendo presenti tre domini sovrapposti all'interno dell'exposoma: un ambiente esterno generale comprendente l'ambiente urbano, l'istruzione, i fattori climatici, il capitale sociale e lo stress; un ambiente esterno specifico che tenga conto di contaminanti, radiazioni, infezioni, fattori relativo allo stile di vita (ad es. tabacco, alcool), dieta, attività fisica, ecc; infine, un ambiente interno (all'organismo umano) includente fattori biologici come metabolismo, ormoni, microflora intestinale, infiammazione, stress ossidativo.