Utente:Vincenzo Rizza/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Acheta domestica

Acheta domesticus maschio
Classificazione scientifica
Regno Animalia
Phylum Arthropoda
Classe Insecta
Ordine Orthoptera
Famiglia Gryllidae
Genere Acheta
Specie Acheta domestica

L'Acheta domestica, detta anche Grillo domestico o Grillo del focolare (Acheta domestica (Linnaeus, 1758)) è un esapode della famiglia dei Gryllidae[1], originario probabilmente dell'Asia sud-occidentale e importato in America nel XVIII secolo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo e il capo sono di colore bruno-giallastro con macchie e bande nere, la dimensione si aggira attorno i 16-21 millimetri. Le ali posteriori sporgono dalle tegmine. Hanno lunghe ali posteriori quando diventano adulti, anche se a volte crescono solo in un secondo momento. Maschi e femmine sembrano simili, ma le femmine hanno un ovopositore che misura circa 10-15 mm. L'ovopositore è marrone-nero, ed è circondato da due appendici. Sia i maschi che le femmine hanno appendici ma sui maschi tendono ad essere più prominenti. Le ali anteriori dei grilli maschi sono più corte di quelli delle femmine e i raschietti sono ampliati per poter riprodurre meglio il suono del canto.[2][3]

Habitat[modifica | modifica wikitesto]

Gli habitat naturali del Grillo domestico sono diversi: boschi, grotte, campi, sotto tronchi e rocce o sui lati delle strade, è possibile trovarli anche all'interno di cumuli di legno, mattoni e pietre. In generale si situano soprattutto nelle zone umide o piene di erbacce. Essendo molto attratti dal calore, sono indotti a vivere spesso nelle immediate vicinanze degli umani, nelle aree circostanti abitazioni, discariche ed edifici commerciali, dove posso ricevere nutrimento e umidità sufficiente. Si pensa sia originario dell'[[Asia_sud-Occidentale|Asia sud-occidentale] ma è stato ampiamente diffuso dall'uomo e adesso è possibile trovarlo in popolazioni selvatiche solo negli Stati Uniti orientali (tranne nella penisola della Florida) e in California meridionale. È allevato e venduto soprattutto negli Stati Uniti, in Canada, in Cina, Giappone e Thailandia.[4][5]

Ciclo vitale[modifica | modifica wikitesto]

Il loro ciclo di vita si completa in due o tre mesi, quando allevati a 25-30 ° C, e si compie attraverso 6 stadi (con cinque mute) in cui il grillo passerà da circa 1 mm di lunghezza fino a 2 cm. A partire dalla terza muta (quarto stadio) si inizia a distinguere con facilità i sessi grazie all'abbozzo di ovopositore esibito dalle femmine, le quali hanno bisogno di sabbia o terriccio per deporre le uova.[4]

Sono notturni, anche se, secondo l'Università del Missouri Extension, durante le ore di buio, molti grilli sono attratti dagli edifici illuminati.[6]

Commercio[modifica | modifica wikitesto]

I Grilli domestici sono una buona fonte di proteine per altri artropodi, uccelli, anfibi e pesci e, per questo, sono facilmente disponibili in gran numero presso negozi di animali locali .

Allevamento[modifica | modifica wikitesto]

Il grillo è considerato il cibo base per qualsiasi rettile insettivoro, in quanto non è grasso, contiene molte proteine ed è facile da allevare in casa in piccolo numero. La temperatura d'allevamento costituisce il miglior sistema di controllo della velocità di riproduzione. È possibile ottenere risultati diversi se si utilizzano i valori limite:

  • 18-20° C: i grilli cresceranno a stento e le uova impiegheranno quasi 4 settimane per schiudersi. L'intero ciclo vitale può impiegare 5 mesi.
  • 32-34° C: le uova si schiudono in una sola settimana e il ciclo di vita di completa in circa 7-8 settimane.

La mancanza d'acqua è la prima causa di cannibalismo e la fornitura d'acqua è essenziale. È possibile utilizzare un beverino per uccelli, con il beccuccio pieno di cotone idrofilo o un coperchio di plastica poco profondo riempito con una spugna bagnata, in quanto i grilli più piccoli annegano facilmente. [7]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il regime dietetico è onnivoro, prevalentemente composto da una varietà di verdura, frutta e cereali ma possono essere attaccate anche stoffe. In caso di allevamento viene utilizzato del cibo che contiene calcio in più che è necessario per gli anfibi. Sono anche cannibali e spesso pascolano sui loro compatrioti morti.

Danni[modifica | modifica wikitesto]

Possono provocare danni diretti con l'apparato boccale oppure possono essere indirettamente nocivi come vettori di agenti patogeni. In questi casi si effettua un controllo tramite esche avvelenate.

Predatori[modifica | modifica wikitesto]

I predatori che sono noti per cacciare i grilli, per via del loro suono, sono i gatti, gli aironi e i gechi . Sostanzialmente, quando i grilli notano la presenza di possibili predatori, interrompono il loro canto.

Canto[modifica | modifica wikitesto]

In generale solo i maschi cantano e si esibiscono in due tipi di canto: uno potente ed uno debole, con cui avvicinano la femmina poco prima della deposizione della spermatofora. Essi producono i loro cinguettii sfregando una serie di creste su un'ala, come fossero un plettro, contro un raschietto sulla fascia opposta. Ipoteticamente ciò significa che un grillo potrebbe produrre due canzoni distinte utilizzando entrambi i lati.[3] La frequenza del suono è un indicatore affidabile della dimensione maschile, infatti un grillo femmina può dire quanto è grande un maschio solo ascoltando il tono della canzone.

Tradizione[modifica | modifica wikitesto]

In Cina e in Giappone, sono stati allevati e tenuti in casa per deliziare gli abitanti per quasi mille anni. Apprezzati per il loro canto, venivano tenuti in piccole gabbie di bambù o di altro materie. Durante la Dinastia Sung (960-1279 d.C.) entrò in voga l'abitudine di farli combattere. Sono stati scritti numerosi libri che dettagliano la raccolta, la cura e l'alimentazione dei grilli, così come le tecniche per lo svolgimento di una corretta lotta. Venivano impiegate anche delle diete speciali di riso mescolato con cetrioli o semi di loto.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Servadei, Sergio Zangheri, Luigi Masutti. Entomologia generale ed applicata. Padova, CEDAM, 1972. Pag. 278
  2. ^ Linnea.it. URL consultato il 25 settembre 2013.
  3. ^ a b c Crawford.tardigrade.net - Insetto del mese: Marzo 1998, su crawford.tardigrade.net. URL consultato il 25 settembre 2013.
  4. ^ a b Entomology.ifas.ufl.edu. URL consultato il 25 settembre 2013.
  5. ^ Animals.pawnation.com - Natural Habit of Acheta Domesticus, su animals.pawnation.com. URL consultato il 25 settembre 2013.
  6. ^ University of Missouri: House-Invading Crickets, su extension.missouri.edu. URL consultato il 25 settembre 2013.
  7. ^ Crawford.tardigrade.net - Insetto del mese Supplemento: A Novice Raises Crickets, su crawford.tardigrade.net. URL consultato il 25 settembre 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Servadei, Sergio Zangheri, Luigi Masutti. Entomologia generale ed applicata. Padova, CEDAM, 1972.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]