Utente:Sigismondo87/Sandbox

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Bartolomeo Pedon (Venezia, 1665Venezia, 1732) è stato un pittore italiano del tardo barocco, con Antonio Marini e Marco Ricci uno dei migliori protagonisti del paesaggio barocco veneto tra Sei e Settecento..


Le fonti letterarie lo descrivono dal carattere bizzarro e 'bohèmien'. La sua produzione conta scenografie stravaganti, burrascose, vedute notturne e fantastiche, che si distinguono notevolmente rispetto al gusto arcadico dell'epoca, evidenziando una spiccata originalità. Dipinse principalmente paesaggi, spesso notturni e capricci architettonici in un paesaggio selvaggio. In questo sembra essere influenzato da Marco Ricci e Antonio Marini, ma anche da Alessandro Magnasco e Salvatore Rosa .

Altre fonti dicono che nacque nel 1655 a Padova, e lavorò nel Monastero di San Benedetto. Pedon è un pittore di transizione, che rielabora gli esempi di Anton Eismann e Hans de Jode conducendoli a poetiche tipicamente rocaille. Uomo di cultura, oltre alla pittura era un fine letterato sebbene conducesse una vita piuttosto sregolata e dedita al vizio, motivo, forse, del fatto che la Fraglia dei Pittori lo vede iscritto per un solo anno, nel 1716. Dopo secoli di oblio la sua opera è stata rivalutata nel corso del ‘900 e grazie ad un primo nucleo di dipinti monogrammati. Dopo un’iniziale impostazione nordica, contrassegnata da scoscese rupi, quasi onnipresenti, nel corso della sua maturazione artistica, scorge nel Ricci il suo nuovo mentore: la sua pittura si fa così più dolce e colorata, e diventa piacevolmente arcadico, nel complesso, il suo modo di fare paesaggio.


  • Elisabetta Antoniazzi Rossi, Aggiunte a Bartolomeo Pedon, Articolo/Spoglio, Arte veneta : rivista trimestrale di storia , XXXIV, p. 183-185, 1980
  • Federica Spadotto, Paesaggisti veneti del Settecento, Minelliana, Rovigo, 2014

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