Utente:Martina salvalaggio/Sandbox

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Stallone arabo
Cavaliere in costume arabo

Il cavallo arabo è una tra le razze equine più antiche e conosciute. Cavallo nobile dal busto fine; pelle sottile ed elastica ricoperta da peli corti e lucenti. Gli zoccoli sono piccoli e duri; gli appiombi sono perfetti. L'arabo è il cavallo esteticamente più tipico. È una razza a sangue caldo originaria della Penisola araba, adoperato per creare o per migliorare molte razze, fra cui anche il purosangue inglese. Pionieri tra gli altri dell'inoltro in Europa dei purosangue arabi (psa) furono l'italiano Carlo Claudio Camillo Guarmani e l'inglese Lady Anne Blunt, capace e appassionata intenditrice che organizzò il Crabbet Arabian Stud.

Ottimo per trekking e endurance, è spesso impiegato anche come tiro leggero rapido. L'Arabo è molto veloce e abbastanza nevrile, per cui ha bisogno di un padrone esperto. Inoltre è un cavallo leale, coraggioso, generoso che può anche essere impiegato come monta di campagna con ottimi risultati. Oggi è molto diffuso anche nei circhi, specialmente nei numeri di cavalli in libertà.

Origini e attitudini[modifica | modifica wikitesto]

La sua origine risale al 3000 a.C.

Nel VI secolo d.C. i beduini praticavano l'allevamento selettivo, secondo criteri di selezione validi ancora oggi. Si formarono inizialmente sette tipi principali, che successivamente si ridussero ai tre che ancora oggi conosciamo.

In un tale ambiente, solo gli animali più resistenti riuscirono a sopravvivere, quindi si andò incontro a una selezione naturale

  • l'arabo beduino (asil) rappresenta il tipo originario e si divide a sua volta in tre sottotipi: kuhailan, resistente e potente; siglavy, bello ed elegante; muniqi, leggero e velocissimo;
  • l'arabo di pura razza è il discendente dei tre tipi appena citati, ed è quello che noi conosciamo come arabo (diffuso in tutto il mondo)

La razza araba comprende in generale cavalli di sangue orientale che, pur rispettando per morfologia e carattere il tipo arabo, hanno nel loro albero genealogico parentele con il berbero, con l'arabo-persiano e con il siriano.

È stato impiegato per creare o migliorare altre razze in ogni angolo della Terra, prima fra tutte il Purosangue inglese.

Aspetti morfologici[modifica | modifica wikitesto]

Profilo camuso del cavallo Arabo
Morfologia Cavallo Arabo

La caratteristica fisica che distingue il cavallo di razza araba, è che possiede una vertebra lombare in meno e quindi ha la schiena più corta rispetto a quella degli altri cavalli, invece di averne sei ne possiede cinque; da ciò deriva la compattezza del suo fisico, lasciando inalterati gli altri organi vitali.

Un'altra caratteristica sono gli occhi grandi ed espressivi, sono protetti da spesse ciglia e contornati da palpebre corvino brillante, le orecchie piccole e appuntite portate alte e ben distanziate alla base. Le narici sono vibranti, grandi e sottili, il collo lungo e largo alla base crea una curva ben delineata nel punto in cui il collo si congiunge alla testa, più è accentuata questa curva maggiore è la libertà di movimento della testa in tutte le direzioni. Le spalle sono inclinate e lunghe con un garrese pronunciato. Il dorso è corto, leggermente concavo e molto forte all'altezza dei lombi e si continua con una groppa piatta, lunga e ampia. Il torace è ben esteso e profondo con costole lunghe e arrotondate. Gli arti sono lunghi, sottili, robusti e armoniosi, gli avambracci sono slanciati, muscolosi e ben saldati alle spalle, gli stinchi sono corti, forti e solidi con circonferenza tra i 20-21 cm, i garretti sono bassi con notevole lunghezza e larghezza. I tendini sono sono ben definiti, staccati e forti, i pastorali hanno media lunghezza, potenti ed elastici. I piedi sono abbastanza piccoli di forma arrotondata con un unghia sana, forte e resistente. Gli appiombi solitamente sono perfetti.

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

Non venivano usati per combattere perché le pesanti armature dell'epoca venivano richiesti cavalli di taglia più grandi e robusta ma erano impiegati per la caccia e le parate.

Una caratteristica del cavallo arabo è proprio la resistenza, per questo è impiegato negli sport come l'Endurance (gare che arrivano anche a 160 km), il vantaggio dell'arabo in questo caso è il cuore, delle stesse dimensioni di un qualsiasi altro cavallo, che deve però sostenere ed irrorare un fisico più compatto. Quando si muove sembra non toccare terra e ha una grande grazia; però, allo stesso tempo, mostra tutta la sua potenza. Particolare il suo modo di portare alta la coda in movimento.

Grazie alla sua bellezza ed eleganza gli sono dedicate delle gare e/o show di morfologia per promuovere questa meravigliosa razza e la sua bellezza, eleganza e nobiltà del portamento.

Per gli appassionati di trekking questo cavallo è adatto per passeggiate impegnative e lunghe.

La resistenza del cavallo arabo, unita alla sua lealtà e alla voglia di compiacere il cavaliere, crea binomi affiatati e in grado di sostenere anche le sessioni di allenamento più faticose. Un altro dei motivi per cui gli allevamenti di questa nobile razza sono ormai distribuiti in tutti i paesi del mondo e le linee di sangue sono gelosamente custodite e migliorate da esperti allevatori, che dedicano tutta la loro vita a queste meravigliose creature.

Razze simili e derivate[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hans Joachim Nagel, Il cavallo arabo. Un dono della natura e l'arte di allevarlo, a cura di Monika Savier, Spoleto, Nawal Media Book, 2013, ISBN 978-88-908223-2-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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