Utente:Penelope64/sandbox/voce seconda
villa Fenzi | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Scandicci |
Indirizzo | Via Pisana |
Informazioni generali | |
Condizioni | Italia |
Costruzione | XV sec. |
Ricostruzione | XVIII sec. |
Uso | civile |
Realizzazione | |
Committente | Banchieri fiorentini Fenzi, |
architettura Villa Fenzi
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La villa è posta lungo la Via Pisana, località Granatieri,[1] era esistente nel XV secolo come casa da signore, diventò villa nel XVIII di proprietà dei Fenzi, banchieri fiorentini.
struttura
[modifica | modifica wikitesto]Sul lato sinistro per chi procede verso Empoli, è evidente il muro di cinta festonato. Ha ancora decorazioni geometriche in cotto alla sommità, su cui si apre il cancello; segue il prospetto in facciata con finestre in stucco simil pietra, con stemma superiore illeggibile. Al termine della facciata vi è un tabernacolo, posto sul muro di cinta, che prosegue con motivo festonato, fino ad incontrare la cappella, severamente incorniciata in pietra. Nonostante lo stato di forte degrado e abbandono di questo lungo fronte, il complesso della villa da l'impressione di in imponente passato.
Giardino
[modifica | modifica wikitesto]Un elemento molto importante da descrivere è il giardino, per la presenza di numerose statue in terracotta, un tempo poste su un muro di cinta ora distrutto: esse rappresentano due granatieri, la cui altezza è di 190 cm. nel muro di cinta ad est si aprono tre fontane, due laterali più piccole e una centrale, lavorate con spugne e conchiglie. Un'altra fontana simile è nel cortile fra la villa e la cappella, che attualmente risulta sconsacrata e versa in cattivo stato di manutenzione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La località si chiama Granatieri, poichè sulla facciata della villa che da su Via Pisana erano presenti della statue in terracotta rappresentanti numerosi granatieri poste su un muro adesso distrutto.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]SCANDICCI, a cura di Daniela Lambertini, Ponte alle Grazie, prima ristampa, Aprile 1997