Wikipedia:Bar/Discussioni/Eliminare le foto delle piramidi?

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Eliminare le foto delle piramidi? NAVIGAZIONE


Una notizia Ansa (reperibile qui) afferma che l' Egitto vuole imporre il copyright sulle piramidi ed altri monumenti egiziani: questo consentirà all'Egitto di richiedere a chiunque produrrà opere sulle piramidi una somma in denaro. Mi chiedo se questo vale anche per le immagini dei monumenti presenti anche in wikipedia... qualcuno più esperto di questi affari sa se questo andrebbe ad annullare anche il diritto di panorama su quelle opere?--Lo Scaligero 13:48, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

Speriamo di no, ma essendo una legge egiziana non dovrebbe valere da noi, comunque aspettiamo qualche esperto che con le immagini e le leggi internazioni non si sa mai. Hellis 14:00, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]
Beh, occorrerà un po' vedere i termini esatti della legge egiziana. Magari non sarà retroattiva (anche se non credo). Magari si permetterà l'uso non commerciale (motivo per cui forse riusciremo a salvare qualche immagine grazie alla EDP). Ma credo che su Commons (dove sta la quasi totalità delle immagini sulle piramidi) ci ragioneranno un po' (e le cancelleranno tutte, immagino)... ----{G83}---- 14:01, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]
qualcuno sa se gli eredi dell'inventore della ruota vogliono magari il copyright su di essa, no perché mi sa che stiamo veramente entrando in questo campo nella fanta-demenza; le piramidi sono lì da millenni, i costruttori, i progettisti, i committenti, sono armai polvere del deserto e qualcuno se ne esce con un fantomatico copyright! a quando quello sul Colosseo, o la Torre Eiffel? non si può chiedere una moratoria mondiale sul diritto d'autore una volta deceduto, così siamo tutti più felici... PersOnLine 14:07, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

La tendenza di molte legislazioni ad ampliare la portata del copyright o di leggi affini è evidente. Anche l'Italia con le sue leggi sui beni culturali si è da tempo messa su questa strada. Però, in fondo va precisato meglio l'obiettivo. Se un editore fa una monografia sulle piramidi, venduta a prezzi da capogiro ed ad alta tiratura, non trovo molto strano che il governo egiziano chieda un contributo per le spese di manutenzione. Cosa ben diversa è proibire anche su un sito internet una foto a bassa risoluzione. In questo senso trovo giusta la nuova formulazione dell'articolo 70 comma 1bis della legge italiana.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 14:25, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

il problema è un altro, che senso ha parlare di diritto d'autore in questi casi, quale autore? le piramidi sono un patrimonio dell'umanità, gli autori e i legittimi eredi sono morti da secoli; allora perché non mettiamo anche il copyright sui paesaggi naturali dopo tutti è pur sempre lo stato a tutelarlo no? il fatto che ora di dire basta a chi campa diritti inesistenti, inoltre adesso lo fa l'Egitto, poi qualsiasi paese nel mondo specialmente nel terzo mondo inizierà ad inventarsi fantasiosi diritti sulle sue "bellezze", praticamente addio libertà! e poi come può una legislazione estera imporre qualcosa a me, che sono in un altro stato? PersOnLine 17:15, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

Allora, io voglio mettere il copyright sulla lettera D: d'ora in poi, ogni volta che la usate, mi pagate 2 centesimi (3 centesimi per la doppia di... sono buono) --Un fenicio 17:25, 27 dic 2007 (CET)

(conflittato) Le battaglie per essere vittoriose, devono avere degli obiettivi raggiungibili. Bello il concetto di patrimonio dell'umanità, ma poi chi pubblica un libro sulle piramidi è il primo a pretendere il copyright sulla sua opera e a ricavarci un mucchio di danaro. Meglio, allora come abbiamo fatto in Italia, anzichè porla sul patrimonio dell'umanità, sulla più prosastica constatazione che una foto a bassa risoluzione su un sito web gratuito non lede il diritto di nessuno.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 17:28, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

Beh, nel caso del libro sulle piramidi il diritto d'autore si riferisce all'intervento creativo del fotografo e vale per quelle specifiche immagini, non per il soggetto raffigurato... Mettere il copyright sulle piramidi non ha senso come non avrebbe senso metterlo sul Vesuvio, le Dolomiti o quant'altro. --Adamitalia

@un fenicio In moltissimi casi il tuo paradosso sta diventando regola. Basta che una volta al secolo (dà il tempo ad uno di diventare adulto, poi si è apposto per 70 anni dopo la morte) ci sia una piccola modifica alla lettera d ed il gioco è fatto. Ma poi abbiamo solo due strade: o quella frontale di far saltare l'intero giocattolo, oppure riuscire ad ottenere piccole vittorie parziali. Ripeto: se L'Egitto riesce a farsi pagare i diritti dagli editori delle opere monumentali a stampa ed utilizza i proventi per la manutenzione, sono contento. Basta che non ci ipedisca di mostrare le piramidi in bassa risoluzione.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 17:34, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

Direi che la domanda è diverse, le loro leggi valgono da noi? (o negli Stati Uniti che per noi è lo stesso). Se si, ci adeguiamo, se no carichiamo le foto in locale è non rompano gli attributi, Hellis 20:11, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]
Dubito che possano sorgere problemi sulle immagini a bassa risoluzione, specialmente per Wikipedia: facilmente verrebbe interpretato in senso lato l'art.70 della legge sul diritto d'autore che tutela il diritto di citazione a scopo di discussione o di insegnamento... Più che altro, l'Egitto forse non si rende conto che è un clamoroso autogol: i paesi d'arte vivono di turismo e le foto delle bellezze artistiche sono anzitutto pubblicità!... --Adamitalia

@Hellis Se fosse stato semplice rispondere alla tua domanda, sarebbe stato semplice anche rispondere alla domanda se le richieste della sovraintendenza si applicano ad un sito su un server negli Usa. Però se io, cittadino italiano me la sento di caricare una foto a bassa risoluzione di un monumento italiano, non so se avrei la stessa sicurezza per una foto di un monumento egiziano--

@Personline. Un pensierino sul problema del copyright sulle bellezze naturali se lo era posta la Siae, ma ha concluso, fortunatamente per la negativa. [1]. Molto più semplicemente stanno cercando di vietare lo sfruttamento commerciale.--Mizar (ζ Ursae Maioris) 21:12, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

Anzitutto i beni di pubblico dominio sono di pubblico dominio

  1. Se uno riesce a farci i soldi sono fatti suoi, sui profitti già ci paga le tasse.
  2. I balzelli in questione sono medievali nella forma e nei contenuti e ci vogliono riportare culturalmente indietro nel tempo
  3. Per la manutenzione delle opere d'arte paghiamo già fior fior di tasse
  4. Non capisco sta recrudescenza del copyright in un'epoca in cui è in agonia... Bloccano tutte le foto delle piramidi in internet di tutto il mondo? I rullini dei turisti, ma ci rendiamo conto di cosa vuol praticamente vuol dire? Lusum scrivi!! 22:26, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

Io non mi scaldo, nè in un senso nè nell'altro per una legge egiziana che ancora non c'è. Mi è bastato dare il mio piccolissimo contributo per quella italiana che ormai c'è, che prevede che per i siti didattici e scientifici non lucrativi le foto a bassa risoluzione sono libere. Spero che un principio simile valga anche per le fotografie fatte in Egitto--Mizar (ζ Ursae Maioris) 23:16, 27 dic 2007 (CET)[rispondi]

L'Italia e gli Stati Uniti d'America sono stati sovrani, ce ne infischiamo altamente se in egitto tutti sono obbligati a camminare all'indietro. Non mi pare che questa immagine (presa a caso a titolo di esempio) sia stata cancellata da commons perché il Codice Urbani dice che non si possono far vedere in giro per l'Italia senza l'autorizzazione in carta bollata in triplice copia. O almeno io nella mia immensa ignoranza la penso così --Vampire(scrivimi) 00:58, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]

Pubblico dominio e Diritto demaniale[modifica wikitesto]

Per noi, per fortuna, dire che un testo, o una fotografia è di pubblico dominio, vuol dire che automaticamente il suo uso è gratuito e libero. Per noi Pubblico dominio e libero uso sono sinonimi. Non dappertutto è così e soprattuto anche in Italia c'era una vistosa eccezione: Il capo IV (art. 175-179) della legge 633/41 stabiliva un diritto demaniale per ogni rappresentazione esecuzione o radiodiffusione ed anche la pubblicazione in volumi dava luogo al pagamento di un diritto demaniale, qualunque sia il paese di origine dell'opera.

Per fortuna questo che era un autentico balzello medioevale è stato abrogato in parte dalla Legge 22 maggio 1993, n. 159 e poi definitivamente con legge 31 dicembre 1996 n 669. Questo non deve fare abbassare la guardia che balzelli simili non vengano reintrodotti.

@Vampire Non so se tu abbia o no ragione. So solo che Wikipedia applica, in via prudenziale, normalmente la più severa delle leggi applicabili ad una determinata fattispecie--Mizar (ζ Ursae Maioris) 10:04, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]



@Hellis: Cito: ma essendo una legge egiziana non dovrebbe valere da noi. Noi chi? Tu italiano ti fai una beffa della legge egiziana? e io svizzero mi faccio una beffa della legge italiana (sempreché qualche direttiva che di questi tempi potrebbe essere stabilita non mi impedisca di andare a Firenze fotografare e caricare su WP il sempre famoso David).

@Vampire: Anche la Svizzera e gli USA sono due paesi sovrani. Come tu pretendi di andare in Egitto fotografare le piramidi e pubblicarle su WP, io pretendo di andare in Italia, fotografare tutti i monumenti che mi pare e pubblicarli su WP con la risoluzione che più mi piace.

@Mizardellorsa: Dove è scritto che WP applica la legge più severa tra quelle applicabili? Secondo me stai facendo fanta-diritto. Se c'erano ancora i talebani potevamo applicare la legge afgana: le fotografie sono vietate. --Crisarco 15:38, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]

Noi inteso in Italia e negli USA, si it.wiki in via prudenziale abbiamo applicato la più restrittiva tra le due perché il bacino di utenti e di interesse di it.wiki è primariamente in Italia e quindi da qui primariamente possono venire le rogne ma nel contempo i server sono negli USA e quindi dobbiamo tenere conto della cosa. Hellis 20:05, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]

Visto che le rogne non possono consistere in una causa in Italia con WP chiamata in giudizio, ma possono essere l'oscuramento ecc. (in Italia come altrove) non sarebbe opportuno applicare innanzitutto la disciplina USA e adeguarsi in caso di diffide (con esplicitazione del possesso del diritto d'autore) come nel caso della sovraintendenza? (provengano esse dall'Italia o da Tonga). --Crisarco 20:32, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]

Perché non ci possono fare causa? Più persone lo hanno minacciato e potenzialmente lo possono fare. Come detto dato che il nostro bacino di riferimento è primariamente l'Italia conviene adeguarsi alle norme italiane senza aspettare le diffide anche perché i residenti in Italia sono tenuti a rispettare le leggi italiane. Hellis 22:20, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]

Chiedi pure ad altri utenti competenti di diritto (io non lo sono) ma come già detto più volte un'amministrazione italiana non può chiamare in giudizio un soggetto straniero per una violazione commessa all'estero. WP non sarà mai condannata da un tribunale italiano a sanzioni o risarcimento del danno. Puoi essere condannato tu se commetti qualche violazione, ma una causa al Tribunale di Milano con WP imputata non è prevista. --Crisarco 23:12, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]

Difatti ho detto che ogni persona in Italia è tenuta a rispettare le leggi, non mi pare il caso di permettere a molti italiani di violare le leggi su wikipedia. Quindi applicare le leggi italiane anche su wiki in via precauzionale mi pare la soluzione più logica oppure dovremmo controllare lo stato di residenza di ogni utente e a seconda dello stato applicare regole diverse. Inoltre sebbene gli admin non abbiano un ruolo particolare (sono figure di servizio) quando arrivano le minacce di querela via email, queste arrivano normalmente a loro. Hellis 23:19, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]
C'è già un disclaimer, gli utenti si suppone siano adulti e non abbiano bisogno di tutori. Se arrivano minacce di querele inefficaci di cosa si preoccupano gli admin? --Crisarco 23:44, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]
Dei costi legali necessari per dimostrare l'inefficacia della querela tanto per iniziare. Nel nostro mondo non basta aver ragione, bisogna avere anche il tempo e i soldi per dimostrarlo. Hellis 23:47, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]