Vittorio di Cesarea
San Vittorio di Cesarea | |
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Martire | |
Morte | 23 dicembre ... |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 21 maggio |
Attributi | palma, croce |
Patrono di | Feletto e Pertosa |
Vittorio di Cesarea (... – 23 dicembre ...; fl. III secolo) è stato un militare romano che tutte le Chiese venerano come santo.
Agiografia e culto
[modifica | modifica wikitesto]La tradizione vuole che sia stato un soldato romano che ha subito il martirio a Cesarea di Cappadocia con i martiri Polieuto e Donato.
La Chiesa cattolica lo venera il 21 maggio: era presente nel Martirologio Geronimiano, che lo citava al 21 maggio insieme agli altri due martiri Polieuto e Donato, e da lì è passato nel Martirologio Romano, senza che tuttavia si sappia altro della sua vita.
Nel 1703 le sue spoglie furono traslate dalla catacomba di Calepodio alla chiesa del convento di Sant'Antonio al Monte, a Rieti, dove sono ancora oggi visibili sotto l'altare maggiore.[1]
Il suo culto ebbe grande diffusione in Italia, perché fu il nome di diversi sovrani e principi di Casa Savoia.
Nell'iconografia più diffusa, viene spesso raffigurato con una palma in mano, emblema indiscusso ricorrente nella maggior parte delle effigie che ritraggono il santo. È invocato contro il fulmine, la grandine e gli spiriti maligni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il convento di Sant'Antonio al Monte, su Rieti in Vetrina. URL consultato il 9 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2016).
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio di Cesarea, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.