Utente:Nelasor/Popular Mechanics

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Popular Mechanics
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StatoStati Uniti
Linguainglese
PeriodicitàMensile
GenereRivista
FondatoreHenry Haven Windsor
Fondazione1902
SedeNew York
EditoreHearst Corporation
Tiratura1,208,642 (2017)[1]
ISSN0032-4558 (WC · ACNP)
Sito webwww.popularmechanics.com
 

Popular Mechanics è una rivista mensile divulgativa a tema scientifico pubblicata a partire dal 1902 e tuttora in corso. Gli argomenti che tratta spaziano dall'elettronica all'automazione passando per scienza e tecnologie militari.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La rivista fu fondata a Chicago nel 1902 da Henry Haven Windsor. Pubblicata a cadenza inizialmente settimanale e successivamente mensile, ha come scopo dichiarato spiegare "come funziona il mondo" con l'aiuto di foto e illustrazioni, utilizzando un linguaggio semplice e comprensibile[2].

Il periodico è pubblicato inizialmente in formato 16.51 x 24.13 cm con un'illustrazione a tema tecnico-scientifico in copertina. Dal 1915 la rivista adottò una copertina a colori, caratteristica che venne rapidamente copiata da altre pubblicazioni dell'epoca. Dopo il secondo conflitto mondiale si aggiunsero edizioni in altre lingue, fra cui spagnolo (1947), svedese e danese (1949). Nel 2002 la rivista era distribuita in tutto il mondo[3] con edizioni anche in Russo e Cinese.

La Popular Mechanics Company rimase di proprietà della famiglia Windsor sino al 1958, quando venne acquistata della Hearst Corporation. Nel 1962 la sua sede principale si trasferì a New York[4].

Esperti rinomati nei loro settori hanno scritto su questo periodico. Fra i più famosi Guglielmo Marconi, Thomas Edison, Jules Verne, Barney Oldfield, Knute Rockne, Charles Kettering, Tom Wolfe, e Buzz Aldrin e persino alcuni presidenti degli stati uniti come Ronald Regan e Teddy Roosevelt.

Editori[modifica | modifica wikitesto]

Editori*
Name Dates
Henry Haven Windsor Gen 1902 - Giu 1924
Henry Haven Windsor Jr Lug 1924 - Dic 1958
Roderick Grant Gen 1959 - Dic 1960
Clifford Hicks Gen 1961 - Set 1962
Don Dinwiddie Ott 1962 - Set 1965
Robert Crosley Lug 1966 - Dic 1971
Jim Liston Gen 1972 - Dic 1974
John Linkletter Gen 1975 - Giu 1985
Joe Oldham Ago 1985 - Set 2004
Jim Meigs[5] Ott 2004 - Apr 2014
Ryan D'Agostino Mag 2014 -


Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1986 National Magazine Award nella categoria "Leisure" per la sua guida alla lavorazione del legno.
  • 2008 National Magazine Award nella categoria "Personal Service" per la serie di articoli "Know Your Footprint: Energy, Water and Waste".
  • La rivista ha ricevuto otto "nominations" al National Magazine Award.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ eCirc for Consumer Magazines, su abcas3.accessabc.com, Audit Bureau of Circulations, Dicembre 2017. URL consultato il 2 luglio 2018.
  2. ^ (EN) Wayneb Whittaker, "The Story of Popular Mechanics", in Popular Mechanics, vol. 97, NO.1, Gennaio 1952, pp. pp 127-132, 366-380. URL consultato il 16 maggio 2019.
  3. ^ (EN) Mary Seelhorst, "Zero to 100", in Popular Mechanics, vol. 179, NO.3, Marzo 2002, pp. pp 113-129. URL consultato il 16 maggio 2019.
  4. ^ (EN) Mary Seelhorst, "In the Driver's Seat", in Popular Mechanics, vol. 179, NO. 10, Ottobre 2002, pp. pp 94-97. URL consultato il 16 maggio 2019.
  5. ^ Ryan D'Agostino Named Editor-in-Chief of Popular Mechanics, su hearst.com, April 22, 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]