Piyyut

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Un piyyut o piyut (plur. piyyutim o piyutim, ebraico פּיּוּטִים / פיוטים ,פּיּוּטִ / פיוט - piˈjut, pijuˈtim - dal greco ποιητής poiétḗs "poeta") è una poesia liturgica ebraica, usualmente scritta per esser cantata, cantilenata o recitata durante funzioni religiose ebraiche. I piyyutim sono stati scritti sin dall'epoca del Tempio di Gerusalemme. La maggior parte dei piyyutim sono in ebraico o aramaico e quasi tutti seguono un qualche tipo di schema poetico, come un acrostico secondo l'alfabeto ebraico o con le iniziali del nome dell'autore.[1]

Molti piyyutim sono ben noti a tutti coloro che frequentano regolarmente una sinagoga ed i suoi servizi liturgici. Per esempio, uno dei più noti potrebbe essere Adon Olam ("Signore dell'Universo"), a volte attribuito (quasi sicuramente per errore) ad Avicebron (XI sec. in Spagna). La sua forma poetica è composta da uno schema ritmico ripetuto di tipo breve-lungo-lungo-lungo, ed è così amato che spesso viene cantato a conclusione di molti servizi della sinagoga, dopo il rituale notturno con recita della Shemà e durante il rituale mattutino di indossamento dei tefillin. Un altro beneamato piyyut è Yigdal ("Che Dio sia Santificato"), che si basa sui 13 principi della fede sviluppati da Maimonide.[2]

Importanti studiosi di piyyut attualmente includono Shulamit Elizur e Joseph Yahalom, entrambi alla Università Ebraica di Gerusalemme.

L'autore di piyyutim viene chiamato paytan o payyetan (plur. paytanim).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Goldschmidt, D., "Machzor for Rosh Hashana" p.xxxi. Leo Baeck Institute, 1970.
  2. ^ Cfr. sito dei piyyut a Invito ai Piyyut (HE)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  • Piyyut introduttivo letto prima della Megillat Eicha "Lemi Evkeh" secondo il rito italiano:

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh85102543 · J9U (ENHE987007550807105171