Utente:Paolab52/Sandbox

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L’ospizio o grangia di Vigano è un complesso architettonico che tra il XV e il XVIII secolo ha ospitato i monaci della Certosa di Pavia; qui essi amministravano vaste proprietà agricole da cui traevano parte dei loro profitti. In precedenza era stato un castello donato il 21 ottobre 1378 da Gian Galeazzo Visconti al condottiero Jacopo Dal Verme; ripreso dal duca di Milano, il 30 giugno 1400 fu trasferito al monastero della Certosa di Pavia. Soppressi i certosini (1782) l'ospizio fu venduto a privati che si sono succeduti fino ai giorni nostri. Oggi è abitato da un gruppo di famiglie ed è sede dell'Associazione Mambre.


con buona probabilità appartenuto a famiglie notabili presenti sul territorio come i Boccardo (dal XII secolo), gli Avogadro o Avvocati (dal X secolo), i Bocca Terzago e i Visconti. Il 2 agosto 1320 il castello, con altri beni e terre,  è trasferito dal monastero benedettino milanese di San Simpliciano ai decumani del Duomo, il clero minore della gerarchia ecclesiastica. Sarà Luchino Visconti, Signore di Milano, ad annettere il castello e alcune cascine del territorio il 25 gennaio 1339, cui seguirà il 21 ottobre 1378 la loro concessione da parte di Gian Galeazzo Visconti al condottiero Jacopo Dal Verme. Ventidue anni dopo, il 2 marzo 1400, il duca di Milano si riprendeva i beni, tra cui il castello, donandoli alcuni mesi dopo, il 30 giugno, al monastero della Certosa di Pavia. Soppressi i certosini (1782) l’ospizio fu venduto a privati che si succedettero fino ai giorni nostri. Oggi è abitato da un gruppo di famiglie ed è sede dell’Associazione Mambre.