Utente:Marcel Fosca/Sandbox:Anton Maria Zanetti il Vecchio (1679-1767)

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Anton Maria Zanetti il Vecchio (Venezia, 1679Venezia, 1767) è stato un incisore e collezionista d'arte italiano, erudito e storiografo veneziano, cultore di lingue antiche e di arti pittoriche..

Anton Maria Zanetti il Vecchio

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Alessandro Zanetti nobile veneziano e della milanese Antonia Limonti, Anton Maria nasce nel 1706 e si forma a bottega come pittore e incisore, abbinando studi scientifici ed umanistici presso i Gesuiti.

Nel 1773 viene incaricato dal Consiglio dei Dieci di stendere una lista di tutte le opere pittoriche custodite nella città e nelle isole della Laguna, prevedendo anche la creazione di elenchi da consegnarsi agli amministratori di tali beni.

Prima di questo prestigioso incarico Anton Maria Zanetti si era occupato nel 1733 di curare una riedizione di una guida artistica della laguna precedentemente uscita nel 1664 compilata da Marco Boschini, Ricche Miniere della Pittura Veneziana e successivamente nel 1771 si dedica ad un altro importante inventario sulle smisurate bellezze di Venezia, Della Pittura Veneziana libri cinque concepito in senso cronologico a partire dal XIV secolo.

Nel 1740 la giovane Maria Teresa d' Asburgo permette a Trieste di diventare uno dei principali porti d' Europa e, sull' onda di una rinnovata vitalità, apre nel 1748 la prima bottega del caffè nella vicina Venezia. Il caffè penetra rapidamente nella società, divenendo una bevanda di culto. Lo stesso Carlo Goldoni dedicò una delle sue commedie più celebri "Il ricco insidiato" ad Anton Maria Zanetti e sempre a lui dedica anche la simpatica caricatura del personaggio principale della commedia "La Bottega del Caffè".

Le sue raccolte sono preziose testimonianze di opere oggi perdute, come gli affreschi di Giorgione e Tiziano al Fondaco dei Tedeschi.


Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabia Borroni, I due Anton Maria Zanetti, Biblioteca degli eruditi e dei bibliofili, XVII, Firenze, Sansoni, 1956
  • Alessandra Fregolent, Giorgione, Electa, Milano 2001. ISBN 88-8310-184-7
  • Evelina Borea, Le stampe che imitano i disegni, "Bollettino d'arte", vol. LXXVII, n°67, 1991, pp. 87-122

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