Variabile booleana
In informatica, una variabile booleana, o semplicemente booleano, è un tipo di dato che assume valori "booleani", ovvero soltanto due possibili valori che rappresentano il valore di verità in un'algebra di Boole. Tipicamente i due possibili valori sono indicati come "vero" o "falso" (in inglese "true" o "false") oppure come 1 o 0.
Una funzione di variabili booleane è chiamata funzione booleana; in un'accezione più generale, una variabile booleana può essere a sua volta funzione di variabili booleane.
Il nome deriva da George Boole.
Definizioni[modifica | modifica wikitesto]
In alcuni linguaggi, come il C, non esistono variabili di questo tipo in quanto nelle espressioni logiche si assume che falso corrisponda a 0 e vero a qualsiasi valore diverso da 0. Formalmente si indica il valore vero con -1 essendo esso il complemento a uno di 0 (falso), quindi la negazione bit a bit di una variabile. In un elaboratore che segue lo schema dell'Architettura di von Neumann nessuna variabile può essere di un solo bit. Nel processore 8086 il falso e il vero vengono rispettivamente rappresentati:
- 0000 0000 (0)
- 1111 1111 (1)
Operazioni[modifica | modifica wikitesto]
1 operando[modifica | modifica wikitesto]
L'unica operazione possibile con i valori booleani è la negazione (detto anche complemento) che molto spesso è indicata con NOT, ! o ~.
Si definisce:
- not falso = vero
- not vero = falso
2 operandi[modifica | modifica wikitesto]
Esistono varie operazioni, le principali sono: EQV, AND, OR, XOR. Tutte queste funzioni hanno 2 operandi (booleani) in ingresso e producono un output booleano.
Nella maggior parte dei linguaggi vengono indicati anche con i simboli:
EQV
==
AND
&&
OR
||
XOR
^
Nei linguaggi[modifica | modifica wikitesto]
Nei linguaggi di programmazione più recenti (es: C++, Java) è possibile dichiarare variabili di tipo booleano, anche se, nessuna di esse occupa veramente un bit nella memoria (non è possibile allocare un singolo bit). Il compilatore si occupa di accorpare più variabili booleane per ottimizzare lo "spreco" di 7 bit. Ad esempio in C++:
bool A = true; bool B = false; bool C = A;
Quando questo codice verrà compilato, molto probabilmente, il compilatore allocherà una variabile di tipo intero e il primo bit lo utilizzerà per A, il secondo per B e il terzo per C, "perdendo" i restanti 4 bit.