Utente:Mario sibilla

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Joyce Vincent[modifica | modifica wikitesto]

Joyce Carol Vincent (15 Ottobre 1965-Dicembre 2003) era una donna inglese la quale morte fu annunciata dopo più di due anni,finchè cadavere non fu trovato nel suo monolocale di Londra. Prima della sua morte, J. Vincent aveva interrotto i contatti con coloro che conosceva. Si dimise dal suo lavoro nel 2001, in un centro di accoglienza per vittime di abusi domestici. Nello stesso periodo, iniziò a ridurre i contatti con la famiglia e con gli amici. Morì nel suo monolocale nel Dicembre del 2003 senza che la famiglia, i colleghi di lavoro e i vicini ne avessero notizia. I suoi resti furono trovati il 25 Gennaio 2006, e si credette che la morte fosse stata causata da un attacco d'asma o da complicazioni derivanti da una recente ulcera peptica.

La sua vita e la sua morte furono il soggetto di Dreams of a Life, un film drammatico-biografico del 2011. Il film e la vita di Joyce ispirarono l'album Hand. Cannot. Erase. del musicista Steven Wilson.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Joyce Vincent nacque il 19 Ottobre 1965 ad Hammersmith e crebbe vicino Fullham Palace Road. I suoi genitori migrarono a Londra dallo stato insulare di Grenada; suo padre Lawrence era un falegname di origini africane e sua madre Lyris era di origini indiane. In seguito ad una operazione sua madre morì quando Joyce aveva undici anni, e le sue quattro sorelle più grandi si presero cura di lei per la sua educazione. Ebbe un difficile rapporto con suo padre, tanto che lei era convinta che fosse morto nel 2001 (ma che in realtà visse fino al 2004). Frequentò la Melcombe Primary School e la Fulham Gilliat School per ragazze, e lasciò la scuola a sedici anni senza alcuna qualifica.

Nel 1985, Joyce inizia a lavorare come segretaria all'OCL nella città di Londra. Poi lavorò al Itochu e al Law Debenture prima di unirsi alla Ernst & Young. Lavorò nel dipartimento tesoreria della Ernst & Young per quattro anni, ma si dimise nel Marzo del 2001 per ragioni sconosciute. Subito dopo, Joyce trascorse del tempo nel centro di accoglienza per vittime di abusi domestici nell'Haringey e lavorò come addetta alle pulizie in un albergo economico. Durante questo periodo, si allontanò molto dalla sua famiglia. Una fonte coinvolta nell'investigazione disse:"Lei si distaccò dalla sua famiglia, ma non ci fu nessun litigio. Erano una bella famgilia. Si può intuire che lei fosse in una relazione e che fu vittima di un caso di violenza domestica". Si è supposto che lei si vergognasse di essere stata vittima di un abuso domestico o che non volesse essere rintracciata dal suo carnefice.

Come vittima di violenza domestica, Joyce si trasferì in un monolocale sopra il Wood Green Shopping City, nel Febbraio 2003. L'appartamento era di proprietà del Metropolitan Housing Trust e usato per ospitare le vittime di abusi. Nel Novembre 2003, dopo aver vomitato sangue, fu ricoverata per due giorni a causa di un'ulcera peptica.