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Claudio Schranz[modifica | modifica wikitesto]

Claudio Schranz - Polo Nord - 1984

nato a Macugnaga il 29 luglio 1949 è Cavaliere della Repubblica per Meriti Sportivi, esploratore, alpinista e sciatore

Sportivo di orgini Walser celebre nel mondo dell'alpinismo internazionale per le sue imprese alpnistiche e per le sue discese in sci estremo sul Monte Rosa, nel comprensorio Himalyano, nel Sud Amerca e in Africa dove ha vissuto. E' l'unico in Italia ad essere Maestro di sci da fondo e di discesa nonché Guida Alpina contemporaneamente. E' stato Istruttore delle Guide Alpine Italiane e ha fatto parte per 25 anni della commissione esaminatrice dei corsi per Guide Alpine. Si può considerare il più esperto conoscitore del Monte Rosa. Noto come esploratore, per diverse spedizioni condotte in terriori inesplorati e remoti, tra queste le spedizioni polari con Amborgio Fogar dei primi anni Ottanta, nonché per i tentativi di ricerca dell'Arca di Noé sul Monte Ararat ancora in corso.

Biografica[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Macugnaga, un piccolo villaggio Walser situtato ai piedi della parete est del Monte Rosa, quale terzogenito di una famiglia Walser, dove visse per i primi anni di vita. All'età di 7 anni la famiglia si trasferì in Uganda a Kilembe, per motivi di lavoro, dove Claudio Schranz vivette per qualche anno, per poi tornare nel proprio paese nativo. Nel corso della giovinezza inizia a coltivare la propria passione per la montagna, compiendo le prime scalate sulle montagne locali e facendo numerose gare di sci di fondo e di discesa. Ben presto diventa Maestro di Sci Alpino, MAestro di Sci di Fondo e Guida Alpina Italiana. Nel 1984 Bettino Craxi lo nomina Cavaliere della Repubblicca per gli importanti meriti sportivi conesgiti.

Imprese Alpinistiche[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della propria carriera alpinistica ha scalato oltre 80 montagne in tutto il Mondo fra le quali spiccano: BROAD PEAK (8046 mt) nel Karakorum (Pakistan) EVEREST (8848 mt) parete Nord (tentativo) MC KINLEY (6187 mt) in Alaska ACONCAGUA (6962 mt) in solitaria (Argentina) MONTE TRICORA (4820 mt) Nuova Guinea MONTE COOK (3687 mt) Nuova Zelanda Autore di 2 nuove vie sul monte KILIMANJARO (5960 mt) e sul monte KENIA (5119 mt)

Nel comprensorio alpinistico del Monte Rosa, dove ha aperto ben 11 nuove vie, spiccano: - Prima invernale solitaria della Parete Est del Monte Rosa arrivo sulla cima Zumstein 4563 mt, lungo la via dei Francesi (1980), importante impresa alpinistica che lo vide, colpito dal maltempo, dover sopravvivere lungo la parete per 5 giorni; - Joderhorn prima ascesa invernale della via Luino 78, apertura della via Gildo Burgener (1980 insieme a Riccardo Morandi), apertura della via Marlene (1987, insieme a Roberto Sala); - Punta Nordend Parete Est del Monte Rosa arrivo sulla cima a metri 4612, apertura della via Francesca nel 1991.

In totale sul Monte Rosa ha aperto ben 11 vie nuove.

Imprese Sciistiche[modifica | modifica wikitesto]

Nello sci estremo è riconosciuto nell'ambiente dello sport, come uno dei più celebri a livello internazionale. Ha effettuato 15 discese estreme con gli sci tra cui: - il baratro del Canalone Marinelli; -Torromocho in Perù dislivello di 5000 m. del scendendo su sabbia e ghiaia fino alle onde del PACIFICO. - parete Nord Punta Grober del Monte Rosa (altezza 3.497 mt); - Punta Tre Amici Monte Rosa (3.626 mt); - Cima Jazzi - via delle Guide (3.803 mt).


Esplorazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso della propria carriera sportiva è statao più volte chiamato ad esplorare nuovi terriotori, in alcuni casi ancora sconosciuti. Ha costantemente partecipato con Reinhold Messner e Luigi Zanzi, lungo i sentieri dei monti, alla riscoperta delle tradizioni dei popoli delle montagne di tutto il mondo. Dagli anni Novanta ad oggi ricerca con il supporto dell'amico Angelo Palego, alla ricerca dell'Arca di Noeè sul Monte Ararat in Turchia. Tra le altre esplorazioni celebri si ricordano quelle al Polo Nord con Ambrogio Fogar e Rainhold Messner di cui fu capo spedizione e quella in Nuova Guinea per salire il Monte Tricora alla scoperta delle tribù locali, ai tempi ancora sconosciute.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha scritto "Claudio Schranz 20 anni di alpinismo sul Monte Rosa" 1985 Ha inoltre contribuito alla scrittura di numerosi articoli scentifici e aventi ad oggetto le montagne da lui esplorate.

Citazioni[modifica | modifica wikitesto]

[1] [2] [3]

  1. ^ Claudio Schranz, Claudio Schranz 20 anni di alpinismo sul Monte Rosa.
  2. ^ Andrea Bocchiola Giovanni Pagnoncelli Alberto Paleari, Le più belle vie di Roccia dell'Ossola.
  3. ^ Monte Rosa, su macugnaga.net.

[1]

  1. ^ Ambrogio Fogar, Verso il Polo con Armaduk, Milano, Rizzoli, 1983, ISBN 88-17-85369-0, LCCN 83225327, OCLC 800516283..