Wikipedia:Bar/Discussioni/Pile, batterie e accumulatori

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Pile, batterie e accumulatori


Partendo da questa vecchia discussione:

https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Bar/Discussioni/Accumulatori_piuttosto_che_batterie

che ritengo un po' imprecisa seppure si cerchi di fare chiarezza.

ritengo esaustiva la pagina di wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Pila_(elettrotecnica)

e invece mi lascia un po' perplesso in alcuni punti

https://it.wikipedia.org/wiki/Accumulatore_di_carica_elettrica

dove si sottointende che batteria sia sinonimo di accumulatore, accumulatore non fa riferimento al fatto di essere una pila secondaria o ricaricabile,

da accumulatore:

"Le batterie si suddividono in primarie (pile) che sono batterie non ricaricabili, e secondarie che 
sono batterie ricaricabili "

Da pila(elettrotecnica) :

"
Spesso, ma impropriamente, viene utilizzato il termine "pila"[1] per indicare anche gli accumulatori: 
infatti una pila propriamente detta è un cella elettrochimica primaria in cui la reazione 
d'ossidoriduzione può procedere solo in una direzione (processo di sola scarica), a differenza delle 
celle elettrochimiche secondarie in cui invece il suddetto processo è reversibile, sebbene con un 
certo 
rendimento (processo di scarica diretta e ricarica inversa).
Pertanto per distinguere le pile dalle celle secondarie, queste ultime vengono denominate più 
propriamente accumulatori (di carica elettrica e ricaricabili)[2]."

etimologicamente vorrei però aggiungere che pila deriva da pilastro e probabilmente lo stesso impilare nasce probabilmente dopo la realizzazione della pila di volta,

Il termine batteria ha un etimologia militaresca infatti gli accumulatori per per autoveicoli che solitamente hanno le celle affiancate e non impilate ha fatto nascere la erronea distinzione secondo cui la disposizione degli elementi determina la differenza tra pila e batteria.

forse un po' pignolo ma per migliorare ... --Canorso (msg) 11:39, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]

Se consideriamo l'etimologia, il termine "batteria" dovrebbe essere usato per indicare un insieme di elementi, quindi o una pila, che se viene smontata (è pericoloso, non fatelo) si vede che all'interno a più elementi "impilati", da cui il nome, o un accumulatore, che se aperto (non fate neanche questo, contiene acido) si vede che contiene più elementi in serie. Nulla vieta però che in teoria un accumulatore abbia al suo interno un solo elemento, per cui in quel caso non sarebbe una "batteria", mentre la "pila" etimologicamente dovrebbe essere costituita da più elementi.
Quindi, quando possibile e soprattutto quando potrebbe esserci un'ambiguità, bisognerebbe usare il termine troppo generico "batteria", bensì pila o accumulatore, a seconda dei casi, considerando che la pila e l'accumulatore sono due dispositivi con un funzionamento e un utilizzo molto differente, per cui chiamarli con lo stesso nome (batteria) ha poco senso.
Un po' diverso è l'uso comune dei termini e come tali termini hanno modificato il proprio significato nel tempo. In particolare le prime "pile", ad esclusione di quella di Volta, spesso erano costituite da una singola cella. Ma anche alcune pile odierne mi sembra che siano costituite da un singolo elemento (penso alle pile a bottone). E poi ci sono le "pile ricaricabili" che in fin dei conti sono accumulatori, anche se hanno l'apparenza delle comune pile. --Daniele Pugliesi (msg) 13:30, 28 mar 2019 (CET)[rispondi]
Premetto che non ho letto le voci perché per strane ragioni non riesco a interessarmi delle voci su argomenti che riguardano al mia sfera professionale. In elettrotecnica si parla di pila voltaica con riferimento a una catena di conduttori di prima e seconda classe (elettronici e elettrolitici) che sfruttano l'effetto Volta, tali per cui la tensione tra il primo e l'ultimo elemento è non nulla. Per estensione ogni aggeggio costruito per produrre una forza elettromotrice (fem) in c.c. che sfrutta effetti elettrochimici si chiama pila. Batteria si usa quando si mettono in serie più elementi generatori di fem per ottenere valori più elevati (multipli del singolo elemento), anche di natura non elettrochimica (fem piezoelettrica, termoelettrica, ecc.). Una pila Leclanché con catodo in zinco accoppiato ad altra roba è di fatto una pila voltaica ad un elemento e sforna 1,5V. Poi la tecnologia ha prodotto millemila varianti e innovazioni al concetto base. Formalmente quindi se metto in serie due Duracell (pile) ottengo una batteria (giusto il riferimento ai mezzi militari). Gli scatolotti che si mettono nelle auto sono batterie che ai morsetti erogano 12V mettendo in serie elementi voltaici (detti celle) che in definitiva sono pile a 1 elemento da 2V o giù di lì. Ma normalmente si mescolano i due concetti al punto che pila (catena di elementi alternati in grado di produrre elettrochimicamente una fem per effetto Volta) e batteria (serie di singoli elementi generatori) sono parole che nell'uso comune spesso si si sovrappongono. Accumulatore fa riferimento alla capacità di un dispositivo di accumulare (appunto) energia e non alla sua capacità di generare una fem ai suoi morsetti. E' però vero che tutti i dispositivi prodotti dai tempi di quelli al piombo fanno entrambi i lavori (producono fem e accumulano) e quindi anche qui accumulatore e batteria si usano come sinonimi. Mi sembra in definitiva che l'impostazione delle nostre voci (al neto di tutti i miglioramenti possibili) sia corretta: pila come concetto elettrotecnico, accumulatore perché accumula, batteria come dispositivo che mette in serie pile. Concordo con Canorso che la voce Accumulatore di carica elettrica deve essere un po' sistemata a partire dall'incipit. Poi 'sta discussione è bene proseguirla nel bar del progetto Ingegneria (in mancanza di qualcosa di più specifico). --Amarvudol (msg) 10:09, 29 mar 2019 (CET)[rispondi]