Vincenzo Luca

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Vincenzo Luca, detto Zampogna (Policastro, 17821810), è stato un brigante e criminale italiano, attivo nel periodo tra il Settecento e l'Ottocento.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vincenzo Luca nacque a Policastro da un massaro intorno all'anno 1782. In adolescenza uccise suo padre e si diede al vagabondaggio. Divenne il terrore del Marchesato, dove rapì molte ragazze, massacrò e mutilò molte persone, distrusse merci e animali e incendiò molte proprietà.[1]

La sua banda era composta da suo fratello Francesco Luca (tre anni più grande di lui) e da una cinquantina di altri individui e fu disfatta da diversi attacchi dell'aiutante generale Giuseppe Iannelli. Vincenzo Luca e il fratello furono catturati da Iannelli il 14 dicembre 1810 e successivamente giudicati dalla commissione militare e impiccati. Vincenzo Luca morì all'età di 28 anni, mentre suo fratello Francesco Luca morì a 31 anni.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Mozzillo, p. 1082.
  2. ^ Il brigantaggio nelle Calabrie durante l'occupazione francese, su sambiase.com. URL consultato il 14 maggio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Attanasio Mozzillo, Croncache della Calabria in guerra, vol. 3, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1972, p. 1082.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]