Utente:Zanekost/Sandbox/Giovanni Bellini

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Schema[modifica | modifica wikitesto]

  1. Evoluzione e rapporti con altri artisti
  2. Affrontare i vari pareri su data nascita
  3. Periodi: attività giovanile [dividere primi anni a bottega ante 1464] (circa 1460-1480); maturità (circa 1480-1500),; ultimi anni (circa 1500-1516)
  4. Tematiche prevalenti: Madonna col Bambino; Pietà; ritratto; pala d'altare
  5. Allievi certi o presunti (seguaci: punto di riferimento)

Evoluzione e rapporti con altri artisti[modifica | modifica wikitesto]

citazione Longhi

Data di nascita[modifica | modifica wikitesto]

La approssimativa data di nascita di Giovanni rimane nel limbo delle congetturalità. Si registrano posizioni diverse (anche decisamente distanti) diventate oggetto di una certa litigiosità tra gli storici dell'arte, soprattutto per l'ammissibilità di alcune opere nel catalogo dell'artista troppo precoci o di qualità meno matura rispetto ad altre ritenute precedenti.

Non esistono (o per lo meno non sono stati rintracciati fin ad ora) documenti concernenti la nascita di Giovanni così dono state state proposte date in un ventaglio di anni piuttosto ampio in base a ipotesi più o meno argomentate o documentate. Per quanto sia ammissibile preferire una soluzione non è possibile dare sicuramente una patente di assoluta credibilità all'uno o all'altro storico.

Questa variabilità di date influisce nettamente nella definizione di quale sia il periodo più giovanile dell'artista (e conseguentemente a quale data sia collocabile l'inizio della sua maturità), infine sposta le datazioni delle opere considerate create in quei lassi di tempo. La cosa crea non poche perplessità nei lettori delle pubblicazioni più vecchie o quando non sia possibile discernere automaticamente l'ipotesi della data di nascita su cui sono basate.

Le prime ipotesi sulla data di nascita vedono concordi Fiocco[1] e Longhi[2] (ambedue nel 1949) che la danno al 1325, seguiti in questo da Coletti[3] (1953), poi leggermente rettificata al 1326 da Pignatti (1969)[4]. Queste ipotesi derivavano dall'affermazione del Vasari che Giovanni morì novantenne. Lucco però giudica artificiose le argomentazioni dei primi due. Quella di Fiocco perché basata sulla convinzione che a quel tempo ci si attenesse ad un costume strettamente monogamico e che quindi Giovanni dovesse obbligatoriamente esser nato prima del matrimonio di Jacopo con Anna Rinversi. E naturalmente prima della nascita del primogenito nel 1329, documentata da un testamento di Anna in quell'anno. Quanto al Longhi la definizione derivava dal considerare Giovanni più anziano del cognato Andrea Mantegna (nato certamente nel 1331), e data l'antipatia del celebre studioso verso questo pittore, gli risultava strumentale nell'assegnare a Giovanni piuttosto che all'altro alcune grandi conquiste della pittura veneta della seconda metà del Quattrocento[5].

Sempre nel primo ventennio del secondo dopoguerra sono da segnalare altri differenti pareri. Ancor prima di pubblicare la sua monografia sull'artista Giles Robertson nel 1960 propose che Giovanni fosse nato non prima del 1430[6]. Felton Gibbons (1963) spostò la data ancora più avanti al 1432-1433[7].

Anche tra gli studiosi attivi negli ultimi anni dello scorso millennio e nei decenni successivi non esiste un accordo, anzi le posizioni si sono distanziate. Se da una parte risulta quasi unanimemente scartata l'ipotesi della nascita più precoce si è invece allargata a una decina d'anni la forbice tra le date ipotizzate: Lucco nel 1990[8] aveva spostato la data più avanti, verso il 1440, poi mediata con Villa nel catalogo della mostra del 2008[9] al 1438/1440, data in seguito espressamente accettata anche da Humfrey[10]; quest'ultimo in precedenza preferiva l'ipotesi del 1435[11] un'ipotesi argomentata anche da Christiansen (2004) che la supponeva anche leggermente ritardabile[12]; Tempestini resta sempre agganciato al 1433 circa (1992[13], 2000[14]) come proposto da Gibbons; Bellosi nel 2008 ripropose invece la nascita nel 1430 all'incirca[15], parere condiviso da Agosti (2009)[16] e Mazzotta (2015)[17].

Il parere che Gentile (anch'egli senza una precisa data di nascita ma generalmente considerato venuto al mondo tra il 1431 e il 1432) fosse di età maggiore rispetto a Giovanni o viceversa, non risulta comunque accettato unanimemente. E il fatto che Giovanni sia stato figlio di primo letto di Jacopo – cosa anche questa non documentata – oppure più probabilmente illegittimo non influisce necessariamente nelle deduzioni degli studiosi. A conferma dell'illegittimità viene sempre preso come prova il testamento di Anna Rinversi che nel 1471, fresca vedova di Jacopo, cita come figli soltanto Gentile e Nicolò (quest'ultimo nome viene però interpretato come un errore nella grafia di Nicolosia invece che segnalare l'esistenza di un ulteriore fratello, altrimenti sconosciuto[18]).

Per dovere di cronaca va riferita un'ulteriore congettura, generalmente rigettata[19], esposta per la prima volta da Maze nel 2013 quando propose Giovanni come figlio di Nicolò con la seconda moglie Franceschina e quindi fratello di Jacopo. Fratello che, secondo gli usi veneziani, lo adottò quando presto Giovanni rimase orfano. Ipotesi che lo stesso autore dichiarava non supportata da alcun documento, ma plausibile secondo le leggi veneziane, e lo ha portato a congetturare la nascita tra la tarda estate del 1424 e l'ottobre 1428[20][21], poi aggiornata al 1424-26 in una pubblicazione del 2021[22].

Ad ogni modo la prima notizia documentale su Giovanni risale soltanto al 1459 quando apparve come testimone in un atto notarile. Veniva qui già definito pittore e indicava che abitava da solo nella parrocchia di San Lio.

Primi anni di attività[modifica | modifica wikitesto]

Anni '50 fino al 1465 circa: nella bottega del padre[modifica | modifica wikitesto]

legato alla bottega

1468…: prime produzioni autonome[modifica | modifica wikitesto]

Influenza di Mantegna[modifica | modifica wikitesto]

Maturità[modifica | modifica wikitesto]

???[modifica | modifica wikitesto]

Ultimo decennio del secolo XV[modifica | modifica wikitesto]

pittore ufficiale Repubblica

"corrispondenza" con Isabella d'Este

1500 circa-1516: gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Tecnica pittorica[modifica | modifica wikitesto]

preparazione di un accurato sul gesso disegno a tratti paralleli e talvolta incrociati nelle zone d'ombra

non più presente nelle opere del Cinquecento

ben rilevabile oggi nelle indagini radiografiche e apprezzabile, senza ausili tecnici, solo nel Compianto degli Uffizi ma ben nota ai pittori contemporanei tanto da venire sconsigliata da Paolo Pino come una pratica superflua e ridondante (Pino allievo di Savoldo inizi XVI secolo) (Christiansen p. 17)

«[…] n'ancho disegnare le tavole con tanta istrema diligenza, componendo i il tutto di chiaro, et scuro, come usava Giovan Bellino, per ch'è fatica gettata havendosi à coprire il tutto con li colori […]»[23]

+++cartoni e probabili raccolte di disegni di partcolari (Christiansen)

Extra[modifica | modifica wikitesto]

«il più antico de' moderni, il più moderno fra gli antichi» (Pietro Selvatico, Storia estetico-critica delle arti del disegno : ovvero l'architettura, la pittura e la statuaria considerate nelle correlazioni fra loro e negli svolgimenti storici, estetici e tecnici, Venezia, Naratovich, 1856, vol. II, p. 478)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Fiocco, Giovanni e la famiglia dei Bellini alla luce di nuovi documenti, in Vernice. Rassegna d'arte, vol. IV, n. 33-34, 1949, p. 6.
  2. ^ (EN) Roberto Longhi, The Giovanni Bellini Exhibition, vol. XCI, n. 559, The Burlington Magazine, 1949, pp. 274-283.
  3. ^ Luigi Coletti, Pittura veneta del Quattrocento, Novara, De Agostini, 1953.
  4. ^ Pignatti 1969, p. 83.
  5. ^ Lucco 2019a, p. 3 n. 3.
  6. ^ Giles Robertson, The Earlier Work of Giovanni Bellini, in Journal of the Warburg and Courtauld Institutes, vol. 23, n. 1/2, The Warburg Institute, gennaio-giugno 1960, pp. 45-59.
  7. ^ Felton Gibbons, New Evidence for the Birth Dates of Gentile and Giovanni Bellini, in The Art Bulletin, vol. 45, n. 1, CAA, Marzo 1963, pp. 54-58.
  8. ^ Lucco in Quattrocento 1990, Vol. II, p. 411.
  9. ^ Bellini 2019
  10. ^ Humfrey 2021, pp. 7, 29.
  11. ^ Humfrey in Quattrocento 1990, Vol. II, p. 735.
  12. ^ Christiansen 2004, p. 52 n. 3.
  13. ^ Tempestini 1992, p. 305.
  14. ^ Tempestini 2000, p. 192.
  15. ^ Luciano Bellosi, Giovanni Bellini et Andrea Mantegna, in Giovanni Agosti, Dominique Thiébaut (a cura di), Mantegna, 1431-1506, Parigi, Louvre, 2008, pp. 103-109.
  16. ^ Giovanni Agosti, Un amore di Giovanni Bellini, Milano, Officina Libraria, 2009, p. 112.
  17. ^ Ripubblicato in Antonio Mazzotta, Una biografia e una scheda per Berenson, in Con Giovanni Bellini : dodici esercizi di lettura, Roma, Officina Libraria, 2020, pp. 83-86.
  18. ^ Tempestini 1992, p. 305.
  19. ^ Congetture ampiamente contestate in Lucco 2019 e più garbatamente in Humfrey 2021, pp. 25-29, e, a proposito dell'ultima pubblicazione del 2021, definite da Calogero «a metà tra la teoria del complotto […] e il feuilleton familiare» con una conseguente ricostruzione «piena zeppa di forzature e aporie, oltre a violare e non di poco ogni buon senso» (vedi. Giacomo Alberto Calogero, A proposito di un nuovo libro su Giovanni Bellini, in Prospettiva, n. 183, 1º gennaio 2021, pp. 91, 93. URL consultato il 7 gennaio 2024.)
  20. ^ Daniel Wallace Maze, Giovanni Bellini: Birth, Parentage, and Independence, in Renaissance Quarterly, vol. 66, n. 3, The University of Chicago Press on behalf of the Renaissance Society of America, autunno 2013, pp. 783-823.
  21. ^ Daniel Wallace Maze, The Life of Giovanni Bellini, in Davide Gasparotto (a cura di), Giovanni Bellini: Landscapes of Faith in Renaissance Venice, Los Angeles, The J. Paul Getty Museum, 2017, pp. 27-55.
  22. ^ Daniel Wallace Maze, Young Bellini, Yale Univ Press, 2021.
  23. ^ Paolo Pino, Dialogo di pittura, Venezia, Polo Gherardo, 1548, p. 16 v.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rodolfo Pallucchini, Mostra di Giovanni Bellini, Venezia, Alfieri, 1949.
  • Renato Ghiotto (presentazione) e Terisio Pignatti (apparati critici), L'opera completa di Giovanni Bellini detto Giambellino, Classici dell'arte, Milano, Rizzoli, 1969.
  • ??? Giulio Carlo Argan, Storia dell'arte italiana, Sansoni, Firenze, 1968
  • La pittura nel Veneto: Il Quattrocento, I-II, Milano, Electa, 1989-1990.
  • NO Pierluigi De Vecchi ed Edda Cerchiari, Arte nel tempo, Bompiani, Sonzogno, 1991
  • NO Stefano Zuffi, Giovanni Bellini, Arnoldo Mondadori Arte, Milano, 1991
  • Anchise Tempestini, Giovanni Bellini : Catalogo completo dei dipinti, Firenze, Cantini, 1992.
  • NO Anchise Tempestini, Giovanni Bellini, Fabbri Editori, Milano, 1997, ISBN 8845069737
  • Rona Goffen, Giovanni Bellini, Milano, Motta, 1990 [1989], ISBN 88-7179-008-1.
  • Anchise Tempestini, Giovanni Bellini, Milano, Electa, 2000.
  • (EN) Keith Christiansen, Giovanni Bellini and the Practice of Devotional Painting, in Ronda Kasl (a cura di), Giovanni Bellini and the art of devotion, Indianapolis, Indianapolis Museum of Art, 2004, pp. 7-57.
  • Mariolina Olivari, Giovanni Bellini, in AA.VV., Pittori del Rinascimento, Scala, Firenze 2007. ISBN 88-8117-099-X
  • Mauro Lucco e Giovanni Carlo Federico Villa (a cura di), Giovanni Bellini, Cinisello Balsamo, Silvana, 2008.
  • NO Giovanni Agosti, Un amore di Giovanni Bellini, Officina Libraria, Milano 2009. ISBN 978-88-89854-40-2
  • ??? Emanuela Daffra (a cura di), Giovanni Bellini - La nascita della pittura devozionale umanistica – Gli studi, Milano, Skira, 2014.
  • NO (EN) Catherine C. Wilson (a cura di), Examining Giovanni Bellini: An Art "More Human and More Divine", Turnhout, Brepols, 2016, ISBN 978-2-503-53570-8.
  • ??? (ENIT) Mauro Lucco, Un 'opera dimenticata di Giovanni Bellini (e qualche considerazione sulla sua data di nascita, in Peter Humfrey, Vincenzo Mancini, Anchise Tempestini e Giovanni Carlo Federico Villa (a cura di), Giovanni Bellini " ... il migliore nella pittura", Venezia, Linea d'acqua, 2019, pp. 3-15.
  • Mauro Lucco, Peter Humfrey e Carlo Federico Villa, Giovanni Bellini – Catalogo ragionato, a cura di Mauro Lucco, Ponzano Veneto, Zel, 2019.
  • Peter Humfrey, Giovanni Bellini, Venezia, Marsilio, 2021.