Utente:Puxanto/Sandbox/La Bibbia Cattolica

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Vade3mecum: linee guida seguite per questa traduzione

  • Non sarà seguito necessariamente il cosiddetto testo di maggioranza; il cosiddetto apparato critico non conterrà solo le varianti e dove si trovano ma spiegherà anche i motivi della preferenza di una lettura piuttosto di un'altra premettendo comunque che non avrà la presunzione di affermare una qualche certezza su quale variante sia quella giusta o quella sbagliata ma si cercherà di trovare delle risposte ove possibile
  • saranno preferite le letture brevi, a meno che non ci siano prove o elementi molto forti a favore di quelle lunghe che comunque molto spesso saranno tra parentesi(più saranno le parentesi maggiori saranno i dubbi neiriguardi delle parole al suo interno) e corollate di una ampia spiegazione di varianti e storia di tale lettura per spiegare tutte le motivazioni
  • se di uno stesso verso ci sono varie letture che danno interpretazioni diverse la maggior parte delle volte sarà scelta la lettura che contiene al suo interno entrambe le interpretazioni poichè esiste la possibilità che la doppia interpretazione sia volontaria, le altre varianti saranno comunque presenti nelle note nel limite del possibile
  • sarà prediletto il metodo traduttivo letterale(tranne per rare eccezioni dove degli elementi sono sottointeso nel costrutto del MSS) ovvero non sarà aggiunta nessuna parola in più dall'autore anche se le varie traduzioni che differiscono saranno messe nelle note, (importante: sarà usato un metodo traduttivo interpretativo-quando possibile letterale-interpretativo- solo in particolari libri-cantico dei cantici-salmi ecc, obbiettivo in questi libri sarà mantenere l'estro poetico dell'autore dell'opera ma possibilmente senza cambiarne il significato)
  • non sarà data priorità ai manoscritti ma sarà data eguale dignità e valutati parimenti sia i manoscritti Greci-latini-copti-peshitta, ecc (di questi sarà valutato come primo elemento non l'antichità dell MSS-si intende sia manoscritti lezionari o simili che MSS puri-, che sarà visto come secondo elemento di importanza, ma la correttezza teologica della lettura sarà il primo elemento da valutare: qualità della lettura(sarà valutato anche l'elemento o più elementi tachigrafici e /o le letture a margine presenti nei manoscritti e non solo le letture in se); in secondo luogo la data dell'MSS, in terzo la quantità di MSS con tale lettura, in quarto luogo elementi esterni e storici) alla pari delle citazioni, semi-citazioni o allusioni di padri e teologi della Chiesa(Le letture o allusioni saranno considerate, soprattutto se forti-verranno considerate forti se saranno presenti in più Padri della Chiesa lungo vari secoli e in varie tipi di chiese es. allusione chiesa solo dei padri greci lungo vari secoli media forza della lettura; allusione presente in varie chiese: latino, greca, copta lungo vari secoli forte e perciò pari a lettura presente nei MSS: lettura debole: cioè usato solo da uno o pochi padri sarà comunque messa nelle note con relative spiegazioni-, al pari di letture presenti in un MSS) per stabilire quale potrebbe essere la lettura più corretta con annesse spiegazioni nelle note e presenze delle letture differenti sempre nelle note
  • le note saranno presenti nella seconda parte e avranno tutte le varianti trovate e traduzione, le varie interpretazioni(i quattro modi di lettura della Bibbia), il maggior numero di riferimenti incrociati possibili, e spiegazioni e storia nel caso della scelta dell'autore e dettagli sulla storia di tale lettura (importante: se una lettura è controversa saranno messe la maggior parte delle posizioni possibili su tale letture nel limite del possibile)

Esempi di letture corrette L'analisi sarà su tutte le varianti e trduzioni questa seguente è solo parziale Giovanni 7, 8

  • Salite voi alla festa, io ancora non salgo alla festa perchè non è ancora compiuto il mio tempo

lat http://www.iohannes.com/vetuslatina/edition/index.html

  • 7, 8 uos ascendite ad diem festum hunc ego non ascendo ad diem festu istum quia meum tempus nondum inpletum est VG 47
  • 7, 8 Uos ascendite ad hunc diem sollemnem · Ego autem nondum ascendo · qu(onia)m meum tempus nondu impletum est VG 13
  • 7, 8 uos ascendite ad diem festum ego autem non ascendo ad diem festum hunc quia tempus meum nondum inpletum est VG 8

e altri nella analisi metterò anche le altre varianti latine

gr http://www.iohannes.com/majuscule/edition/index.html

  • 7, 8 ϋμεις αναβαταιa εις την εορτην εγω ουπω αναβαι νω εις την εορτην ταυτην∙ οτι ο εμος καιρος ουδεπω πεπληρω ται (P66 e P75 e in modo simile 03)
  • 7, 8 ϋμεις α ναβητε εις την εορτην ταυτην· εγω ουκ αναβαι νω εις την εορ την ταυτην· οτι εμος καιρος ουπω πεπληρωται· (01 e altri)

analisi parziale volta solo a spiegare il motivo per cui questa traduzione e probabilmente quella più corretta anche se non con la certezza assoluta

peshitta http://dukhrana.com/peshitta/index.php

  • 7, 8 ܐܢܬܘܢ ܣܩܘ ܠܥܕܥܕܐ ܗܢܐ ܐܢܐ ܠܐ ܣܠܩ ܐܢܐ ܗܫܐ ܠܥܕܥܕܐ ܗܢܐ ܡܛܠ ܕܙܒܢܐ ܕܝܠܝ ܠܐ ܥܕܟܝܠ ܫܠܡ (Khabuoris)
  • 7, 8 traduzione: voi salite a questa festa, io non salgo a questa festa ora: poichè non è ancora giunto il mio tempo

E un analisi parziale volta solo a essere utilizzata come esempio

Analisi (analisi parziale volta solo come esempio)

Il verso in questione ha molte varianti dove alcune hanno questa affianco a festa sia in greco che peshitta oltre che i latino ma c'è la variante problematica in greco non ancora(ουπω) in peshitta reso ܗܳܫܳܐ(ora) mentre in latino non c'è presente questo ma stranamente c'è enim-variante presente e in alcuni mancante in vari padri della chiesa-(trad: ma, poi) che normalmente e vista la posizione introduce un avversativa siccome però questo non è presente in nessuna variante delle altre lingue è probabilmente un errore di traduzione(o forse di posizione siccome in latino si potrebbe tradurlo con poi e cambiare posizione nella frase, potrebbe essere reso anche: Voi salite alla festività, io, poi; non salgo alla festività perchè il mio tempo non è giunto) dello scriba che voleva rendere ουπω(degli studiosi invece ritengono che l originale abbia ουκ che alcuni scribi hanno reso ουπω per armonizzare ma è solo teoria, per avvallare questa variante ipotizzano che il verso successivo dove Gesu va alla festa si riferisca a un altra festa ma è solo teoria) ma non c'è riuscito perciò la più probabile traduzione visto anche P66 e P75 sono più vecchi di Sinaiticus e Vaticanus di più di 100 anni;visto le versioni piu antiche e quello che la teologia ci suggerisce (Gesù:io sono la Via, la Verità e la Vità) il più probabile versetto è questo:

  • Salite voi alla festa, io ancora non salgo alla festa perché non è ancora compiuto il mio tempo

oppure

  • Salite voi a questa festa, io non salgo a questa festa, non ancora: poiché non è 'ancora' compiuto il mio tempo

Genesi[modifica | modifica wikitesto]

Ora il serpente era il più astuto di tutte le bestie selvagge della terra che il Signore Dio aveva fatto. E il serpente disse alla donna: "Perché ha detto Dio: Non dovete mangiare di tutti gli alberi del giardino?" 2. E la donna disse al serpente: "Possiamo mangiare del frutto degli alberi del giardino, 3. ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete" '. 4. E il serpente disse alla donna: "Di morte non morirete, 5.perché Dio sa che nel giorno in cui ne mangiaste, allora i vostri occhi si aprirebbero e diventereste come dèi, conoscendo il bene e il male'. 6. E la donna vide che l'albero era buono da mangiare, piacevole da guardare e bello da contemplare; ed ella prese del suo frutto, e ne mangiò, e lo diede anche a suo marito che era con lei, ed essi mangiarono. 7. E gli occhi di entrambi si aprirono e riconobbero di essere nudi, cucirono insieme foglie di fico e se ne fecero dei grembiuli per indossarli. 8. E udirono la voce del Signore Dio che camminava nel giardino alla brezza del giorno; e Adamo e sua moglie si nascosero dalla presenza del Signore Dio tra gli alberi del giardino. 9. E il Signore Dio chiamò Adamo e gli disse: "Adamo, dove sei?" 10. E gli disse: "Ho udito la tua voce mentre camminavi nel giardino, e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto". 11. E Dio gli disse: "Chi ti ha fatto sapere che eri nudo, se non hai mangiato dell'albero di cui io solo ti avevo comandato di non mangiare?". 12. E Adamo disse: "La donna che tu mi hai dato perché fosse con me, mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato". 13. E il Signore Dio disse alla donna: "Che cos'è questo che hai fatto?" E la donna disse: "Il serpente mi ha ingannato e io ne ho mangiato". 14. E il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sei maledetto più di tutto il bestiame e di tutte le bestie selvatiche della terra; camminerai sul tuo petto e sul tuo ventre e mangerai la terra tutti i giorni della tua vita. 15. E io porrò inimicizia tra te e la donna, e tra la tua stirpe e la stirpe di lei; egli guarderà la tua testa e tu guarderai il suo calcagno. 16. E alla donna disse: "Moltiplicherò grandemente le tue pene e i tuoi gemiti". Con dolore partorirai figli; e il tuo ricorso sarà a tuo marito, ed egli dominerà su di te.' 17. E ad Adamo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'unico albero di cui ti avevo comandato di non mangiare, maledetto sia il suolo nelle tue fatiche! con pena ne mangerai per tutti i giorni della tua vita. 18. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba dei campi. 19. Con il sudore del tuo volto mangerai il tuo pane finché tornerai alla terra da cui sei stato tratto; perché terra sei e alla terra tornerai». 20. E Adamo chiamò sua moglie "Vita", perché è la madre di tutti i viventi. 21.Anche ad Adamo ea sua moglie il Signore Dio fece tuniche di pelle e li vestì. 22. E Dio disse: «Ecco, Adamo è diventato come uno di noi, per conoscere il bene e il male; e ora, per timore che stenda la mano e prenda dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre...' 23. E il Signore Dio lo mandò dal giardino di delizie, per coltivare la terra da cui era stato tratto. 24. E scacciò Adamo e lo fece abitare di fronte al giardino di delizie, e stabilì i cherubini e la spada di fuoco che si aggira per custodire la via dell'albero della vita.

Osea 11[modifica | modifica wikitesto]

Vulgata: 1 Come passa un mattino, passerà il re d'Israele. Israele era bambino, ed io l'amai, e dall'Egitto richiamai il mio figliuolo. 2 Lo richiamarono, ed egli si alienava da essi. Hanno immolato vittime a Baal, e offerti sagrifizj ai simulacri. 3 Io feci da balio con Ephraim; lo portai tralle mie braccia; ed ei non conobbero, che io son quegli, che ho cura di lor salute. 4 Io li trassi co' vincoli proprj degli uomini, co' vincoli della carità: io fui, che tolsi il capestro, che stringeva lor le mascelle, e porsi lor da mangiare. 5 Ei non torneranno nella terra d'Egitto, ma Assur sarà il loro re, perchè non han voluto convertirsi. 6 La spada ha cominciato di andar in giro pelle loro città, e sterminerà i cittadini migliori, e divorerà i loro capi. 7 E il mio popolo aspetterà ansiosamente il mio ritorno; ma il giogo, che sarà imposto a tutti loro, non sarà tolto. 8 Che farò io di te, o Ephraim? ti proteggerò io, o Israele? ma in qual modo potrò io trattarti come Adama, e ridurti come Seboim? Il mio cuore alterna dentro di me, io mi ripento insieme, e mi conturbo. 9 Non lascerò agire il furore dell'ira mia; non m'indurrò a sperdere Ephraim, perchè io son Dio, e non un uomo: il santo in mezzo a te, e io non entrerò nella città. 10 Eglino seguiranno il Signore, egli ruggirà qual lione, ruggirà egli stesso, e ne avranno spavento i figliuoli del mare. 11 E voleran dall'Egitto come un uccello, e dall'Assiria come una colomba, e io li rimetterò nelle case loro, dice il Signore. 12 Ephraim mi ha circonvenuto con rinnegarmi, e la casa d'Israele colle sue frodi; ma Giuda è venuto a rendere testimonianza a Dio, ed è fedele co' santi. LXX: 1 All'alba furono gettati; cacciato via, re d'Israele. Bene, bambino, Israele; e l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato i suoi figli. 2 Come li ho chiamati, così si sono allontanati dalla mia faccia; sacrificarono i baal e incensarono le sculture. 3 E legai Efraim, lo presi in braccio; non sapevano che li ho guariti. 4 Nella corruzione degli uomini(b), li ho dilatati nelle corde del mio amore; e sarò per loro come uno che percuote un uomo sulle guance; e io mi prenderò cura di lui, vincerò per lui. 5 Efraim abitò in Egitto; e lo stesso Asur ne era il re; poiché non voleva voltarsi; 6 la spada svanì nelle loro città e rimase nelle loro mani; e mangeranno dei loro tentativi. 7 E il suo popolo si aggrappa alla sua trasmigrazione(e); e Dio si adirerà per ciò che gli è prezioso, e non lo esalterà, no. 8 Come ti preparerò, Efraim? ti proteggerò, Israele? Come ti organizzo? Come Adamá ti metterò e come Seboím? Il mio cuore è cambiato, più o meno lo stesso; turbato la mia compassione; 9 Non farò, no, secondo l'ira del mio furore; Non permetterò, no, che Efraim venga cancellato; per questo: perché io sono Dio, e non uomo in te, santo; e non entrerò in città 10 «Io seguirò il Signore; griderà come un leone, come ruggirà, e i figli delle acque saranno spaventati. 11 Verranno in volo, come un uccello, dall'Egitto; e, come una colomba, dal paese d'Assiria; e li restituirò alle loro case», dice il Signore.



LXX: 1 All'alba furono gettati; cacciato via, re d'Israele. Bene, bambino, Israele; e l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato i suoi figli. 2 Come li ho chiamati, così si sono allontanati dalla mia faccia; sacrificarono i baal e incensarono le sculture. 3 E legai Efraim, lo presi in braccio; non sapevano che li ho guariti. 4 Nella corruzione degli uomini(b), li ho dilatati nelle corde del mio amore; e sarò per loro come uno che percuote un uomo sulle guance; e io mi prenderò cura di lui, vincerò per lui. 5 Efraim abitò in Egitto; e lo stesso Asur ne era il re; poiché non voleva voltarsi; 6 la spada svanì nelle loro città e rimase nelle loro mani; e mangeranno dei loro tentativi. 7 E il suo popolo si aggrappa alla sua trasmigrazione(e); e Dio si adirerà per ciò che gli è prezioso, e non lo esalterà, no. 8 Come ti preparerò, Efraim? ti proteggerò, Israele? Come ti organizzo? Come Adamá ti metterò e come Seboím? Il mio cuore è cambiato, più o meno lo stesso; turbato la mia compassione; 9 Non farò, no, secondo l'ira del mio furore; Non permetterò, no, che Efraim venga cancellato; per questo: perché io sono Dio, e non uomo in te, santo; e non entrerò in città 10 «Io seguirò il Signore; griderà come un leone, come ruggirà, e i figli delle acque saranno spaventati. 11 Verranno in volo, come un uccello, dall'Egitto; e, come una colomba, dal paese d'Assiria; e li restituirò alle loro case», dice il Signore.

LXX 2:

1 Al mattino presto furono scacciati; il re d'Israele fu scacciato. Perché Israele era un bambino; e io l'ho amato, e ho chiamato suo figlio fuori dall'Egitto. 2. Come li ho chiamati, così sono andati dalla mia faccia; sacrificarono a Baalim e bruciarono incenso su immagini scolpite. 3.Ho legato anche i piedi di Efraim; L'ho preso sul mio braccio, ma non sapevano che li guarivo. 4. Quando gli uomini furono distrutti, li tirai fuori con le fasce del mio amore, e sarò per loro come un uomo che si schiaffeggia le guance e lo guarderò; Prevarrò con lui. 5.Efraim abitò in Egitto; e l'Assiro stesso era suo re, perché si era rifiutato di tornare. 6. E la spada era debole nelle sue città e cessò di lavorare nelle sue mani; e mangeranno secondo il loro proprio consiglio. 7.E il suo popolo si unirà alla sua dimora, e Dio si sdegnerà con le sue cose preziose e non lo esalterà. 8. Come ti tratterò, o Efraim? Devo proteggerti, o Israele? Come ti tratterò? Ti farò per Adma e per Zeboim? Il mio cuore si è subito girato, il mio pentimento è turbato. 9.Non agirò secondo l'ira della mia ira; Non abbandonerò Efraim per essere completamente distrutto; poiché io sono Dio, e non uomo, santo in mezzo a te, e non entrerò nella città. 10.Io camminerò dietro al SIGNORE; Ruggirà come un leone, perché ruggirà e i figli delle acque rimarranno sbalorditi. 11. Saranno sbalorditi come un uccello dall'Egitto e come una colomba dal paese degli Assiri, e io li ricondurrò alle loro case», dice l'Eterno.


masoretico:

1 Perché quando Israele era giovane, l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato mio figlio. 2 Quanto più li chiamavano, tanto più si allontanavano da loro; ai baalim macellavano sacrifici e alle immagini scolpite bruciavano incenso. 3 Ma io mandai ad addestrare Efraim, egli li prese in braccio, ma non sapevano che li guarivo. 4 Li ho tirati con corde d'uomo, con nastri d'amore, e sono stato per loro come quelli che alzano il giogo sulle loro briglie, e gli ho esteso la capacità di sopportare. 5 Non tornerà nel paese d'Egitto, ma l'Assiria è il suo re, perché hanno rifiutato di pentirsi. 6 E una spada riposerà nelle sue città, e distruggerà i suoi rami, e consumerà; a causa dei loro consigli. 7 E il mio popolo esita se tornare a me, e alla cosa che li chiama, insieme non la sostiene. 8 Come ti darò, Efraim? [Come] liberarti, o Israele? Come farò di te come Admah, come farò di te come Zeboyim? Il mio cuore è acceso dentro di me, insieme il mio rimorso si è acceso. 9 Non accenderò l'incendio della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché io sono Dio e non un uomo. In mezzo a te è il Santo, e io non entrerò in una città. 10 Seguiranno il Signore, egli ruggirà come un leone; poiché egli ruggirà e i bambini si affretteranno da occidente. 11 Si affretteranno come un uccello dall'Egitto e come una colomba dal paese d'Assiria; e li metterò nelle loro case, dice il Signore.


bibbia 2008:

1 Quando Israele era giovinetto, io l'ho amato e dall'Egitto ho chiamato mio figlio. 2 Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi. 3 Ad Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. 4 Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. 5 Ritornerà al paese d'Egitto, Assur sarà il suo re, perché non hanno voluto convertirsi. 6 La spada farà strage nelle loro città, sterminerà i loro figli, demolirà le loro fortezze. 7 Il mio popolo è duro a convertirsi: chiamato a guardare in alto nessuno sa sollevare lo sguardo. 8 Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? Come potrei trattarti al pari di Admà, ridurti allo stato di Zeboìm? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. 9 Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò nella mia ira. 10 Seguiranno il Signore ed egli ruggirà come un leone: quando ruggirà, accorreranno i suoi figli dall'occidente, 11 accorreranno come uccelli dall'Egitto, come colombe dall'Assiria e li farò abitare nelle loro case. Oracolo del Signore.

Bibbia[modifica | modifica wikitesto]

Bibbia in parallelo[modifica | modifica wikitesto]

Bibbie in parallelo
Bibbia Ebraica rabbinica da
Chabad testo masoretico
(930-1008 d.C.)
Bibbia Settanta/Septuagint(III-
II secolo a.C.)ricostruzione
Ralfhs
Bibbia Martini 1780-1831 Bibbia CEI 2008

Bibbia Ebraica Testo Masoretico (930-1008)traduzione rabbinica con note https://www.chabad.org/library/bible_cdo/aid/63255/jewish/The-Bible-with-Rashi.htm

interlinare: https://scripture4all.org/OnlineInterlinear/Hebrew_Index.htm e https://biblehub.com/interlinear/genesis/1.htm e in italiano interlineare primi cinque libri https://dreidelsite.wordpress.com/2017/06/01/la-bibbia-interlineare-ebraico-italiano/ e DSS(Dead Sea Scrolls): /DSS: http://dssenglishbible.com/


Bibbia LXX Settanta Ortodossa (III secolo-I secolo ricostruito da Ralfhs con fonti)traduzione italiana Traduzione Brenton: https://www.ellopos.net/elpenor/greek-texts/septuagint/default.asp App Traduzione Nelson: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.candle.mike.orthodoxbible&hl=en_US&gl=US

App Traduzione Spagnolo https://play.google.com/store/apps/details?id=com.bibliabrj.espanoljlxx&hl=it&gl=US Genesi, Antonio Scodino: http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=2490:genesi&catid=150:antico-testamento&lang=it#_ftnref5 interlineare parziale: https://biblehub.com/interlinear/apostolic/genesis/1.htm Raffronto con il /DSS Differenze: http://dssenglishbible.com/


Bibbia Latina(I-V secolo con rifacimenti Girolamo e autori successivi) Sixto Clementina con traduzione di Card Martini con varianti delle note 1780-1831 per approfondire le note: http://www . utopia . it/ allegati / bibbia_martini_online_testo . htm o https://www.scrutatio.it/bibbia/lettura/it/martini

Bibbia Cei 2008 https://www.bibbiaedu.it/CEI2008/
Genesi 1 Genesi 1 Genesi 1 Genesi 1
aa Codex Speculum 1Al principio creò Dio il cielo e la terra. 2E la terra era informe e vota, e le tenebre erano sopra la faccia dell'abisso: e lo spirito di Dio si movea sopra le acque. 3E Dio disse: Sia fatta la luce. E la luce fu fatta. 4E Dio vide, che la luce era buona: e divise la luce dalle tenebre. 5E la luce nominò giorno, e le tenebre notte. E della sera e della mattina si compié il primo giorno. 6Disse ancora Dio: Sia fatto il firmamento nel mezzo alle acque: e separi acque da acque. 7E fece Dio il firmamento, e separò le acque, che eran sotto il firmamento da quelle che erano sopra il firmamento. E fu fatto così. 8E al firmamento diede Dio il nome di cielo. E della sera e della mattina si compié il secondo giorno. 9Disse ancora Dio: Si radunino le acque, che sono sotto il cielo, in un sol luogo: e l'arida apparisca. E così fu fatto. 10E all'arida diede Dio il nome di terra, e le raunate delle acque le chiamò mari. E Dio vide, che ciò bene stava. 11E disse: La terra germini erba verdeggiante, e che faccia il seme, e piante fruttifere, che diano il frutto secondo la specie loro, che in sé stesse contengono la lor semenza sopra la terra. E così fu fatto. 12E la terra produsse l'erba verdeggiante, e che fa il seme secondo la sua specie; e le piante, che danno frutto, e delle quali ognuna ha la propria semenza secondo la sua specie. E vide Dio, che ciò bene stava. 13E della sera e della mattina si compié il terzo giorno. 14E disse Dio: Sieno fatti i luminari nel firmamento del cielo, e distinguano il dì, e la notte; e segnino le stagioni, i giorni e gli anni. 15E risplendano nel firmamento del cielo, e illuminino la terra. E così fu fatto. 16E fece Dio due luminari grandi: il luminar maggiore, che presedesse al giorno; e il luminar minore, che presedesse alla notte: e le stelle. 17E le collocò nel firmamento del cielo, affinché rischiarasser la terra. 18E presedessero al dì, e alla notte, e dividesser la luce dalle tenebre. E vide Dio, che ciò bene stava. 19E della sera e della mattina si compié il quarto giorno. 20Disse ancora Dio: Producano le acque i rettili animati e viventi, e i volatili sopra la terra sotto il firmamento del cielo. 21E creò Dio i grandi pesci, e tutti gli animali viventi, e aventi moto: prodotti dalle acque secondo la loro specie, e tutti i volatili secondo il genere loro. E vide Dio, che ciò bene stava. 22E li benedisse dicendo: Crescete, e moltiplicate, e popolate le acque del mare: e moltiplichino gli uccelli sopra la terra. 23E della sera e della mattina si compié il quinto giorno. 24Disse ancora Dio: Produca la terra animali viventi secondo la loro specie; animali domestici, e rettili, e bestie salvatiche della terra secondo la loro specie. E fu fatto così. 25E fece Dio le bestie salvatiche della terra secondo la loro specie, e gli animali domestici, e tutti i rettili della terra secondo la loro specie. E vide Dio, che ciò bene stava. 26E disse: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza; ed ei preseda a' pesci del mare, e a' volatili del cielo, e alle bestie, e a tutta la terra e a tutti i rettili, che si muovono sopra la terra. 27E Dio creò l'uomo a sua somiglianza: a somiglianza di Dio lo creò: lo creò maschio, e femmina. 28E benedisseli Dio e disse: Crescete e moltiplicate: e riempite la terra, e assoggettatela: e abbiate dominio sopra i pesci del mare: e i volatili dell'aria, e tutti gli animali, che si muovono sopra la terra. 29E disse Dio: Ecco ch'io v'ho dato tutte l'erbe, che fanno seme sopra la terra e tutte le piante, che hanno in sé stesse semenza della loro specie, perché a voi servano di cibo. 30E a tutti gli animali della terra, e a tutti gli uccelli dell'aria, e a quanti si muovono sopra la terra animali viventi, affinché abbiano da mangiare. E così fu fatto. 31E Dio vide tutte le cose, che avea fatte, ed erano buone assai. E della sera e della mattina si formò il sesto giorno. 1In principio Dio creò il cielo e la terra. 2La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. 4Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. 5Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo. 6Dio disse: "Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". 7Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. 8Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. 9Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. 10Dio chiamò l'asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. 11Dio disse: "La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie". E così avvenne. 12E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13E fu sera e fu mattina: terzo giorno. 14Dio disse: "Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni 15e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne. 16E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. 17Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. 19E fu sera e fu mattina: quarto giorno. 20Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo". 21Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. 22Dio li benedisse: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". 23E fu sera e fu mattina: quinto giorno.

24Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie". E così avvenne. 25Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. 26Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". 27E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. 28Dio li benedisse e Dio disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra". 29Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. 30A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. 31Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno

7th century León palimpsest Leon Cathedral Spanish
7th century Frisingensia Fragmenta   Spanish
9th century Codex Cavensis   Spanish
9th century Codex Ulmensis   Spanish
927 AD Codex Complutensis I   Spanish
10th century Codex Toletanus   Spanish
8th–9th century Codex Theodulphianus Paris (BnF) Franco-Spanish
8th–9th century Codex Sangallensis 907 St. Gallen Franco-Spanish
9th–10th century Codex Sangallensis 63 St. Gallen marginal gloss
Greek manuscripts
Date Manuscript No. Name Place Other information
c. 750 Codex Wizanburgensis Library of the University of Dublin the dating is controversial.[1]
c. 10th century 221 Library of Oxford University Added after correction.
c. 11th century 635 Codex Regius Neapolitanus Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III Added after correction.
c. 12th century 88 Codex Regis Napoli
c. 13th century 429 Codex Guelferbytanus Herzog August Bibliothek
c. 1520 61 Codex Montfortianus Dublin Original.
Reads "Holy Spirit" instead of simply "Spirit".
Articles are missing before the "three witnesses" (spirit, water, blood).
14th–15th century 629 Codex Ottobonianus Vatican Original.
Latin text along the Greek text,
revised to conform to the Latin.
The comma was translated and copied back into the Greek from the Latin.
16th century 918   Escorial
(Spain)
Original.
18th century 2318   Bucharest Original.
Thought to be influenced
by the Vulgata Clementina.
18th century 2473   Athens Original.
11th century 88 Codex Regis Naples Marginal gloss: 16th century
11th century 177 BSB Cod. graec. 211 Munich Marginal gloss: late 16th century
10th century 221   Oxford Marginal gloss: 15th or 16th century
14th century 429 Codex Wolfenbüttel Wolfenbüttel
(Germany)
Marginal gloss: 16th century
16th century 636   Naples Marginal gloss: 16th century

genesi[modifica | modifica wikitesto]

29


1.And Jacob lifted up his feet, and went into the land of the east unto Laban the son of Bethuel the Syrian, and the brother of Rebekah, Jacob’s and Esau’s mother. 2.And he looketh, and behold, a well in the plain, and there were there three flocks of sheep resting by it; for out of that well they watered the flocks; but a great stone was at the well’s mouth. 3.And thither were all the flocks gathered; and they would roll away the stone from the well’s mouth, and water the flocks, and put the stone again upon the well’s mouth in its place. 4.And Jacob said unto them, ‘Brethren, whence be ye?’ And they said, ‘Of Haran are we’. 5.And he said unto them, ‘Know ye Laban the son of Nahor?’ And they said, ‘We know him’. 6.And he said unto them, ‘Is he well?’ And they said, ‘He is well’. And behold, Rachel, his daughter, was coming with the sheep. 7.And Jacob said, ‘It is yet high day; it is not yet time that the flocks be gathered together. Water ye the flocks, and go and feed them.’ 8.And they said, ‘We cannot, until all the shepherds be gathered together, and they roll away the stone from the mouth of the well; then shall we water the flocks’. 9.And while he yet spake with them, Rachel the daughter of Laban came with her father’s sheep; for she fed her father’s sheep. 10.And it came to pass, when Jacob saw Rachel the daughter of Laban his mother’s brother, and the sheep of Laban his mother’s brother, that Jacob came and rolled away the stone from the well’s mouth, and watered the sheep of Laban his mother’s brother. 11.And Jacob kissed Rachel, and cried with a loud voice, and wept. 12.And he told Rachel that he was her father’s kinsman and Rebekah’s son; and she ran and told her father according to these words. 13.And it came to pass, when Laban heard the name of Jacob his sister’s son, that he ran to meet him, and embraced him, and kissed him, and brought him into his house; and he told Laban all these things. 14.And Laban said to him, ‘Thou art of my bones and of my flesh’. And he was with him a month of days. 15.And Laban said unto Jacob, ‘Because thou art my kinsman, surely thou shalt not serve me for naught. Tell me, what shall thy wage be?’ 16.Now Laban had two daughters; the name of the elder was Leah, and the name of the younger was Rachel. 17.And Leah’s eyes were weak, but Rachel was beautiful in appearance, and exceeding fair in countenance. 18.And Jacob loved Rachel, and said, ‘I will serve thee seven years for Rachel thy younger daughter’. 19.And Laban said, ‘It is better that I give her to thee, than that I should give her to another man; abide with me’. 20.And Jacob served seven years for Rachel, and they were in his sight but as a few days, for he loved her. 21.And Jacob said unto Laban, ‘Give me my wife, for my days are fulfilled, that I may go in unto her’. 22.And Laban gathered together all the men of the place, and made a marriage feast. 23.And it was even, and Laban took Leah his daughter, and brought her in to Jacob, and he went in unto her. 24.And Laban gave unto his daughter Leah Zilpah his maid for a handmaid unto her. 25.And it was morning; and behold, it was Leah. And Jacob said to Laban, ‘What is this that thou hast done unto me? Did I not serve with thee for Rachel? And wherefore hast thou beguiled me?’ 26.And Laban answered, ‘It not so done in our place, to give the younger before the elder. 27.Fulfil then her seven days, and I will give thee her also for thy service which thou shalt do with me yet seven other years.’ 28.And Jacob did so, and fulfilled her seven days; and Laban gave him Rachel his daughter to wife. 29.And Laban gave to his daughter Bilhah his handmaid to be a handmaid unto her. 30.And he went in unto Rachel, and he loved Rachel more than Leah, and served with him yet seven other years. 31.And when the LORD God saw that Leah was hated, He opened her womb; but Rachel was barren. 32.And Leah conceived and bare a son to Jacob, and she called his name Reuben, saying, ‘Because the LORD hath looked upon my humiliation, and hath given me a son, now therefore my husband will love me’. 33.And she conceived again, and bare a second son to Jacob, and said, ‘Because the LORD hath heard that I am hated, He hath given me this son also’. And she called his name Simeon. 34.And she conceived again and bare a son, and said, ‘In the present time my husband will be with me, for I have borne him three sons’. Therefore she called his name Levi. 35.And she conceived yet again, and bare a son, and she said, ‘Now yet again this time will I give thanks unto the LORD’. Therefore she called his name Judah. And she left bearing.

Y alzó Jacob sus pies y partió a la tierra de los orientales. 2 Y miró, y he aquí un pozo en la llanura; y he aquí tres greyes de ovejas recostadas a par de él; pues de aquel pozo abrevábanse las greyes, y la piedra era grande sobre la boca del pozo. 3 y juntábanse allí todas las greyes, y rodaban la piedra de la boca del pozo, y abrevaban las ovejas, y reponían la piedra sobre la boca del pozo en su sitio. 4 Y Jacob dijo a ellos: «Hermanos, ¿de dónde sois vosotros? Y dijeron: «De Harán somos». 5 Y díjoles: «¿Conocéis a Labán el hijo de Nacor?». Y ellos dijeron: «Conocémosle». 6 Y díjoles: «¿está bien?». Y ellos dijeron: «Bien está. Y he ahí Raquel, su hija viene con las ovejas de su padre». 7 Y dijo Jacob: «Aún es día mucho, no es todavía hora de juntar el ganado; abrevando las ovejas, yéndoos, apacentad». 8 Y dijéronle: «No podemos, hasta juntarse todas las greyes; y removeremos la piedra de la boca del pozo, y abrevaremos las ovejas». 9 Aún hablaba él con ellos, cuando Raquel llegó con las ovejas de su padre; pues ella apacentaba las ovejas de su padre. 10 Y aconteció que, al ver Jacob a Raquel, hija de Labán, el hermano de su madre, acercándose Jacob, rodó la piedra de la boca del pozo, y abrevó las ovejas de Labán, el hermano de su madre. 11 Y Jacob besó a Raquel, y alzó su voz y lloró. 12 Y notició a Raquel que hermano(a) del padre de ella, e hijo de Rebeca era; y corrió y anunció a su padre. 13 Y cuando Labán oyó la nueva de Jacob, el hijo de su hermana, corrió a su encuentro, y le abrazó y besó, y llevó a su casa; y contó a Labán todas estas palabras. 14 Y Labán díjole: «De mis huesos y mi carne eres tú». Y quedóse con él un mes. 15 Y dijo Labán a él: «Porque eres mi hermano ¿me servirás de balde? Dime qué es tu galardón». 16 Y tenía Labán dos hijas: el nombre de la mayor: Lía; y el nombre de la menor: Raquel. 17 Y los ojos de Lía eran débiles, pero Raquel era hermosa de faz y graciosa de aspecto. 18 Y amó Jacob a Raquel, y dijo: «Te serviré siete años por Raquel tu hija menor». 19 Y díjole Labán: «Mejor dártela a ti que darla a otro varón; quédate conmigo». 20 Y sirvió Jacob por Raquel siete años; y eran a faz de él como pocos días, por lo que la amaba. 21 Y dijo Jacob a Labán: «Dame mi mujer; que están cumplidos mis días para entrar a ella». 22 Y reunió Labán todos los varones del lugar e hizo bodas. 23 Y atardeció, y, tomando a Lía su hija, llevóla a él, y él vino a ella; 24 y dio Labán a su hija Lía una servidora; Zelfa, por servidora. 25 Y amaneció, y he aquí era Lía(b). Y dijo Jacob a Labán: «¿Qué me has hecho esto? ¿No te he servido por Raquel? ¿Y por qué me has engañado?(c)». 26 Y dijo Labán: «No es así en nuestro lugar: dar la menor antes de la mayor. 27 Cumple, pues, la semana de ésta, y te daré también ésta por el servicio que me sirvieres aún otros siete años». 28 E hizo Jacob así, y cumplió la semana de ésta; y dióle su hija Raquel por mujer. 29 Y dio Labán a su hija Raquel, su servidora —Bala por servidora. 30 Y entró a Raquel, y amó más a Raquel que a Lía; y sirvióle otros siete años. 31 Y vio Señor Dios que era desamada Lía y abrió su matriz, mas Raquel era estéril. 32 Y concibió Lía y parió hijo; y llamó su nombre: Rubén(d); pues dijo: «Por esto: porque Señor ha visto mi bajeza: ahora me amará mi marido». 33 Y concibió otra vez y parió hijo y dijo: «Ha oído Señor que soy desamada, y me ha dado también éste»; y llamó su nombre: Simeón. 34 Y concibió de nuevo y parió hijo, y dijo: «Ahora, esta vez, será para mí mi marido; que le he parido tres hijos»; por esto se llamó su nombre: Leví(e). 35 Y concibió todavía y parió hijo; y dijo: «Esta vez confesaré a Señor», por esto llamó su nombre: Judá(f). Y cesó de parir.

  1. ^ Johannine Comma (PDF), su foweylodge.com.