Utente:Stepiace/Sandbox

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Storia del violino

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Fabbricato dal liutaio Collin Mézin fu venduto a Torino a Edgardo Levy poco prima del 1938. Questi lo regalò a sua figlia Eva Maria pochi mesi (?) prima dell’emanazione delle Leggi razziali Nel 1943 la famiglia Levy si sposta da Torino a Tradate.

Vengono denunciati. 12 novembre 1943: tre componenti della famiglia Levy (la mamma Egle e i figli Eva Maria ed Enzo) vengono arrestati a Villa Truffini (quando arriva la Gestapo il papà è fuori casa ) e portati a San Vittore .

Eva Maria porta con sé il violino.

Ci sono la signora Egle Segrè in Levy, Cicci (Eva Maria nata a Verona nel 1921, ) ed Enzo, nato a Verona nel 1922 . 6 dicembre 1943: Parte il convoglio dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Eva Maria, porta con sé il violino. 12 dicembre 1943: il treno arriva al capolinea: Auschwitz. Grazie al fatto che Eva sa suonare lo strumento che ha con sé, Eva Maria è ammessa a stare nell’orchestra del campo. Eva riceve dal fratello un biglietto in cui aveva disegnato a mano libera un rigo musicale e sotto aveva scritto in tedesco Der Musick macht frei. Eva decide di nascondere il biglietto all’interno della cassa del violino, lungo non più di una decina di centimetri è conservato oggi all’interno della cassa del violino ed è possibile vederlo anche oggi. Il violino si rompe ed Eva, non potendo più suonare torna alla baracca. Non riuscirà a sopravvivere alle dure condizioni di vita imposte dal lager e morirà il 6 giugno del 1944. Il violino rimane fino al 27 gennaio 1945 nella baracca dove ci sono tutti gli altri oggetti appartenuti ai deportati. Liberato il campo dai russi, Enzo recupera il violino e lo porta con sé a Torino. Lo porterà da un liutaio per farlo sistemare ma non tornerà mai più a riprenderlo. Sappiamo che Enzo morirà suicida nel Natale del 1958. Qualche tempo dopo, un certo signor Carlo Alberto (Carutti) lo trovò presso un antiquario di Torino. Era il 2014: vide che era un Collin Mézin e c’era una stella di Davide incisa sulla parte posteriore dello strumento (da verificare). Oggi il violino è conservato al Museo del violino. Fondazione Stradivari di Cremona . Nel 2016, davani alll’entrata di Villa Truffini sono state le Pietre d’inciampo da Gunter Demnig durante una commemorazione che ha visto la partecipazione di molti cittadini di Tradate.