Utente:Pietro.aceti/Sandbox

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Osservatorio Astronomico città di Seveso[modifica | modifica wikitesto]

L' Osservatorio Astronomico Città di Seveso è un osservatorio astronomico italiano situato sull'omonima città di Seveso, alle coordinate 45°38′32.79″N 9°07′59.16″E / 45.642442°N 9.1331°E45.642442; 9.1331 a 211 m s.l.m.. Il codice MPC assegnatogli dal Minor Planet Center è C24.[1][2]. L'osservatorio fa parte della collaborazione internazionale WEBT[3] (Whole Earth Blazar Telescope) progetto promosso e gestito dall' INAF e presieduto dal Massimo Villata. Attualmente la carica di Presidente è ricoperta da Pietro Aceti.

Ad oggi l'Osservatorio Astronomico Città di Seveso ha all'attivo numerose pubblicazioni internazionali tra cui la scoperta di 5 stelle variabili.

Osservatorio Astronomico Città di Seveso
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSeveso
Coordinate45°38′32.79″N 9°07′59.16″E / 45.642442°N 9.1331°E45.642442; 9.1331
Caratteristiche
TipoOsservatorio Astronomico
Istituzione2008
DirettorePietro Aceti

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'osservatorio è stato fondato nel febbraio del 2008 da un gruppo di studenti guidati dal professor Massimo Banfi. Nel mese di luglio dello stesso anno ha inizio, presso gli spazi della Villa Dho di Seveso, l'attività dell'Osservatorio Astronomico, i cui principali obiettivi sono rivolti all'organizzazione di serate pubbliche per la cittadinanza e per le scuole del territorio e allo svolgimento attività di ricerca scientifica.

Ambiti di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

L'osservatorio si occupa principalmente di ricerca nel campo delle Stelle variabili, Pianeti extrasolari, Quasar, Blazar e Asteroidi mediante lo studio fotometrico di tali oggetti.

Stelle variabili[modifica | modifica wikitesto]

L'osservatorio astronomico è scopritore e/o co-scopritore di cinque stelle variabili:

  1. GSC 01289-01704[4]
  2. WBRO_V1[5]
  3. UniSi_V114[6]
  4. LiceoIrisVersari_V1[7]
  5. UniSi_V115 [8]

Pianeti extrasolari[modifica | modifica wikitesto]

Blazar[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito dei Blazar l'osservatorio astronomico ha scoperto:

  1. Flaring del blazar PKS 2345-16[9]
  2. Bl Lacertae outburst[10]
# Flaring del blazar BL Lacertae [11]

Asteroidi[modifica | modifica wikitesto]

L'Osservatorio astronomico ha collaborato alla ricostruzione tramite l'analisi delle curve di luce della forma dell' asteroide:

  1. 374 Burgundia

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Benemerenza Franco Malerba[modifica | modifica wikitesto]

Codice Osservativo C24[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lista dei codici degli osservatori, su minorplanetcenter.org, IAU Minor Planet Center. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  2. ^ Circolare MPC 31320 del 13 marzo 1998 (PDF), su minorplanetcenter.org, IAU Minor Planet Center. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  3. ^ Whole Earth BlazarTelescope, su oato.inaf.it.
  4. ^ Certificato di scoperta GSC 01289-01704, su aavso.org, VSX The international Variable Stars Index. URL consultato il 26/04/2021.
  5. ^ Certificato di scoperta WBRO_V1, su aavso.org, VSX The international Variable Stars Index. URL consultato il 26/04/2021.
  6. ^ Certificato di scoperta UniSi_V114, su aavso.org, VSX The international Variable Stars Index. URL consultato il 26/04/2021.
  7. ^ Certificato di scoperta LiceoIrisVersari_V1, su aavso.org, VSX The international Variable Stars Index. URL consultato il 26/04/2021.
  8. ^ Certificato di scoperta UniSi_V115, su aavso.org, VSX The international Variable Stars Index. URL consultato il 26/04/2021.
  9. ^ Articolo ATel, Astronomica Telegram.
  10. ^ Articolo ATel, Astronomica Telegram.
  11. ^ Articolo ATel, Astronomica Telegram.