Coordinate: 44°24′58.54″N 8°56′14.24″E

Villa Madre Cabrini

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Villa Madre Cabrini, già Villa Acquarone o Palazzo Acquarone
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Liguria
LocalitàGenova
IndirizzoVia Acquarone 22, 22A e Salita Bachernia 8, 10, 12, 14, CAP 16125, Genova
Coordinate44°24′58.54″N 8°56′14.24″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1700-1900
StileNeogotico
UsoResidenziale
Piani5
Realizzazione
ProprietarioAppartamenti privati
CommittenteFamiglia Acquarone, Missionarie del Sacro Cuore di Gesù

Villa Madre Cabrini, già Villa Acquarone o Palazzo Acquarone, è situata in via Acquarone e salita Bachernia nel quartiere collinare di Castelletto, in posizione panoramica sulla città e il golfo di Genova, a breve distanza dalla silenziosa e appartata piazza Sant'Anna. Attraverso successive modificazioni ha acquisito le forme attuali in stile eclettico.

Nel corso della sua storia, la villa ha rivestito un ruolo importante nello sviluppo e nella vita culturale del quartiere. Nel Settecento, il suo nucleo originario fu una delle prime ville suburbane nell'antico villaggio di Bachernia, all'epoca ancora essenzialmente rurale. Nell'Ottocento, la villa e il suo proprietario, Pietro Acquarone, furono strumentali all'espansione urbana a nord di Ponte Caffaro e alla fondazione di via Acquarone, un quartiere economicamente e culturalmente molto attivo. Agli inizi del Novecento, la villa divenne un centro educativo e culturale di primaria importanza, che in parte continua nella sua dipendenza a levante di Salita Bachernia, oggi conosciuta come Scuola San Paolo, mentre l'edificio principale è stato riconvertito ad uso residenziale.

Dal punto di vista architettonico, la villa presenta interessanti strutture settecentesche ancora visibili all'interno e accurate finiture in stile neogotico ed eclettico all'esterno.

Storia

Il nucleo iniziale di probabile origine settecentesca - con ingresso voltato a crociera e piano nobile - fu edificato come abitazione suburbana nei pressi della cinquecentesca chiesa di Sant'Anna, fra le Mura del Barbarossa e le Mura Nuove, collegato al centro città dalla creuza che dal Portello sale a Mura delle Chiappe. Un tempo la zona era identificata con il fitonimo Bachernia, che ancora oggi da il nome alla creuza in questo tratto[1], richiamando le bacche degli arbusti selvatici di rosa canina che vi crescevano in abbondanza[2].

Villa Acquarone, ora Villa Madre Cabrini, vista da Ponte Caffaro agli inizi del Novecento (in alto a destra). Il quarto piano era già stato aggiunto; il quinto piano non ancora.

La villa fu modificata e rialzata nel tempo, inizialmente con l'aggiunta del quarto piano - di cui esistono testimonianze fotografiche risalenti alla seconda metà dell'Ottocento - e di un imponente corpo di fabbrica retrostante al nucleo originario. Agli inizi del Novecento assunse l'aspetto attuale con l'aggiunta del quinto piano e con il rifacimento delle facciate in stile neogotico ed eclettico.

Cartello promozionale del latte prodotto nel parco della villa e venduto nella Vaccheria di via Agostino Bertani agli inizi del Novecento.

Nell'Ottocento la villa era nota come Villa Acquarone o Palazzo Acquarone[3] ed era circondata da un ampio parco, una parte del quale era adibita all'allevamento bovino, la cui produzione di latte era venduta nella "vaccheria" adiacente alla stazione di monte della Funicolare Sant'Anna. Sebbene il parco sia stato ridimensionato durante l'espansione urbana ottocentesca dalla costruzione di corso Paganini e di via Acquarone, oggi la villa ne possiede ancora una porzione significativa, in parte carrabile e in parte alberata. Nel 1886, il suo proprietario, Pietro Acquarone, diede un fondamentale impulso alla costruzione di via Acquarone, decidendo di procedere a suo rischio all'edificazione dell'alto muro di sostegno nella parte inferiore del parco della villa[4].

Alunni della Scuola Semiconvitto Madre Cabrini nel parco della Villa. Le scale sono ancora esistenti, mentre i vasi di marmo sono andati perduti.

Nel 1917, la villa passò alle suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù di Santa Francesca Saverio Cabrini M.S.C., che la rinominarono Villa Madre Cabrini in onore della fondatrice e vi trasferirono il collegio scolastico con semiconvitto fondato a Genova in altra sede nel 1893[5]. L’affermazione e lo sviluppo di questa casa è legato a Suor Francesca Saverio Savona M.S.C., che ne divenne Direttrice nel 1931. Nel 1934 il complesso scolastico fu ingrandito con un secondo edificio costruito dalla parte opposta di Salita Bachernia[6], a lato della stazione di monte dell'Ascensore Magenta/Crocco. Nel 1938 l'istituto ottenne il riconoscimento del titolo di Liceo. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, le suore dovettero temporaneamente lasciare il complesso scolastico, che fu parzialmente colpito durante i bombardamenti sulla città. Nel 1945 iniziò l'opera di ripristino e presto l'attivita didattica poté ricominciare[7].

Negli anni Ottanta del Novecento la villa fu venduta a privati, restaurata e trasformata in condominio residenziale, destinazione d'uso che mantiene tuttora. La dipendenza e la porzione di parco a levante della Salita Bachernia sono stati ceduti al Comune e ospitano oggi la Scuola San Paolo, con accesso da Via Francesca Cabrini.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Salita Bachernia, su dearmissfletcher.wordpress.com.
  2. ^ Corinna Praga, Andar per creuse oltre il centro storico 2, Itinerari dal Portello, dal Vico della Croce Bianca e da via Balbi verso la Porta delle Chiappe, Italia Nostra, p. 25-26.
  3. ^ Dizionario delle strade di Genova, Tolozzi.
  4. ^ Rinaldo Luccardini, La Circonvallazione a Monte. Genova. Storia dell'espansione urbana dell'Ottocento, Genova, SAGEP, 2012, p. 63-64, ISBN 978-88-6373-196-5.
  5. ^ Tra la terra e il cielo, Cronologia, su msccabrini.it. URL consultato il 10 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2018).
  6. ^ La Scuola Secondaria di 1 Grado San Paolo, su iccastelletto.gov.it. URL consultato l'11 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2018).
  7. ^ Suor Francesca Saverio Savona. Missionaria del Sacro Cuore, su diocesisora.it.

Bibliografia

  • Rinaldo Luccardini, La Circonvallazione a Monte. Genova. Storia dell'espansione urbana dell'Ottocento, SAGEP 2012, ISBN 978-88-6373-196-5
  • Tomaso Pastorino, Dizionario delle strade di Genova, Tolozzi 1968.
  • Corinna Praga, Andar per creuse. Oltre il centro storico vol.2. Itinerari dal Portello, dal Vico della Croce Bianca e da Via Balbi verso la Porta delle Chiappe, ERGA 2016, ISBN 8881639335.

Voci correlate

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