Uovo alla coque

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Uovo alla coque
Origini
Luogo d'origineBandiera della Francia Francia
Diffusionemondiale
Dettagli
Categoriapiatto unico
Ingredienti principaliuovo, sale, pepe

Un uovo alla coque è un uovo cotto in modo tale che l'albume solidifichi mentre il tuorlo rimanga liquido.

Modi di cottura[modifica | modifica wikitesto]

Acqua bollente[modifica | modifica wikitesto]

Cucchiaini per uova alla coque con manico in argento
Tre modi di cottura dell'uovo: «alla coque», «bazzotto», «sodo».

Tradizionalmente, per ottenere un uovo alla coque lo si immerge crudo, completo di guscio, in acqua portata all'ebollizione e lo si lascia in cottura per tre minuti.[1] Questo tempo di cottura fa sì che l'albume si solidifichi, diventando di color bianco e "rivestendo" di sé all'interno il guscio, mentre il tuorlo rimane ancora liquido, ancorché un po' più denso rispetto a quando era crudo. Se lo si lascia ancora un paio di minuti, si ottiene invece un uovo bazzotto.

Per quanto riguarda il tempo di cottura, bisogna comunque tenere conto dell'altezza sul livello del mare della località in cui si effettua la cottura: infatti, salendo di livello, la temperatura di ebollizione dell'acqua diminuisce e quindi si deve tener conto che l'uovo sarà immerso in un liquido la cui temperatura non sarà più quella dei 100 °C che si hanno a livello 0 ma tanto minore quanto maggiore sarà l'altezza s.l.m. e quindi il tempo di immersione dell'uovo dovrà essere aumentato di conseguenza, sia pur di poco.

Forno[modifica | modifica wikitesto]

È anche possibile preparare un uovo alla coque cuocendolo in forno (senz'acqua), a patto che si possa regolarne il termostato con precisione. L'albume coagula a 61 °C, mentre il tuorlo a 68 °C, quindi occorre predisporre opportunamente la temperatura del forno tra questi due valori, facendo così coagulare l'albume mentre il tuorlo rimane liquido.[2].

Resistenza del guscio alla cottura[modifica | modifica wikitesto]

Dispositivo per praticare un piccolo foro nel guscio dell'uovo

L'uovo ha due estremità, una più ampia dell'altra. Quest'ultima contiene una sacca d'aria, presente tra il guscio e la membrana, che si dilata durante la cottura e può provocare crepe nel guscio. Per evitarle è sufficiente praticare un piccolo foro al centro dell'estremità:[3] al momento della cottura l'aria esce dal foro e il guscio non si rompe.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dipinto di un uovo alla coque del 1630 di Georg Flegel.

Si attribuisce a Luigi XV di Francia la passione per le uova alla coque: ne avrebbe consumate tutte le domeniche e avrebbe fatto installare un allevamento avicolo nel castello di Versailles.[4].

Consumo[modifica | modifica wikitesto]

Uova à la coque nei portauovo in ceramica, pronte per il consumo

Solo le uova fresche possono essere consumate à la coque.

Una volta cotto, l'uovo alla coque viene generalmente portato in tavola su un portauovo, piccolo apposito recipiente, che consente di tenere l'uovo in verticale. Inserito con la punta in alto l'uovo, questa viene "tagliata", rimanendo nel contenitore l'uovo con punta mozza, nella quale può essere infilato un cucchiaino per cogliere il contenuto e cibarsene. È anche costume intingere nel tuorlo pezzettini di pane o grissini, ma in ogni caso l'albume solidificato può essere raccolto e mangiato solo grazie all'uso di idonea posata.

Nel XXI secolo l'uovo di gallina cotto alla coque è un piatto ordinario nella cucina dei paesi di cultura occidentale. Viene servito sul piatto principale. Per molti è anche il componente principale della prima colazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ecco un'astuzia per ricordare i tempi di cottura delle uova: ricorda la regola 3-6-9. 3 minuti di cottura per l'uovo alla coque, 6 minuti di cottura per l'uovo barzotto e 9 minuti di cottura per l'uovo sodo.
  2. ^ (FR) Hervé This, Je veux apprendre l'œuf à la coque (PDF), in CAES magazine, n. 90, primavera 2009, p. 6. URL consultato il 5 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2015)..
  3. ^ Per questa operazione è in commercio un apposito dispositivo sul quale può essere infilato e forato l'uovo nella parte più larga. Si tratta di un utensile d'uso corrente in Germania (Eierpikser), vedi (FR) Claire Delvaux, L'objet : le "Eierpieker", su sites.arte.tv, Arte, 28 marzo 2004.
  4. ^ (FR) Œuf - Un petit peu d'histoire.

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