Utente:Luvisantini/Sandbox/augusteum

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Busto dell'imperatore Claudio, Museo Pio-Clementino

L'Augusteum di Fanum Fortunae è un tempio romano di età imperiale, dedicato al culto dell'imperatore Claudio, sito nel centro storico della città di Fano.

Al suo complesso appartengono il tempio di Claudio e un ampio quadriportico, entrambi riccamente decorati e comprendenti un vasto apparato scultoreo, ricostruibile quasi interamente nonostante la frammentarietà dei reperti ritrovati.

Origine del Nome e Autore

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"Augusteum" è il termine con cui venivano chiamati i templi dedicati al culto dell'imperatore (definito, appunto, Augustus). L'Augusteum dunque era un edificio tipico in tutto l'impero, nonostante assuma nomi diversi nelle diverse province (ad esempio "Sebasteion" nella provincia dell'Acaia).

Per quanto riguarda l'autore invece non ci sono notizie certe: l'Augusteum di Fano viene citato da Vitruvio nel suo de Architectura ed è uno dei possibili architetti della struttura: nonostante ciò, egli non si pone affatto come autore del templio. Si sa solo che venne costruito a cavallo tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C, datazione incerta che, quindi, non permette di chiarire alcun dubbio sul possibile autore o sulla funzione originaria del complesso.

L'Augusteum di Fano ha vissuto una storia particolarmente travagliata, della quale si possono identificare tre fasi principali:

Età Imperiale

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Il complesso venne edificato tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., ma vive il suo splendore durante il governo dell'imperatore Claudio (al potere dal 41 al 54 d.C.), al culto del quale era dedicato. La sua storia aleggia comunque in un alone di incertezze, dovute alla mancanza di fonti scritte e alla frammentarietà dei reperti.

Medioevo ed età Moderna

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In età Medievale l'Augusteum venne convertito in un monastero di frati Filippini; questo portò ad un momentaneo periodo di oblio per il complesso, che subì numerosi danni causati dal tempo e dalla nuova funzione dedicata all'area, sopra la quale vennero edificate le celle dei monaci.Nei secoli seguenti la struttura venne abbandonata (si legge "lasciato testè libero dalle monache che lo abitavano" su una carta del comune di Fano del 1890), portando ad un ancora peggiore deterioramento delle condizioni del complesso.

Solo verso la fine del XIX secolo si riscoprì finalmente la struttura ormai sepolta: nel 1899, iniziati gli scavi per le fondamenta della scuola Luigi Rossi, vennero alla luce i resti del monastero; da qui in poi furono finanziati degli scavi archeologici paralleli a quelli edili, con notevoli risultati: vennero trovati i basamenti delle colonne del quadriportico e parte della pavimentazione e delle mura; inoltre vennero trovati numerosissimi frammenti scultorei decorativi, e la statua di Claudio stesso, conservata oggi alla Pinacoteca Malatestiana. Gli scavi archeologici terminarono nel 1902 (anche se vi furono alcuni scavi piuttosto sporadici fino al 1906) e la struttura, comprendente i resti dell'Augustem e del Monastero, rimase nel seminterrato dell'istituto, sia per via dell'inadeguatezza delle istituzioni che per via di altre scoperte in zone più centrali della penisola, che ridussero l'interesse per quest'ultima.

La grande riscoperta dell'Augusteum avvenne però soltanto nel 2006, anno in cui la scuola Luigi Rossi venne spostata per lasciar spazio alla Mediateca Montanari: con i nuovi lavori di edilizia, necessari per trasformare l'ex scuola nella mediateca odierna, vennero riaperti gli scavi, finanziati da Montanari stesso. Questi scavi, conclusi nel 2008, permisero la scoperta di nuove aree legate sia alla struttura altomedievale sia alla struttura Romana, oltre ad una più minuziosa catalogazione di tutti i reperti.

Apparato Decorativo

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Sia dal punto di vista qualitativo sia da quello quantitativo, il sito dell'Augusteum è senza dubbio straordinario: infatti i frammenti architettonici sono estremamente vari per materiale (diversi tipi di pietre e marmi) e per lavorazione; per quanto riguarda la quantità, vi furono ritrovati oltre 500 elementi architettonici decorati e lastre.Tuttavia, a causa del fenomeno della spoliazione, molti elementi possono essere stati spostati e riutilizzati o, viceversa, essere stati trovati presso l'Augusteum ma appartenere ad altre strutture. Inoltre è completamente impossibile ricostruire l'esatta ubicazione di tali elementi all'interno del complesso, ma sono state avanzate molte ipotesi sulla base dei frammenti stessi.

Quadriportico

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Il quadriportico, struttura forse antecedente al templio, consiste in un lungo portico posto dietro la cella del tempio, formato originariamente da 4 lati, di cui 3 sono ancora oggi visibili dalla base delle colonne ritrovate. Era decorato e colorato (caratteristica comune di tutte le strutture celebrative dell'epoca romana), nonostante l'ordine dorico delle colonne, estremamente lineare, i cui capitelli originari si trovano ancora nelle posizioni originarie.

Tempio di Claudio

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Funzione e Ubicazione

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  • Sandro de Maria, L'Augusteum di Fanum Fortunae, Milano, SilvanaEditoriale, 2015

Voci Correlate

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