Il caporale Kyle Carpenter è nato a Jackson[2], nello stato del Mississippi, ma è cresciuto, insieme al padre Robert e alla madre Robin, nella vicina cittadina di Flowood.
Nel febbraio 2009, all'età di 19 anni, si è arruolato nel programma di inserimento tardivo del corpo dei Marines terminando a marzo dello stesso anno il recruit training al Marine Corps Recruit Depot di Parris Island, Carolina del Sud[2]. In seguito ha concluso la sua formazione alla Scuola di Fanteria (School of Infantry) a Camp Geiger, sezione di Camp Lejeune, nella Carolina del Nord.
Il soldato di prima classe Kyle Carpenter ha operato, dal 2009 al 2010, come artigliere di mitragliatrice di squadra con la Fox Company, 2˚ Battaglione, 9˚ Marines, 1˚ Reggimento Marine, 1ª Divisione Marine, I Marine Expeditionary Force.
Barack Obama consegna la Medal of Honor a Kyle Carpenter
Nel luglio 2010 è stato mandato nella provincia afgana di Helmand in supporto all'Operazione Enduring Freedom. Il 21 novembre, mentre insieme alla sua squadra stava rispondendo ad un attacco talebano, è stato gravemente ferito: Carpenter si è infatti posto davanti a una bomba a mano, lanciata sul tetto dove era barricato insieme al caporale Nick Eufrazio, con l'intento di proteggere dall'esplosione il suo compagno[3]. Con questo gesto Kyle ha assorbito il 99% dell'esplosione[4] riportando la perdita dell'occhio destro e gravi lesioni in tutto il corpo e in particolare al viso e al braccio destro. Nelle nove settimane successive Carpenter è stato sottoposto a più di trenta operazioni chirurgiche e a più di cento ore di terapia psichiatrica presso l'ospedale militare Bethesda Naval Hospital nel Maryland[2][4].
Per il suo gesto eroico, il 19 giugno 2014 ha ricevuto dall'allora PresidenteBarack Obama la Medal of Honor, cosa che lo ha reso il più giovane soldato vivente ad aver ricevuto tale onorificenza.
«[...] Senza esitazione e con la più completa incuranza per la propria sicurezza, il caporale Carpenter si pose davanti alla granata con l'intento di schermare dall'esplosione mortale il proprio Marine compagno. Quando la granata esplose, il suo corpo assorbì la forza d'urto dell'esplosione, ferendolo gravemente ma salvando la vita del suo Marines compagno. Con il suo coraggio indomito, ardito spirito combattivo e incrollabile devozione al dovere di fronte ad una morte quasi certa, il caporale Carpenter riflette gran merito su di sé e ha confermato le più alte tradizioni del Corpo dei Marines e del United States Naval Service. Testo completo» — 19 giugno 2014