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Wikipedia:Codice universale di condotta/Consultazioni

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Le consultazioni comunitarie in cui è coinvolta, tra altre, la comunità italiana servono per raccogliere idee e suggerimenti sui seguenti temi:

  • quali indicazioni possiamo fornire su visibilità e accessibilità dei sistemi di segnalazione delle violazioni del codice di condotta riconducibili a comportamenti molesti?
  • che indicazioni possiamo fornire sui percorsi di escalation?
  • chi vogliamo che si occupi dei casi gravi di minacce o molestie?
  • come vediamo l'eventuale creazione di un "altro organismo" (locale o globale) che si occupi di casi gravi?
  • che suggerimenti abbiamo sulla sua eventuale composizione e sul suo funzionamento?

In queste consultazioni sono state coinvolte diverse comunità linguistiche, alcune di queste hanno poche (o nessuna) linea guida sul comportamento, noi ne abbiamo e abbiamo percorsi di gestione delle "infrazioni" per questo motivo siamo coinvolti per dare suggerimenti o idee basati sulla nostra esperienza ma anche sugli aspetti migliorabili.

Un esercizio possibile per fornire idee è provare a pensare "se io mi trovassi nella situazione di essere minacciato o molestato in maniera grave come potrei segnalarlo? come vorrei che venisse gestita la situazione? chi vorrei che la gestisse e cosa vorrei avere a disposizione?"

Un altro modo per partecipare è rispondere al questionario (attivo fino alle 18 del 24 febbraio 2021). --Civvi (WMF) (msg) 13:31, 16 feb 2021 (CET)[rispondi]

Intervento di WMF in caso di violazioni del Codice

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(copincollo qui dalla mia talk. --Civvi (WMF) (msg) 18:09, 22 gen 2021 (CET)[rispondi]

Complimenti e apprezzamento per questo impegno che ti sei presa.

C'è una questione che mi sembra interessante e debba essere approfondita: l'emanazione di questo codice, con la sua obbligatorietà e la possibilità di interventi sanzionatori, per quanto mi pare di capire non sia ancora chiaro a quali livelli o organizzazione questi saranno delegati ad agire, potrebbe implicare, in funzione dell'abilità forense, a sua volta una assunzione ufficiale implicita di responsabilità del WMF (o da chi ne viene delegato) in cause intentate per contenuti presenti o assenti in Wikipedia e gli altri progetti.

Mi riferisco sopratutto al punto 3.2 - Abuso di potere, privilegi o influenza. Esemplifico: il solito promoter di se stesso, o del suo cuggino, interviene scrivendo una voce o facendo cosmetica in una già esistente, ovviamente finisce in edit war e danni collaterali (blocchi, cancellazioni, rimozioni, C4, PdC, ecc), a questo punto il nostro eroe affermerà di essere un volontario che si è trovato sottoposto ad abuso di potere, ecc, ecc. Incidentalmente per mostrare che è un volontario interverrà su altre voci correggendone le virgole, editando le ultime puntate di una serie di Netflix e cosette simili. A questo punto temo che, con questo codice, il nostro amico possa trovare una leva da utilizzare per i suoi scopi invocando di non essere stato protetto contro "Abusi di potere, ecc, ecc..." anche in ambito extraWiki, ovvero Tribunale.

Che si può fare? E' quantomeno possibile introdurre una definizione di chi siano i soggetti che sono sottoposti a questo codice e cosa è da intendersi non applicabile (es. attività di chiusura PdC).

Incidentalmente questo potrebbe portare anche ad un definizione formale dei rapporti gerarchici fra WMF, WMcapitoli_locali, WP_e_altri progetti. Ciao --Bramfab (msg) 12:42, 20 gen 2021 (CET)[rispondi]

[@ Bramfab] Intanto grazie per la domanda, bella tosta. :-D
Prima le risposte facili.
L'ambito di applicazione, cioè la definizione di "a chi si rivolge il codice" si trova nella sezione preliminare, nei punti dopo "In linea con la mission di Wikimedia". Premettendo e dando per scontato che i motivi per cui uno sta nei progetti sono quelli elencati, allora e solo allora si passa al resto. Del tipo, se i motivi che ti spingono a partecipare sono questi allora ci aspettiamo questi comportamenti (attesi) e siamo pronti a tutelarti nei confronti di questi altri (inaccettabili), se invece fin da subito ti poni al di fuori di questi motivi viene difficile che tu ti possa appellare al codice di condotta. Per fare un esempio facile, un vandalo di quelli palesi non è qui per i motivi elencati, difficile che possa lamentarsi dicendo che il blocco è una "molestia".
Nella sezione 3.3 è specificato che è inaccettabile "impedire o intralciare la creazione o la manutenzione di contenuti.". Se le linee guida locali prevedono che le pdc funzionino in un certo modo occuparsi delle pdc è manutenzione.
L'idea di WMF è quella di continuare a demandare il più possibile ai singoli progetti l'applicazione del codice, che io sappia non sono previste modifiche nel modo in cui WMF interviene nei progetti.
Non sono invece del tutto sicura di aver compreso la parte sugli aspetti giuridici, il codice di condotta, una volta terminato, andrà ad integrare le già esistenti condizioni di utilizzo che già specificano alcuni aspetti legali. Rimane comunque una linea guida interna, valida sì per tutti i progetti ma comunque interna e con valore giuridico "extra-wiki" direi molto prossimo allo zero. Nel senso, andare in tribunale e attaccarsi al codice di condotta per dimostrare qualcosa credo proprio che non sia possibile, vedrò comunque di approfondire la cosa.
Se invece non ho capito bene la domanda dammi una mano a capire meglio...--Civvi (WMF) (msg) 17:34, 20 gen 2021 (CET)[rispondi]
Mi pare che ci siamo capiti, comunque riscrivo esemplificando con un paio di casi simil-reali (sia pure generalizzando):
  1. abbiamo un aspirante sindaco, oppure una sedicente intellettuale o regista che a tutti costi pretende la sua voce, con anche voci corollario (partito politico fondato, libri pubblicati, film realizzati, ...) palesemente non enciclopedici (sia pure con un minimo di citazioni in rete o nella stampa), che viene scritta o da loro stessi come sock oppure da un meatpuppet. Nelle discussioni per la/e cancellazione/i sono sgamati (o ben consigliati) per cui non eccedono nel linguaggio, fanno ammuina e correggono altre voci e altri edit neutrali, rimettono le loro voci in sandbox e poi le ripropongono in Ns0. Chiaramente alla fine tutto il loro ciarpame è cancellato, incluse le voci corollario e i link verso esse inserite in voci enciclopediche. Insistono finiscono infine bannati, magari dopo aver collezionato cartellini gialli e rossi, ma al contempo hanno protestato, esponendo le loro ragioni (sempre in termini civili) con chi deve agire in caso di violazione del UCC.
  2. Voce enciclopedica, ma di cui qualcuno non vuole che appaia una informazione enciclopedica, quale anno di nascita, condanna penale definitiva per fatto che ebbe una risonanza nazioanle e durevole, partecipazione o frequentazione in età giovanile ad un raggruppamento politico. In questi casi talvolta un legale o sedicente tale è da subito attivo nelle discussioni, sempre formalmente corrette, sia pure con la solita parte sorda ad ogni spiegazione di enciclopedictà, che finiscono con blocchi e protezioni della voce, che rimane intonsa. Anche inquesto caso al contempo fatta protesta, esponendo le loro ragioni (sempre in termini civili) con chi deve agire in caso di violazione del UCC.
Per questi casi l’attività di patrolling, agli occhi di chi non capisce o non vuol capire può essere paradossalmente definita con una certa forzatura come vandalismo sui contenuti, aggiunte gratuite, hounding ecc. Ora supponiamo che il soggetto arrivi a portare la questione in tribunale: potrà sostenere che questi sono comportamenti già definiti come scorretti e sanzionabili entro il sistema Wiki, e quindi denunciare che chi doveva sanzionare non ha sanzionato, provocandogli il danno e citandolo per danni. A questo punto il giudice, dovrà valutare se, a suo giudizio, esiste un danno e se per sghiribizzo affermasse che esiste un danno, è già pronta la figura su cui rifarsi.--Bramfab (msg) 10:11, 21 gen 2021 (CET)[rispondi]
Mi permetto ([@ Bramfab] correggimi se ho male interpretato) di specificare l'aspetto messo in evidenza.
Si parla del possibile rischio che il codice di condotta possa essere visto da fuori come una presunta assunzione di responsabilità, ergo che si possa essere considerati responsabili ogni volta che si va in una voce e "non" si rimuovono dei contenuti che una parte esterna potrebbe ritenere diffamatori, offensivi o altro.
In pratica quindi che, sulla base dell'equiparazione del codice di condotta alle condizioni di uso, l'admin (o patroller) possa essere accusato di una "culpa in vigilando" e ritenuto responsabile di eventuali danni.
Da questo emergono, imho, diverse domande:
  1. Chi sarà, in ultima istanza, legalmente responsabile dell'applicazione del codice di condotta?
  2. C'è il rischio che l'admin o il patroller possa essere ritenuto responsabile per aver applicato (o non applicato) il codice di condotta?
  3. Ci sono modi per mitigare o eliminare una possibile accusa di "non aver vigilato" a sufficienza?
Mi sembrano punti interessanti da sviscerare --Civvi (WMF) (msg) 18:09, 22 gen 2021 (CET)[rispondi]
[@ Bramfab] Non esiste che davanti ad un'autorità giudiziaria (afferente a civil o common law) ci porti il codice di condotta della WMF lamentando qualsivoglia tipo di trasgressione, non scherziamo. CDCU/UCOC/nonsocomesiscrive è una linea di condotta generale ad uso interno che, per altro, non alzerà di molto l'asticella dei progetti più grandi, a dimostrazione empirica del fatto che dunque questi dubbi avremmo già dovuto porceli... inutilmente. --.avgas 23:25, 24 gen 2021 (CET)[rispondi]
[@ avgas] Il non esiste nella legge non esiste e vedi che la legge entra anche a discutere le norme degli enti sportivi se il caso, non come norme di legge, ma come modo di comportarsi che può produrre danni. Il giudice non emetterà mai una condanna per trasgressione di una norma interna, ma se qualcuno (o meglio il suo avvocato) dimostrerà ad opinione (ovvero giudizio) di un tribunale che è stato soggetto a hounding (che può essere considerato stalking), oppure che la sua immagine pubblica è stata danneggiata per "vandalizzazione" della sua voce e che, nonostante le sue proteste, nulla è stato fatto per impedire la trasgressione delle norme interne e quindi l'accadere di questi reati (stalking, calunnia) il passo successivo sarà di rivalersi su chi è indicato ad impedire ciò.
Prima ci ponevamo questi dubbi, e poi li lasciavamo cadere in quanto in pratica la responsabilità dei contenuti e delle azioni era quantomeno fumosa, se non ectoplasmatica. Era ed è indicata una Netiquette scritta e tenuta a mente quando la rete era ancora popolata da nostalgici dei figli dei fiori e poi norme varie sul comportamento, una comunità anarcoide e senza una voce del padrone (WMF) che indicasse cosa non fare e cosa fare se venisse fatto ciò che non si deve fare.
Il discorso cambia con questo codice di condotta che esplicitamente sia riconosce la possibilità di comportamenti che direttamente o indirettamente possono portare a infrazioni della legge e sia indica come agire internamente per evitare ciò. E' una questione di buona e cattiva fede in chi si lamenta, ma daremo agio al fatto che possa essere un giudice decidere sulla buona o cattiva fede di chi avrebbe dovuto sanzionare.--Bramfab (msg) 10:36, 25 gen 2021 (CET)[rispondi]

Cosa cambia, violazioni

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Ciao, non mi è chiaro cosa di fatto cambierà, e nelle FAQ questo aspetto non viene esaurito.

Mi sembra che esistano già linee guida che regolano aspetti trattati dal codice di condotta, ma cosa prevale in caso siano discordanti?

Cosa significa per noi questo nuovo codice di condotta?

Una violazione del codice di condotta verrà gestita come nel caso di violazione di policy interne, quindi UP o RA?

Grazie --ValeJappo【〒】 20:25, 27 gen 2021 (CET)[rispondi]

[@ ValeJappo] grazie per le domande. Inizio dalla seconda, ogni comunità sarà libera di avere le proprie linee guida ma queste non potranno essere "più permissive" di quanto stabilito nel codice di condotta, un po' come accade ora con la CSC, si può essere più restrittivi, nel senso di aumentare le richieste a chi fa paid editing, ma non più "laschi" di quanto scritto nelle condizioni di uso.
Per noi, così come per le comunità che già hanno linee guida, sarà necessaria una rilettura e eventuale revisione dei testi per allineare le linee guida a quanto stabilito nel codice. Da una prima analisi non dovrebbe essere una cosa troppo impegnativa.
Per quanto riguarda il modo in cui verranno segnalate, gestite e "sanzionate" le violazioni anche qui lo scopo del codice è quello di fornire indicazioni a chi ancora non ha gli strumenti (noi, come per il punto precedente dovremo poi analizzare come facciamo le cose e se qualcosa deve essere integrato o aggiornato). Questa è una parte che deve ancora essere scritta e appunto per fornire più informazioni possibili a chi dovrà scrivere questa parte del codice che sono state coinvolte alcune comunità linguistiche, alcune di queste sono "senza o con poche linee guida" altre sono comunità con linee guida e governance strutturata. A queste comunità (tramite i facilitatori) vengono chieste idee e opinioni.
In questo momento possiamo seriamente influenzare la "forma" che avrà la seconda parte del codice, ecco perché è importante partecipare a queste consultazioni (e soprattutto al gioco, che sembra un'iniziativa squinternata ma è un modo per uscire dagli schemi di ciò che ci è consueto e pensare a nuove strade e soluzioni). A te capita spesso di avere a che fare con utenti nuovi e le loro difficoltà, avere un feedback da parte tua sarebbe molto utile (anche via email se preferisci) ;-) Grazie! --Civvi (WMF) (msg) 08:05, 28 gen 2021 (CET)[rispondi]
Grazie per la pronta risposta, vedo se riesco a dare un feedback utile.
Credevo questo fosse già il codice finale; si sanno già gli aspetti che la "seconda parte" andrà ad integrare? --ValeJappo【〒】 09:08, 28 gen 2021 (CET)[rispondi]
[@ ValeJappo] Quello che c'è ora (e che trovi qui) è la prima parte del codice, la seconda parte si occuperà dei metodi di segnalazione e di gestione delle violazioni ed è quella che verrà scritta nei prossimi mesi. Tutto questo lavoro di raccolta di opinioni serve per facilitare la redazione della seconda parte infatti le prime domande nel gioco sono proprio sulla segnalazione e relativi strumenti. Non posso fare spoiler ma puoi immaginarti su cosa saranno le prossime domande ;-) --Civvi (WMF) (msg) 16:11, 28 gen 2021 (CET)[rispondi]

Accessibilità per i nuovi utenti

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Ciao,

mi sembra di capire che sia questo il giusto posto per scrivere. Vorrei continuare quanto scritto nella sezione gioco.

Molti utenti, soprattutto se nuovi, non sono a conoscenza di tutte queste cose, ne del codice di condotta, ne di come segnalare violazioni o casi di emergenza.

Quando si effettua una modifica, l'unico riferimento ai termini di servizio è un piccolissimo:

Pubblicando, accetti le condizioni d'uso comprensive della informativa sulla riservatezza e accetti irrevocabilmente di pubblicare il tuo contributo sotto le licenze CC BY-SA 3.0 e GFDL. Accetti inoltre che un collegamento ipertestuale alla pagina alla quale hai contribuito sia sufficiente per l'attribuzione in base alla licenza Creative Commons. Consulta il relativo paragrafo per i dettagli. È importante conoscere cosa mettere su Wikipedia. Se vuoi solo fare delle prove, usa la pagina apposita.

Penso un metodo per far conoscere il CdC agli utenti non registrati sia un grande avviso, magari un popup che appare ogni volta che si modifica (magari però con l'opzione [non ricordarmelo più]) ricordi i CdC, le linee guida e come segnalare abusi.

Nel dettaglio, gli aspetti relativi al cdc da segnalare sono:

  • il testo del cdc
  • un riassunto del cdc, di sicuro pochissimi leggeranno il testo
  • come segnalare violazioni, magari attraverso un pulsante sempre a schermo
  • m:Threats of harm oppure un nuovo modo più semplice

Per gli utenti registrati, si potrebbe mostrare lo stesso popup al momento della registrazione.

Forse la WMF potrebbe chiedere al Growth Team, un Team della WMF che si occupa della creazione di strumenti per i nuovi utenti, di creare qualche sistema che tutte le wiki devono avere obbligatoriamente, che spieghi nel dettaglio cdc, come segnalare violazioni, e magari - visto che anche quelle sono utili- linee guida.

--ValeJappo【〒】 09:58, 28 gen 2021 (CET)[rispondi]

@ValeJappo, ottima idea --Esc0fans -and my 12 points go to... 15:32, 1 feb 2021 (CET)[rispondi]

Domande e riflessioni

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Vorrei sottoporre alla vostra attenzione due domande e una riflessione.

La prima domanda riguarda il cosiddetto “doxxing”, cioè il dossieraggio effettuato al di fuori di WP ai danni un utente, comportamento giustamente condannato dal Codice. La mia domanda è: che dire del doxxing “interno” a WP? Mi spiego meglio: raccogliere i contributi di un utente su it.wiki per qualsiasi scopo ed esporli alla comunità (come ad esempio in una UP o una RdP) è legittimo o può essere considerato “doxxing” nel senso negativo del termine, visto che in passato alcuni lo hanno definito proprio così? E che dire dei comportamenti antiwikipediani tenuti su altri siti ma che hanno comunque un certo impatto sull’ambiente wikipediano? Faccio un esempio specifico: anni fa, ci fu un caso di un utente blasonato che formulò dei pesanti attacchi personali verso un altro utente su un blog esterno, il quale aprì una RdP sulla questione per chiedere un parere alla comunità. Su altre wiki questo tipo di comportamenti vengono sanzionati senza troppi giri di parole, mentre qui, pur riconoscendo quanto l’accaduto fosse deplorevole e meschino, si stabilì che su WP non si può rispondere di fatti avvenuti altrove, anche se hanno delle conseguenze dirette sull’ambiente wikipediano (addirittura non mancarono quelli che rimproverarono all’utente il fatto di aver portato su WP un fatto avvenuto altrove). Il risultato fu che il colpevole se la cavò con un nulla di fatto sfruttando un “vuoto” normativo, mentre l’utente insultato (molto attivo fino a quel momento) abbandonò per sempre Wikipedia, comprensibilmente amareggiato. Vorrei capire se l’orientamento della comunità continuerà ad essere questo oppure con questo nuovo Codice cambierà qualcosa, e se quindi un utente può documentare comportamenti antiwikipediani avvenuti esternamente che hanno un impatto su WP oppure se questo debba considerarsi “doxxing”.

La seconda domanda riguarda invece il cosiddetto “hounding”, pratica assolutamente odiosa e deprecabile, eppure piuttosto diffusa da quello che ho visto. Qui il problema è molto più sottile, perché alcuni utenti (non ultimi alcuni amministratori) potrebbero giustificare questa pratica con ragionamenti del tipo “ma quell’utente è un portatore di POV, sto solo controllando che non faccia danni”, non necessariamente cancellando, ma magari semplicemente editando qualcosa qua e là, insomma facendo sempre sentire il fiato sul collo all’utente in questione. Per quanto alcuni possano essere effettivamente mossi da buoni propositi, dove sta il confine tra la tutela dell’enciclopedia e l’hounding?

La riflessione che faccio, invece, è questa: quello che mi preoccupa di più di questo nuovo codice non è tanto il contenuto, quanto la sua applicazione. Bazzico WP da 13 anni ormai, e personalmente ho potuto constatare che uno dei malesseri che Wikipedia si trascina da allora è il fatto che le regole ci sono, e sono sufficienti, ma spesso non vengono applicate in maniera uniforme e omogenea. Insomma, non ci sono regole chiare per tutti. Troppo spesso, infatti, si ricorre all’abusatissimo principio del “caso per caso”, finendo però per lasciare inevitabilmente una sensazione di doppiopesismo, applicato a seconda dell’utenza di turno. Il mio augurio, perciò, è che questo codice venga applicato in maniera equa e imparziale, applicando le norme lì esposte in base ai fatti realmente avvenuti, e non in base a chi si rende responsabile di tali fatti, non in base alla firma, alla qualifica di un utente, al suo editcount o al suo “peso storico” nell’enciclopedia, perché altrimenti anche questo codice finirà per perdere di valore e di autorevolezza. --188.217.25.40 (msg) 10:45, 23 apr 2021 (CEST)[rispondi]