Wikipedia:Vaglio/Riforma costituzionale Renzi-Boschi

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Voce che inizia ad essere abbastanza "stabile" per dedicarsi a perfezionamenti e ritocchi; è anche un buon momento per approfittare dell'alta visibilità e coinvolgere magari più utenti (anche nuovi, che hanno una strada ancora più semplice per lasciare un suggerimento visto che la pagina di discussione inizia a pesare e come vi scrisse qualcuno già due mesi fa la lunghezza può avere un primo impatto "intimidatorio"). Supernino 📬 09:47, 23 lug 2016 (CEST)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

Suggerimenti[modifica wikitesto]

commento di FloraFlavia su neutralità/organizzazione
  • Un testo che è di parte, fin dall'inizio, con la scelta delle immagini dai sorrisi smaglianti dei due protagonisti. Non sono chiaramente esposte le ragioni del no. Ci dovrebbe essere, punto per punto, il confronto tra le ragioni del si e quelle del no, con dettagli sui pareri, esposti nella stessa lunghezza, utilizzando citazioni in entrambi i casi, e con le immagini di chi è per il si e chi è per il no, avvicinate e della stessa grandezza. O tutti ripresi sorridenti, o tutti ripresi quando sono seri. Non ci nascondiamo dietro un dito. Se questa è una voce neutrale, io non so più che cosa sia neutrale.--FloraFlavia (msg) 09:35, 5 set 2016 (CEST)[rispondi]
    Senza contare gli utenti non registrati, hanno messo mano alla voce più di una ventina di utenti, quasi una decina in modo più consistente (con più modifiche e/o più "corpose"). Ha raggiunto un certo grado di stabilità da ormai qualche mese ed è altamente visitata. Sei però la prima che segnala una problematicità tanto grave. La voce offre una parte di "cenni storici", seguita da quelli che effettivamente sono i contenuti asciutta da commenti in un senso o nell'altro, com'è giusto che sia, e poi quelli che sono posizioni e commenti principali, con tanto di sezione intitolata "Critiche alla riforma in dettaglio", non "Elogi alla riforma in dettaglio". Se a renderla di parte sarebbe l'assenza di una sfilza di citazioni-slogan e le foto sorridenti (sono scelte dalle pochissime che si trovano con licenza libera, se provi a cercarne vedrai che non c'è un ricco album da cui selezionarle), effettivamente potresti avere un concetto di "neutralità" particolare. Non sono certo la quantità di parole esattamente divisa in due in determinati passaggi o citazioni opposte ritagliate ad arte in egual misura a fare un'illustrazione neutrale. Da ricordare anche che si tratta di una voce di diritto sulla riforma, non una voce sul "confronto sulla riforma". I "commenti" non possono avere più risalto dei contenuti, né una serie di citazioni "punto per punto" con tanto di foto d'accompagnamento per tutti non sarebbe da ingiusto rilievo (il che come detto non sarebbe garanzia di nessuna "neutralità"), e lo spazio loro dedicato non è comunque poco (la voce infatti non è corta ed è già abbastanza pesante). Non con questo che la voce è perfetta, ma IMO sarebbe più utile segnalare eventuali specifiche parti che omettono qualcosa o sono sbilanciate in un senso o nell'altro, in modo da valutare concretamente un miglioramento/arricchimento della voce.--Supernino 📬 15:21, 5 set 2016 (CEST)[rispondi]
  • Le parole aspramente avversata dalle opposizioni già contengono un giudizio e a mio avviso non vanno bene. Oppure, dovrebbero essere seguite da una spiegazione su come, quando e perché si sono mosse le opposizioni in aula. Si è preferito invece raccontare quello che è successo fuori dall'aula. Mi sembra che nella discussione si sia anche sollevato il problema del nome della voce, perché si è preferito un nome giornalistico e non enciclopedico. Era meglio un titolo come, ad esempio, "Riforma della Costituzione 2016" e non ci sarebbe stato il problema delle foto: si metteva la foto della Costituzione.
  • Non metto in dubbio lo sforzo di tanti che hanno contribuito, e che ringrazio, ma mi sembra in alcuni punti di trovarmi davanti ad un articolo per giornale e non davanti ad una voce per enciclopedia. Sarebbe stato meglio, come è stato ampiamente consigliato nella discussione, dividere il tema in due voci separate. Prima la storia della riforma costituzionale, mi sembra dal 1982, fino a quando la riforma approda alle Camere e viene discussa. Poi, in un'altra voce, separata, punto per punto, e questo già c'è, gli articoli della Costituzione cambiati. Ci dovrebbe essere una terza voce, separata dalle prime due, con i pro e i contro la riforma approvata e questa potrebbe essere una sorta di antologia documentaria, che sarebbe di grande utilità. Personalmente mi muovo in un ambito storico e non giuridico: cercavo una voce per capire bene e non l'ho trovata. Per esempio: chi ha chiesto il referendum, e in che data? Il referendum scatta automaticamente o no, in caso di approvazione della riforma in aula di meno dei due terzi dei votanti? Io sapevo che scattava automaticamente e che la richiesta di referendum era pro forma.
  • Non ho capito bene se c'è una sostanziale differenza tra utenti registrati e utenti non registrati. A mio avviso conta la qualità degli interventi, non se sei un numero o un nome inventato. In ogni caso, i miei interventi sono stati troppi lunghi, lascio la parola agli altri e mi scuso del disturbo.--FloraFlavia (msg) 17:18, 5 set 2016 (CEST)[rispondi]

Dimenticavo: Mi rimandi a un testo e leggo testualmente: "Di conseguenza, ai punti di vista minoritari va dedicato uno spazio inferiore rispetto a quello dato a punti di vista maggiormente acclarati dalle fonti autorevoli di quel settore." Non confondiamo i "punti di vista minoritari" con le "minoranze in Parlamento" e "i punti di vista maggiormente acclarati dalle fonti autorevoli" con la maggioranza parlamentare. Sono due cose totalmente diverse.--FloraFlavia (msg) 17:26, 5 set 2016 (CEST)[rispondi]

Le parole aspramente avversata dalle opposizioni non sono un giudizio di chi ha scritto la voce, sono un breve riferimento nell'incipit (che in quanto tale anticipa i contenuti della voce ma non può riassumerli tutti interamente) a un dato di fatto piùttosto pacifico, cioè che la riforma è stata (ed è) oggetto di critiche molto forti, dalle opposizioni sia dentro che fuori nell'aula. Il chi e il perché sono poi trattati nel corpo della voce. Il titolo enciclopedico lo è, che debba essere quello più noto al lettore è suggerito dalle linee guida. Tra 10 anni è assai più probabile il lettore la cerchi con il titolo attuale piùttosto che quello suggerito, soprattutto se non andrà in porto. L'accostamento dei due nomi non nasce tanto per fare promozione, ma il testo è loro, loro ne sono stati i promotori e la loro "paternità" è riconosciuta dalla stesso testo di legge. Le loro due foto sorridenti (aka quelle che c'abbiamo) nella voce ci sarebbero quindi comunque.
L'organizzazione dei contenuti già è cosa diversa dal non essere neutrale. Spacchettare la voce in tre quattro voci sarebbe possibile, ma gli scorpori si fanno se e quando utili e se l'organizzazione proposta è condivisa. Qui è pura questione di punti di vista, ma un'intera voce dedicata alla storia che parte nientemento dal 1982 (o forse anche prima) e che quindi va a narrare le vicende legate ai molti altri progetti di riforma falliti e non, va a ricollegarsi alla storia della Costituzione stessa più che di questa riforma e in ogni caso i breve cenni storici attualmente presenti rimarrebbero quasi interamente. Se vuoi provare a scrivere una o più voci "storiche" del genere sei la benvenuta, ma non è una cosa che riguarda solo questa voce e sicuramente non ha nulla a che vedere con un presunto tono di parte o giornalistico/non enciclopedico. Sicuramente nessuno ha proposto prima una voce "con i pro e i contro la riforma" da "antologia documentaria", quella sì che rischierebbe di essere una voce giornalistica tutt'altro che enciclopedica. Questa è un'enciclopedia: l'obiettivo è offrire al lettore spiegazioni su cosa la riforma contiene, da chi e come è stata fatta, senza ricamare troppo su commenti e citazioni, per quello ci sono i giornali. Infine, spiace che l'impressione è stata quella di una voce che non ti ha fatto "capire bene", ma visto che scrivi "Per esempio: chi ha chiesto il referendum, e in che data? Il referendum scatta automaticamente o no..." viene il dubbio se la voce l'hai letta tutta prima di dare giudizi del genere. Chi, come, quando e perché è stato chiesto il referendum è spiegato ampiamente nell'apposita sezione e nella relativa voce collegata. Se non si legge tutto è normale non si "capisce bene" e il testo può diventare di parte, mal organizzato e altro.
Sull'ultimo punto, ovvio, ma sempre a proposito di leggere bene, non c'entra nulla con quanto detto sopra, che era solo un riferimento alla quantità di utenti passati dalla voce, nessuno dei quali ha notato "Un testo che è di parte, fin dall'inizio", che non sarebbe certo cosa da poco. Nessun disturbo, ma lo scopo di un vaglio è raccogliere suggerimenti possibilmente specifici su come migliorare la voce piùttosto che commenti generici "è di parte", "sarebbe meglio tre voci anziché una" e simili (non che facciano male, sempre meglio commenti in più che in meno, ma non risultano molto indicativi su come procedere). --Supernino 📬 18:24, 5 set 2016 (CEST)[rispondi]
  • Mi sto leggendo la voce prima di andare a dormire ogni sera, per cui, se ce ne saranno, arriveranno via via suggerimenti nei prossimi giorni, per ora:
    • incipit: dal mio punto di vista è trattato fin troppo in profondità la modifica al senato, io personalmente taglierei da "(le leggi "di sistema" fino a "titolare del rapporto di fiducia". Ovviamente se in fase di discussione precedente non avete deciso appositamente.
    • ancora incipit: la frase "aspramente avversata dalle opposizioni parlamentare e da alcuni giuristi" valuterei o meno se tenerla: quasi ogni legge ha un'opposizione che critica fortemente o giuristi che si dichiarano contrari.
    • storia: la frase da "come previso dall'articolo 138" alla nota 26 è piuttosto intricata. Chi sa della legge dei due terzi del parlamento per le riforme costituzionale capisce, ma non so gli altri.
    • pure tecnicismo wikipediano: le note dovrebbero avere tutte il punto alla fine.
    Per oggi è tutto :D --Melancholia (msg?) 22:03, 13 ott 2016 (CEST)[rispondi]
Sull'incipit si può sfoltire ma forse meglio evitare tagli netti a meno che di non decidere di citare solo cosa tocca la riforma senza andare oltre (nelle prime versioni però era già più "striminzito" e su proposta è stato allungato, anche perché poi si è approfondito/allungato anche il corpo della voce e quindi si è preferito dare uno sguardo d'insieme più esteso già lì); per il passaggio nella sezione storia non saprei, mi sembra abbstanza chiaro e nella nota 26 è riportato integralmente lo stesso art. 138 che di per se dovrebbe essere abbastanza semplice. Per le note sono usati gli appositi template; vero quanto dici ma il problema è che il template {{cita}} non lo mette, penso perché per quel stile di citazione si è preferito non metterlo (altrimenti andrebbe modificato il template).
Pingo intanto un po' di altri utenti che più stanno seguendo la voce e che considero più o meno iscritti d'ufficio alla lista dei revisori di cui sopra :), ovviamente non è un vaglio gestibile in solitaria... [@ Etienne, Nykterinos, Retaggio, Caarl 95, Jaqen] -Supernino 📬 22:52, 13 ott 2016 (CEST)[rispondi]
Sono favorevole ad eliminare dall'incipit la parentesi (le leggi "di sistema" o di garanzia, le leggi relative al Senato e le leggi sull'ordinamento degli enti territoriali), dato che l'elenco completo delle leggi bicamerali è riportato nella voce e il riassunto non è particolarmente perspicuo. Meglio anche scrivere in determinati casi anziché in determinate materie, dato che vengono elencate leggi e non materie. Per il resto concordo con Supernino, che sta facendo un ottimo lavoro. --Nykterinos (msg) 15:05, 14 ott 2016 (CEST)[rispondi]
Anch'io sarei favorevole alla riorganizzazione dell'incipit in una forma leggermente più sintetica; a questo riguardo, la proposta specifica avanzata da Nykterinos mi sembra più che ragionevole. -- Étienne 17:57, 15 ott 2016 (CEST)[rispondi]
Vi segnalo inoltre che ho provato, nei limiti delle mie capacità, a rendere più fluida la formulazione della frase citata da Melancholia. Naturalmente siete liberissimi di correggere o annullare il mio intervento se lo ritenete inefficace. -- Étienne 22:47, 16 ott 2016 (CEST)[rispondi]
✔ Incipit modificato come suggerito da Nykterinos.--Supernino 📬 18:15, 17 ott 2016 (CEST)[rispondi]
Ottimo --Melancholia (msg?) 22:57, 17 ott 2016 (CEST)[rispondi]
  • Nomina dei senatori nelle regioni a statuto speciale
    Gli statuti speciali delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Sardegna (statuti che hanno rango costituzionale ed approvati con legge costituzionale) stabiliscono che "L’ufficio di consigliere regionale è incompatibile con quello di membro di una delle Camere, di un altro Consiglio regionale, di un Consiglio provinciale, o di sindaco di un Comune con popolazione superiore a 10 mila abitanti, ovvero di membro del Parlamento europeo". Tale disposizione appare in contrasto con il dettato della riforma costituzionale Renzi-Boschi che prevede invece l'elezione dei nuovi senatori proprio fra i consiglieri regionali. Ritengo interessante ed opportuno un aprofondinento. --Holapaco77 (msg) 17:12, 2 nov 2016 (CET)[rispondi]
    Facciamo approfondimenti se ci sono fonti che li giustificano. Con una riforma costituzionale che influenza i rapporti stato-regione oltre alla composizione istituzionale nell'aspetto che evidenzi è normale possano temporaneamente sorgere contrasti del genere, anche per questo la riforma del titolo V per le regioni a stututo speciale è "rimandata" alla revisione degli statuti stessi. Non so i sardi, ma in Friuli se ne stanno già occupando, prevedendo "ovviamente" l'abrogazione di tale disposizione. La Costituzione sta sempre in cima. --Supernino 📬 18:06, 2 nov 2016 (CET)[rispondi]
    Ok, quindi si potrebbe forse aggiungere una frase nel paragrafo relativo all'elezione dei nuovi senatori del tipo: "Nel caso di approvazione definitiva della riforma costituzionale, si renderà necessaria una modifica degli statuti regionali (in speciali modo nelle cinque regioni a statuto speciale) al fine di modificare il regime di incompatibilità che attualmente vieta il cumulo delle cariche di consigliere regionale e parlamentare nazionale. Al tal fine la regione FVG ha predisposto una commissione di studio per le modifiche al proprio statuto". (Fonte: pag. 13 del documento da te indicato, che giustamente riporta: Una particolare questione legata alla riforma costituzionale è quella dell’incompatibilità tra consigliere e senatore, che va ovviamente abrogata, e quella tra la carica di Presidente della Regione e Assessore e qualunque altra carica pubblica (quindi anche quella di senatore) oggi prevista dallo statuto). --Holapaco77 (msg) 18:43, 2 nov 2016 (CET)[rispondi]
    No, considerando il peso della voce eviterei di aggiungere alcunché in merito a questioni "ovvie".--Supernino 📬 19:57, 2 nov 2016 (CET)[rispondi]
  • Nella pagina del referendum si potrebbe inserire all'inizio un paragrafino di 5 righe (ma proprio cinque righe!) di estrema sintesi del contenuto della riforma costituzionale, con ovviamente un "tmp:vedi anche" che rimanda (in maniera più visibile) all'approfondimento di questa pagina. --Holapaco77 (msg) 18:54, 2 nov 2016 (CET)[rispondi]
    Considerata la complessità della riforma è difficilissimo fare un'"estrema sintesi" esaustiva in poche righe... Più utile invece invitare il lettore a visitare direttamente la pagina sulla riforma per analizzare l'oggetto del referendum, i cui dibattiti e posizioni sono legati per altro proprio ai contenuti specifici e non solo ai temi o ai "titoli" della riforma. (Esempio: se indichi che il senato è riformato ma non spieghi cosa andrà a fare e in che modo interagisce con l'altra camera non dici nulla) Una senzioncina striminzita non avrebbe quindi molta più utilità del testo del quesito referendario già presente, e analogalmente non mancherebbero difficoltà e potenziali critiche nella scelta di cosa inserire e fino a che punto dettagliare. Capisco che si può sentire la necessità di avere una versione semplificata dei contenuti della riforma (vista la lunghezza della pagina), ma siamo su un'enciclopedia e l'esaustività ha una certa importanza. --Supernino 📬 19:57, 2 nov 2016 (CET)[rispondi]
    Son d'accordo, senza contare che un riassunto troppo striminzito di una riforma del genere è per forza di cose passibile di pov: nel tentativo di trovare un'"estrema sintesi" mi sono semplicemente affidato ai paragrafi 2.x --Melancholia (msg?) 23:09, 2 nov 2016 (CET)[rispondi]
  • nel paragrafo "storia", all'ultimo capoverso si accenna alla prossima entrata in vigore dell'Italicum, ma al contrario non trovo alcun accenno al fatto che questa legge sia al vaglio della Corte costituzionale e sinceramente questa omissione non mi sembra cosa da poco--Ulisse (scrivimi) 22:48, 23 nov 2016 (CET)[rispondi]
Ho aggiunto un accenno qui. --Nykterinos (msg) 19:54, 27 nov 2016 (CET)[rispondi]
La voce è sulla riforma non sull'Italicum, che è solo menzionato. Cosa prevede, ricorsi alla Corte e altro sono approfondimenti che vanno nella voce dedicata. --Supernino 📬 21:36, 27 nov 2016 (CET)[rispondi]
D'accordo, però la frase "Il percorso della riforma è stato a lungo legato a quello della nuova legge elettorale" (del tutto corretta, furono concepite insieme) è, come detto dall'utente sopra, poco comprensibile se non si accenna agli effetti dell'entrata in vigore della riforma sulle leggi elettorali: almeno il riferimento al consultellum si potrebbe conservare, ma anche la questione del ricorso è rilevante perché di fatto la Corte ha lasciato intendere che deciderà in base all'esito del referendum. --Nykterinos (msg) 21:41, 27 nov 2016 (CET)[rispondi]
L'utente sopra non ha detto che non è comprensibile, ha solo detto che non è menzionato il ricorso. La frase è comprensibile e, come dici, corretta in quanto serve appunto solo come menzione "storica" relativa al suo concepimento. Il resto non rientra nel trattamento della riforma. La riforma e la legge elettorale sono temi separati, a prescindere da come andrà il referendum l'Italicum è una legge a se stante su cui la riforma non prevede effetti diretti. Idem per il Consultellum (a parte ovviamente che se passa la riforma non servirà più come già ampiamente spiegato in voce), la cui menzione potrebbe anche risultare fuorviante visto che anche quello è un residuo temporaneo della legge precedente, non sarebbe diretta volontà del legislatore che ha deciso di fare l'Italicum solo per la Camera aspettando appunto l'esito della riforma. I discorsi legati all'Italicum e a quelli che della nuova legge che verrà saranno quindi da affrontare nelle relative pagine, e di certo non ci mettiamo a fare speculazioni sul futuro. A margine, la Corte ha detto che deciderà dopo il referendum, non in base al referendum, il cui esito non c'azzecca nulla con la valutazione di costituzionalità. --Supernino 📬 22:08, 27 nov 2016 (CET)[rispondi]
L'esito del referendum è determinante per la valutazione di costituzionalità sull'Italicum perché la valutazione dei suoi effetti può avvenire solo considerando il sistema complessivo, e per questo la Corte ne ha rinviato l'esame (non soltanto per non condizionare l'esito del referendum) [1] [2]. Il "legame" tra riforma e Italicum è più stretto di una semplice contemporaneità storica, e riguarda piuttosto il loro comune obiettivo (maggiore governabilità) [3] [4]. L'accenno al quadro complessivo delle due leggi elettorali e al loro intreccio con la riforma mi pareva utile, comunque non insisterò, dato che la voce è già lunga e il tema complesso. --Nykterinos (msg) 00:19, 28 nov 2016 (CET)[rispondi]
Bisogna non dare troppo credito a speculazioni giornalistiche o peggio a retoriche da campagna elettorale. I principi su cui la Corte si esprimerà non sono toccati minimamente dalla riforma, e come già detto l'Italicum è quello a prescindere dall'esito del voto. La Corte non è chiamata a valutare il "sistema complessivo" o a fare altre considerazioni generiche, ma a esprimersi in modo puntuale sulle eccezioni sollevate. Anche se è vero che potrebbe cambiare il quadro complessivo, i principi di rappresentanza, sovranità, libertà del voto, ecc. non diminuiscono o aumentano a seconda del sistema vigente al Senato, ma vanno tutelati a prescindere. Non è che se alcune previsioni sui capilista bloccati, il ballottaggio, il premio di maggioranza, tra le questioni sollevate, verrano giudicate incostituzionali i giudici si metteranno a dire "possono andare bene lo stesso perché tanto al Senato c'è un proporzionale con preferenze". Tra l'altro le disposizioni dell'Italicum valgono solo per la Camera e quindi non si può dare neanche volendo una valutazione immaginando come potrebbe venir modificata in futuro la legge per il Senato. Nel rinvio la Corte non ha specificato motivazioni, ma oggettivamente è più facile ricondurre la scelta sia per aspettare che anche altri tribunali non sollevino nuove eccezioni ed esprimersi poi una sola volta (come già fatto), sia per evitare di esprimersi in piena campagna elettorale che avrebbe indubbiamente sollevato enormi polemiche. --Supernino 📬 09:56, 28 nov 2016 (CET)[rispondi]
Una delle motivazioni date nella sentenza sull'incostituzionalità del Porcellum era l'inidoneità del premio di maggioranza a conseguire l'obiettivo di maggiore stabilità perseguito (a causa dei diversi premi regionali al Senato). È quindi pacifico che la valutazione degli effetti del premio di maggioranza dell'Italicum dipenda dal sistema eletttorale vigente al Senato e dal fatto che il Senato dia la fiducia o no. --Nykterinos (msg) 12:47, 28 nov 2016 (CET) Aggiungo che uno dei ricorsi rinviati dal tribunale di Messina alla Corte riguarda proprio l'" irragionevole applicazione della nuova normativa elettorale per la Camera a Costituzione vigente per il Senato" [5]. --Nykterinos (msg) 14:31, 28 nov 2016 (CET)[rispondi]
Certamente la Corte si esprimerà anche in merito a quell'aspetto richiamato presso il tribunale di Messina, - può essere che sbaglio - ma da qui a speculare sui motivi del rinvio e/o su quanto estendere quel principio di ragionevelezza applicato al Porcellum (in proposito magari aspettiamo la nuova sentenza) ce ne passa :) --Supernino 📬 17:27, 28 nov 2016 (CET)[rispondi]
  • se il testo non fosse smaccatamente pov, non ci sarebbe motivo di mettere all'indicativo frasi che esprimono intenzioni o desideri, es. "Il numero dei senatori viene ridotto da 315 a 100 membri, i quali ... saranno eletti dai Consigli regionali fra i loro stessi componenti e fra i sindaci dei propri territori". A parte questo, manca un'indicazione del numero di articoli cambiati e della lunghezza risultante del testo. Provo a spiegarmi meglio: si possono anche dare misure indicative, che hanno valenza abbastanza oggettiva, del tipo "vengono modificati circa 50 articoli su 150". Non vedo cenni al fatto che gli elettori perdono il diritto di eleggere i senatori e i consiglieri provinciali. Sarebbe da aggiungere che la cosiddetta "riforma" modifica anche tre leggi costituzionali.--Truman (msg) 22:23, 24 nov 2016 (CET)[rispondi]
    Paragrafo 2.2:

«Novantacinque senatori rappresentano le istituzioni territoriali (non più la Nazione) e sono eletti dai Consigli regionali e dai Consigli delle province autonome di Trento e Bolzano; di questi 95, 74 sono eletti tra i membri dei medesimi consigli e 21 tra i sindaci dei comuni dei rispettivi territori, nella misura di un sindaco per ogni territorio. L'elezione popolare diretta viene dunque sostituita da un'elezione di secondo grado da parte dei consiglieri»

Forse prima di lanciarsi in accuse di partigianeria ed inaffidabilità sarebbe meglio leggere effettivamente il testo della voce. --Melancholia (msg?) 23:01, 24 nov 2016 (CET)[rispondi]
Io faccio solo notare che dopo 6529 parole arriva nella voce la prima frase che fa notare un difetto (conteggio parole fatto con MS Word).--Truman (msg) 10:41, 25 nov 2016 (CET)[rispondi]
1) Anche il numero di articoli modificati è già riportato, all'inizio del paragrafo "Contenuti della riforma" (in totale 47 articoli su 139, sebbene alcuni siano modificati solo consequenzialmente all'abolizione delle province e del bicameralismo perfetto). Sono favorevole all'aggiunta di qualche dato sulla lunghezza risultante del testo, per esempio si potrebbe scrivere "Il testo viene complessivamente allungato di circa 2.000 parole (dalle 9.399 attuali a 11.354)" ([6]). 2) I consiglieri provinciali non sono più elettivi in conseguenza della legge Delrio, la Costituzione non stabilisce nulla al riguardo della loro elezione. 3) Delle tre leggi costituzionali modificate, in due casi il contenuto della modifica è già riportato perché identico a quello scritto in Costituzione (autorizzazione a procedere per reati ministeriali decisa sempre dalla Camera; giudici costituzionali eletti da ciascuna camera separatamente); la terza legge costituzionale è modificata su un piccolo punto di secondaria importanza (il comitato per la deliberazione della messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica è sempre presieduto dal Presidente della Giunta delle autorzzazioni della Camera, non più alternativamente anche del Senato). --Nykterinos (msg) 15:14, 25 nov 2016 (CET)[rispondi]
A dir il vero anche un accenno all'allungamento di testo è già presente, ma se non si legge... Tra l'altro "La prima frase che fa notare un difetto" (?) se è ancora riferita all'elezione indiretta è richiamata anche nell'incipit. Il conto delle parole può essere una curiosità adatta agli amanti dei numeri ma non mi pare roba da enciclopedia. Comunque dopo tre mesi se questo è il tenore dei "suggerimenti da vaglio" mi sa che è tempo di chiudere e tornare alla talk della voce. --Supernino 📬 18:22, 25 nov 2016 (CET)[rispondi]
Provo ad accennare come si potrebbe tentare di fare una voce di wikipedia un po' meno pov. A) Il nome della voce: è oltre i limiti dell'assurdo l'idea che una riforma costituzionale di questa portata sia opera di due persone. B) Il numero di articoli cambiati dovrebbe venire nelle primissime frasi, non dopo 6500 parole (invito a confrontare tale valore con la lunghezza della Costituzione attuale, mi segnalano 9.399 parole e mi sembra ragionevole). C) La lunghezza della Costituzione che crescerebbe di oltre il 20% dovrebbe essere riportata pure all'inizio. D) Il fatto che gli elettori perderebbero il diritto di eleggere i propri rappresentanti al Senato andrebbe pure scritto nella parte introduttiva. Faccio notare che dire che gli elettori perdono un diritto non è lo stesso che dire i senatori saranno nominati in vario modo da parte di qualcuno. E) Andrebbe pure chiaramente detto che la cosiddetta "riforma" completa la demolizione delle province fatta dalla legge Delrio, insomma la legge già fatta resterebbe abbastanza incongruente senza la modifica costituzionale (qui mi tengo pure un dubbio di incostituzionalità della legge Delrio in assenza di approvazione della "riforma"). F) La "riforma", nel caso venisse approvata, preparebbe la strada alla legge elettorale, cosiddetta "Italicum", che resterebbe traballante senza la modifica alla Costituzione. G) Le modifiche alle leggi costituzionali sono abbastanza secondarie nei loro effetti, ma se questa è un'enciclopedia, questo è proprio il genere di cura dei dettagli che il lettore si aspetta.--Truman (msg) 23:42, 26 nov 2016 (CET)[rispondi]
Premessa: o motivi adeguatamente perché uno o più punti della voce sarebbero POV, o sei invitato a evitare toni polemici solo perché l'esposizione non corrisponde ai tuoi personali desideri/punti di vista.
A) C'è scritto chiaramente perché è intitolata così, non viene detto da nessuna parte che è opera di due persone.
B-C) Il numero di articoli modificati è in cima alla sezione "Contenuti della riforma", non è nascosto chissà dove. Non è dettaglio da incipit considerato anche che la corposità di una riforma non è data dal cambiare un articolo in più o in meno ma del come l'articolo o gli articoli vengono modificati e dalle novità concrete introdette. Figuriamoci poi il numero delle parole, che si evince come non sia un dettaglio rilevante anche dalla fatica di trovare fonti autorevoli che si soffermano su tale aspetto.
D) L'incipit ha una funzione introduttiva non quella di sviscerare dettagli o mettere in risalto gli aspetti che a tuo parere sarebbero più positivi o negativi. Nel caso dell'elezione dei senatori è adeguatamente accennata e di più non si potrebbe dire neanche volendo visto quanto poi spiegato in dettaglio nell'apposita sezione della voce.
E) La voce spiega cosa fa la riforma nei confronti delle province.
F) La riforma costituzionale "prepara la strada"? L'Italicum è già legge, se si votasse domani si voterebbe con l'Italicum a prescindere dal testo costituzionale vigente. Speculazioni varie non sono altresì di interesse enciclopedico.
G) Le modifiche alle leggi costituzionali sono tra le disposizioni "consequenziali", come già accennato da Nykterinos in sostanza non introducono nulla di nuovo rispetto quanto già dettagliato nella voce. Ma se altri concordano si potranno aggiungere due righe per specificarlo. --Supernino 📬 07:26, 27 nov 2016 (CET)[rispondi]
Dimenticavo un particolare molto importante: la categoria di questa voce non può essere "Leggi costituzionali italiane" finchè non viene promulgata dal Presidente della Repubblica. Non è difficile vedere qui su wikipedia che tutte le leggi costituzionali sono tali dal momento della promulgazione (potrebbero entrare in vigore dopo). Non ho idea della categoria più adatta e non mi interessa. Con questo chiudo il mio contributo al vaglio.--Truman (msg) 14:14, 28 nov 2016 (CET)[rispondi]
Volendo ci sono Categoria:Diritto costituzionale italiano e Categoria:Costituzione della Repubblica Italiana. La riforma è stata comunque pubblicata in G.U. come "Testo di legge costituzionale". --Nykterinos (msg) 14:42, 28 nov 2016 (CET)[rispondi]
Si potrebbe ritornare a metterla nella categoria della Costituzione, dov'era in origine prima che venisse raggruppata con l'unica altra voce su una L. costituzionale, o per semplicità includere nella categoria anche le leggi costituzionali non promulgate. --Supernino 📬 17:27, 28 nov 2016 (CET)[rispondi]