Utente:SimonSASSO/Sandbox

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Ryo Fukui[modifica | modifica wikitesto]

Ryo Fukui

Ryo Fukui (福居良, Fukui Ryō, 1 Giugno 1948 - 15 Marzo 2016) è stato un pianista jazz Giapponese vissuto a Sapporo. Suonava regolarmente nel Jazz Club "Slowboat", locale della moglie Yasuko e dello stesso Ryo. Fukui ha insegnato e suonato il piano fino alla sua morte, avvenuta nel 2016. Ha acquisito molta popolarità solo dopo la sua scomparsa, con molte remastered dei sui album.

Età giovanile e inizio carriera[modifica | modifica wikitesto]

1966-1980[modifica | modifica wikitesto]

Ryo ha cominciato a studiare musica all'età di 18 anni, imparando a suonare la fisarmonica. All'età di 22 anni si trasferisce a Tokyo e inizia a studiare pianoforte da autodidatta. Lì Fukui incontra il sassofonista Hidehiko Matsumoto che lo aiuterà molto incoraggiandolo e aiutandolo ad iniziare la sua aspirante carriera da pianista. Ciò nonostante Ryo si sentiva spesso scoraggiato, credendo che i suoi studi non portassero cambiamenti significativi nel suo modo di suonare.

Sei anni dopo essersi trasferito a Tokyo, nel 1976, Ryo rilascia il suo primo disco Scenery [1][2]e, un anno dopo, il suo secondo disco, Mellow Dream. Continua a studiare e a migliorare la sua tecnica suonando dal vivo con il suo trio, composto dal bassista Satoshi Denpo, dal batterista Yoshinori Fukui (fratello di Ryo) e da Ryo stesso al piano. Il trio suona spesso al Shinjuku Pit Inn, nel Jazz Club "Sometime" a Kichijōji, e nel "Jazz Inn Lovely" a Nagoya. In questo periodo Ryo suona anche oltreoceano, soprattutto in Francia e America, ed inizia ad insegnare piano jazz internazionalmente.

1990-2015[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1992, durante un suo viaggio in America, Ryo incontra Barry Harris, un pianista jazz da Detroit. I due diventano amici stretti e Harris aiuta Ryo a sviluppare la sua tecnica nel bebop, diventando un mentore per Fukui. Nel 1994, Ryo registra e rilascia il suo terzo album, My Favourite Tune, che contiene sia suoi brani originali, sia reinterpretazioni di altri pezzi come "My Conception" di Sonny Clark e "After Hours" di Avery Parrish. Quattro anni dopo, Ryo pubblica il suo quarto album In New York, con Leroy Williams alla batteria e Lisle Arthur Atkinson al contrabbasso. Nel 1995 inaugura il Jazz Club "Slowboat" che attirerà molti musicisti jazz, locali e non. In questo periodo insegna e fa delle masterclass per potere trasmettere quello che ha imparato ad altri musicisti. L'ultimo album di Ryo Fukui è "A Letter From Slowboat" pubblicato nel 2015, ed è un disco live di una sua sessione nel suo Jazz Club.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Ryo Fukui è morto il 15 Marzo 2016 a causa di un Linfoma. Dopo la sua morte sua moglie Yasuko Fukui prende in gestione il club Slowboat, svolgendo le mansioni quotidiane. L'amico Barry Harris suona da allora il brano Fukai Aijo (深い愛情) scritto nel 2008 per ricordare ed onorare Ryo

Fama online[modifica | modifica wikitesto]

Il Jazz Giapponese ha riscosso grande successo online dal 2010 in poi. Anche Fukui è stato riscoperto, soprattutto grazie al suo primo album Scenery, diventando molto popolare nella cultura di internet, e i suoi lavori verranno pubblicati sui servizi di streaming musicali online più popolari, come YouTube, Apple Music e Spotify. Questa riscoperta porterà ad una grande ricerca dei vinili di Ryo.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Ryo Fukui ha ricevuto nel 2012 il "Sapporo Culture Encouragement Prize"[3]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1976: Scenery
  • 1977: Mellow Dream
  • 1994: My Favourite Tune
  • 2015: A Letter From Slowboat

Album Live[modifica | modifica wikitesto]

  • 1977: Live at Vidro '77 (rilasciato nel 2021)
  • 1999: Ryo Fukui in New York

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Year By Year: Five Essential Albums of 1976 - JAZZIZ Magazine, su jazziz.com, 15 agosto 2019. URL consultato il 24 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) Anay Katyal, Lost In Time: A retrospective on Ryo Fukui’s ‘Scenery’, su The Michigan Daily, 24 marzo 2016. URL consultato il 24 dicembre 2022.
  3. ^ (JA) 札幌市, 平成24年度受賞者の紹介, su 札幌市. URL consultato il 24 dicembre 2022.