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Ljudevit Pivko
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NascitaNova Vas
17 Agosto 1880
MorteMaribor
1937 (57)
Dati militari
Gradoufficiale
GuerrePrima Guerra Mondiale
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Ljudevit Pivko (Nova Vas, 17 Agosto 1880Maribor, 1937) è stato un insegnante, patriota e ufficiale sloveno.


Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ljudevit Pivko Nacque a Nova Vas presso San Marko (oggi Markovci), un paese dell'attuale Slovenia, il 17 agosto 1880. In seguito agli studi superiori a Varaždin in Croazia frequentò scuole a Praga, Cracovia, Vienna, Francoforte e infine a Maribor, luogo in cui, contemporaneamente alla conclusione del suo percorso di studi, insegnò e visse fino alla sua morte. In lui convissero due ideali opposti: una forte tendenza nazionalistica, manifestata fin dalla giovane età, che lo portò a partecipare al movimento patriottico sloveno, Sokol; e ideali cosmopoliti, tipici del ceto medio austro-ungarico. Dopo aver partecipato alla Grande Guerra, si ritirò nella città dove passò la gran parte della sua vita, Maribor. Morì nel 1937 a causa di una malattia.

Partecipazione alla Prima Guerra Mondiale (1914-1919)[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 1917, Pivko comandò il V Battaglione bosniaco, nel settore di Carzano. L'ufficiale austro-ungarico raggiunse la trincea italiana insieme ai suoi compagni, con lo scopo di conferire con l'ufficiale maggiore dei servizi segreti, Cesare Pettorelli Lalatta, o noto come Finzi (suo nome di copertura). Varie furono le volte in cui Pivko si ritrovò a prendere, insieme a Finzi, accordi di diserzione. Pivko intendeva consegnare il battaglione bosniaco della Landsturm all'Italia, lo fece drogando tutti i soldati presenti nel gruppo, permettendo al nemico di superare le barriere austro-ungariche, passando attraverso la valle della Valsugana e Trento. A Carzano, si presentò l'occasione di decidere la Grande Guerra, tramite all'isolamento di un'intera armata. Questa opportunità non si realizzò a causa delle insicurezze e dei tentennamenti da parte dell'esercito italiano. Nell'autunno del 1917, a conseguenza del Sogno di Carzano l'esercito italiano reclutò un buon numero di soldati di nazionalità slovena, tra cui lo stesso Pivko, che non costituivano però una legione straniera sul modello di quella francese. Questi ultimi erano prigionieri con uno status particolare che permetteva a loro di muoversi liberamente, usare le ferrovie e ricevere un contributo finanziario.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ljudevit Pivko, "Abbiamo vinto l'Austria Ungheria",Editrice Gorinziana.

Partecipazione alla Prima Guerra Mondiale (1914-1919)[modifica | modifica wikitesto]

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