Utente:LorManLor/Kateryna Bilokur

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Kateryna Bilokur

Kateryna Bilokur (ucraino Катерина Василівна Білокур; Bogdanivka, 7 dicembre 19009 giugno 1961) è stata un'artista ucraina.

Figlia di contadini, visse per tutta la vita in un piccolo villaggio rurale dell'Ucraina, osteggiata a lungo dalla famiglia per le sue inclinazioni artistiche, ritenute inutili e dannose per le ragazze che, come lei, erano destinate all'assolvimento dei lavori domestici e al matrimonio. Non frequentò alcuna scuola di pittura, e solo intorno ai quarant'anni, dopo aver acquistato una certa notorietà, venne a contatto con gli ambienti artistici, conobbe altri pittori e le loro opere. Divenne famosa negli anni quaranta e cinquanta del Novecento per il suo stile naïf legato all'arte popolare decorativa e per le sue composizioni floreali, caratterizzate da colori vivaci, una particolare luminosità e una cura meticolosa dei dettagli.[1]

Nel 1956 è stata insignita del titolo di Artista popolare della SSR ucraina.

Si dice che Pablo Picasso dopo aver visto le sue opere esposte a Parigi abbia commentato: «Se avessimo un artista di questo livello, faremmo parlare di lei il mondo intero».[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Kateryna Bilokur nacque in un piccolo villaggio di Bogdanivka, distretto di Pyriatyn, provincia di Poltava (in seguito oblast di Kiev) in una data non meglio definita del 1900, probabilmente il 25 novembre (7 dicembre), giorno in cui la chiesa celebra Santa Caterina.[3] Il padre, Vasyl Yosypovych Bilokur (1880-1948), era un uomo ricco, possedeva una grande estensione di terreno e allevava bestiame.[4] Nonostante non vi fossero problemi economici, Kateryna, essendo destinata alle faccende domestiche, al contrario del fratello minore non ricevette alcuna istruzione scolastica; avendo imparato da sola a leggere, servendosi di un sillabario regalatole dal padre, la famiglia decise di risparmiare sulle scarpe e i vestiti non mandandola a scuola.[5] Iniziò a disegnare fin da piccola, usando vecchi stracci e carbone, pennelli fatti in casa con ramoscelli e ritagli di lana, colori vegetali prodotti con succo di barbabietola, bacche, cipolle, viburno ed erbe varie.[6] Dipingeva di nascosto perché i genitori non approvavano questa sua passione, ritenendola una perdita di tempo; essi giunsero a bruciare i suoi disegni per dissuaderla.[7]

Nei primi anni venti scoprì l'esistenza di una scuola professionale di ceramica artistica a Myrhorod e intraprese un viaggio verso questa città, portando con sé due disegni: una copia di un dipinto e uno schizzo della casa del nonno su carta reale acquistata per l'occasione[3]. Non venne accettata dalla scuola professionale perché non poteva dimostrare di aver completato l'istruzione primaria; fu costretta a tornare a casa a piedi, ma il desiderio di disegnare non la abbandonò mai.

In seguito iniziò a frequentare un corso di recitazione organizzato da una coppia sposata di insegnanti. I genitori acconsentirono alla sua partecipazione a spettacoli teatrali, a condizione che la sua recitazione non interferisse con i lavori domestici che doveva assolvere.

Nel 1928, venuta a conoscenza che a Kiev vi era una scuola professionale teatrale, decise di tentare nuovamente di iscriversi, ma ancora una volta venne respinta, sempre per lo stesso motivo. Nell'autunno del 1934 tentò di suicidarsi gettandosi nel fiume Chumgak sotto gli occhi della madre, procurandosi, a causa della temperatura gelida delle acque, il congelamento dei piedi che le causò conseguenze per tutta la vita.[8] Dopo questo atto i genitori accettarono di lasciarla disegnare e non la costrinsero a sposarsi.[5]

Le prime opere di Bilokur (anni '20 - primi anni '30) erano per lo più ritratti dei suoi parenti e di abitanti del villaggio eseguiti con carboncino e pitture vegetali.[9] Dal suo primo periodo di produzione artistica rimangono alcuni dipinti, come il ritratto della sorella Olya Belokur (1928)[10] e della contadina Tatyana Bakhmach (1932).[11]

Verso la prima metà degli anni trenta cominciò a disegnare prevalentemente motivi floreali; nel 1934 dipinse Fiori e betulle e l'anno seguente fu la volta di Fiori dietro il recinto, uno dei suoi quadri più famosi.[9]

Periodo creativo[modifica | modifica wikitesto]

Anni quaranta[modifica | modifica wikitesto]

Nella primavera del 1940, dopo aver ascoltato alla radio una canzone che la impressionò molto, Non ero io il viburno nel prato (ucrainoː Чи я в лузі не калина була), eseguita da Oksana Petrusenko, scrisse una lettera alla cantante, allegando un disegno di un viburno su un pezzo di tela.[8] Il disegno colpì molto Petrusenko, che si adoperò per fare conoscere ad altri artisti l'autrice del disegno.[6]

Vladimir Khitko, che allora dirigeva il consiglio artistico e metodologico della Casa regionale dell'arte popolare, si recò a Bogdanivka per conoscere Kateryna Bilokur, apprezzò i suoi dipinti e li mostrò all'artista Matvey Dontsov. Nel 1940, nella Casa dell'arte popolare di Poltava, venne organizzata una mostra personale della pittrice di Bogdanivka, consistente in undici dipinti, purtroppo andati perduti durante la seconda guerra mondiale.[12] La mostra ebbe un enorme successo e l'artista venne premiata con un viaggio a Mosca. Accompagnata da Vladimir Khitko, visitò la Galleria Tretyakov e il Museo Pushkin, vedendo per la prima volta le opere dei grandi maestri.[13]

Francobollo ucraino che riproduce il dipinto di Kateryna Bilokur Fiori dietro il recinto (1935)

Durante la guerra conobbe l'occupazione nazista e in questo periodo, il più difficile della sua vita, Kateryna produsse poche opere, fra cui Flowers and Flowers at Eventide (1942), Flowers (Lilies) che terminò entro la fine del 1943.[12]

Nel 1944, Vasily Nagai, direttore del Museo statale delle arti decorative popolari ucraine, acquistò numerosi dipinti da Bilokur, ed è grazie a lui che il museo può contare sulla migliore collezione di opere di Bilokur.[3]

Dopo la liberazione del suo villaggio, Kateryna riprese a produrre numerose opere, fra cui Vegetazione lussureggiante, Fiori decorativi (1945), Trentesimo anniversario della Rivoluzione d'Ottobre (1947), L'orecchio del re (1949), Collective Farm Field (1948-1949), Re Colosso (1949).

Anni cinquanta[modifica | modifica wikitesto]

La casa, diventata museo, in cui visse Kateryna Bilokur nel villaggio di Bogdanivka

Gli anni cinquanta rappresentano la fase più feconda della sua carriera artistica.[14] In questo periodo realizzò nature morte che si distinguono per la loro originalità e brillantezza, come Fiori, mele e pomodori (1950), Prima colazione (1950), Anguria, carote, fiori (1951).

Intensificò i suoi contatti con gli ambienti artistici, partecipò a numerose mostre e, dal suo villaggio, cominciò ad intessere relazioni per corrispondenza con diversi artisti, fra cui il poeta Pavel Tychina e sua moglie Lydia Petrovna, il critico d'arte Stefan Taranushenko, il direttore del Museo delle arti decorative popolari ucraine Vasily Nagai, gli artisti Elena Kulchitskaya, Matvey Dontsov, Emma Gurovich e altri. A Bogdanivka iniziò a insegnare agli studenti.

Nel 1951 le fu conferito il titolo di Artista Onorato dell'Ucraina e le venne conferito l'Ordine del distintivo d'onore. Nel 1956 ricevette il titolo di Artista del popolo della SSR ucraina. Negli anni successivi le sue opere furono regolarmente esposte in mostre a Poltava, Kiev, Mosca e in altre città.

Tre suoi dipinti - King Spike[15], Fiori e betulle e Campo collettivo - furono presentati all'Esposizione Internazionale di Parigi (1954), dove furono visti da Picasso che secondo alcuni testimoni avrebbe affermato: «Se avessimo avuto un artista di questo livello, avremmo costretto il mondo a parlare di lei!».[14][16][1]

Alla fine degli anni cinquanta realizzò significative opere come Peonie, Mazzo di fiori, Fiori e ortaggi (1959), Natura morta (1960).

Ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1948, Katheryna visse per un po' con la madre malata e, in seguito si trasferirono da lei il fratello Grigory, sua moglie e i cinque figli. Nella primavera del 1961 cominciò a soffrire di dolori allo stomaco e alle gambe; i rimedi casalinghi non le recarono giovamento e la farmacia del villaggio non aveva le medicine necessarie. Nel giugno morì la madre 94enne. Poco dopo Kateryna fu portata all'ospedale regionale di Yagotynsky, dove il 10 giugno morì. Fu sepolta nel suo villaggio natale di Bogdanivka.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Per lo più Kateryna Bilokur dipingeva fiori, nature morte, con meno frequenza paesaggi e ritratti.[17]

La tomba di Kateryna Bilokur a Bogdanivka

Fonte di ispirazione erano per lei la natura e il folcloreː l'arte popolare, i testi delle canzoni, le fiabe e leggende[5]. In una lettera scrisseː «non ho mai usato né consigli trovati nei libri, né consigli orali. Non chiedevo consiglio a nessuno, e non avevo nessuno a cui chiedere, perché né nel nostro paese, né nelle vicinanze esistevano artisti, grandi o piccoli. Ho raggiunto tutto con la mente.»[5]

Non raccolse mai un fiore per dipingerlo, essendo contraria a privarlo della vita; in inverno disegnava a memoria, in primavera e in estate lavorava in giardino e nei campi, e poteva persino camminare per trenta chilometri per raggiungere la vicina foresta di Pyryatinsky in cui trovare i mughetti.[5]

Molte nature morte di Belokur oggi sono paragonate alla natura morta francese e lo sfondo scuro è associato alla pittura olandese degli antichi maestri.[5]

Produceva da sola i pennelli, scegliendoli della stessa lunghezza dalla coda del gatto: 9, 12 o 36.[8] Ad ogni pennello corrispondeva un colore, e quelli che prediligeva erano cinabro chiaro, rosso scuro, blu cobalto scuro, oltremare, rosso cadmio, rosa scuro.[3]

Non lavorò molto con acquerello e matita perché era più attratta dai colori ad olio.

Le sue opere si trovano nelle collezioni del Museo di storia e storia locale di Yahotyn, nel Museo nazionale di arte decorativa popolare ucraina a Kiev [18] e nel Museo d'arte di Poltava (Полтавський художній музей; Poltavskyi khudozhnii muzei).[19]

Nel 1977 nella casa in cui ha abitato nel villaggio di Bogdanovka è stato aperto un museo commemorativo.[20]

Elenco delle opere[modifica | modifica wikitesto]

Via di Kiev intitolata a Kateryna Bilokur
  • Donna con corsetto verde. 1920
  • Fiori. 1920
  • Natura morta. 1921
  • Ritratto di Olga Bilokour. 1928. Olio su compensato. 58,3 cm × 51 cm. Proprietà di «Н. О. Борисенко»
  • Ritratto di Nadezhda Kononeneko. 1929
  • Paesaggio con mulino a vento. 1930
  • Ritratto della contadina Tatiana Bakmach. 1932-1933. Olio su compensato. 60 cm  × 88 cm. Museo storico di Yahotyn
  • Pianta rampicante. 1934
  • Fiori dietro il recinto. 1935. Olio su tela. 105,5 cm × 72 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina
  • Fiori. 1936.
  • Ritratto delle nipoti dell'artista. 1937-1939. Olio su tela. 106 cm  × 72 cm. Proprietà di «Х. ß. Білокур » (Kh. Ya. Bilokour)
  • Fiori nella nebbia. 1940. Olio su tela. 110 cm  × 84 cm. Museo d'Arte Poltava.
  • Dalie. 1940. Olio su tela. 72,5 cm × 56,5 cm. Museo storico di Yahotyn
  • Ritratto di Sofia Zourby. 1940. Matita su carta. 35 cm × 26 cm. Museo storico di Yahotyn
  • Passeri. 1940
  • Fiori selvatici. 1941. Olio su tela. 87,5 cm × 74 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina
  • Ritratto di Nadezhda Bilokour. 1941. Olio su tela. 53,5 cm × 48 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina
  • Fiori al crepuscolo. 1942. Olio su tela. 103 cm  × 63,5 cm. Museo d'Arte Poltava
  • Fiori su sfondo blu. 1942-1943. Olio su tela. 107 cm × 71 cm . Museo statale di arte letteraria Taras Chevtchenko a Kiev
  • Fiori decorativi. 1945. Olio su tela. 107  cm × 72,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina
  • Vegetazione lussureggiante. 1944-1947. Olio su tela. 118 cm × 87 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina
  • I doni della natura. 1946. Olio su tela. 65 cm × 48 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina
  • Peonie. 1946. Olio su tela. 56,7 cm × 48,5 cm. Museo d'Arte Poltava
  • Trentesimo compleanno della Rivoluzione d'Ottobre. 1947. Olio su tela. 104,5 cm × 99,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina
  • Peonie. 1948. Olio su tela. Proprietà di «П. Г. Tichini» (PG Titchini).
  • Fiori e noci. Natura morta. 1948. Olio su tela. 48 cm × 56 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
    Ritratto di Kateryna Bilokur nella casa-museo a Bogdanivka
  • Campo agricolo collettivo. 1948-1949. Olio su tela. 115 cm  × 97 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Contadino. 1949. Matita su carta. 59 cm × 77 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Punta del re. 1949. Olio su tela. 118 cm × 88 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Donna con bastone, schizzo. 1950.
  • Zucche con fiori. 1950. Matita su carta. 35 cm × 28 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Prima colazione. Natura morta. 1950. Olio su tela. 52 cm × 55,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Autoritratto. 1950. Matita su carta. 76 cm  × 58 cm. Proprietà di Х. ß. Билокур (Kh. Ya. Bilokour).
  • Uva matura. 1950. Olio su tela. 30 cm  × 25,5 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Fiori, mele e pomodori. Natura morta. 1950. Olio su tela. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Pendio ripido. 1950. Matita su carta. 41 cm  × 29 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Fiori e betulle al crepuscolo. 1950. Olio su tela. 120,5 cm × 80 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Malva. 1950. Olio su tela. 63 cm  × 46 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Iris. 1950. Olio su tela. 22,5 cm × 19 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Rami di salice. 1950. Olio su tela. 23,5 cm × 19,5 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Il tempo porta cambiamenti. 1950. Olio su tela. 80 cm  × 65,5 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Ragazzo arrabbiato. 1950.
  • Felicità (una scena divertente). 1950.
  • La casa del nonno di Savva. 1950.
  • Anguria, carote e fiori. Natura morta. 1951. Olio su tela. 65 cm × 49 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Fiori da giardino. 1952. Olio su tela. Museo storico di Yahotyn.
  • Grano, fiori e uva. 1950-1954. Olio su tela. 72,5 cm × 57 cm. Museo d'Arte Poltava.
  • Khata a Bogdanivka. 1955. Olio su tela. 48 cm  × 49,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Mazzo di fiori. 1954 o 1959? Olio su tela. 65 cm  × 49 cm. Proprietà di C. HAS. Pegónущөнка (S. HAS. Taranouchenka).
  • Rose e malva. 1954-1958. Olio su tela. 64,5 cm × 48,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Autoritratto. 1955. Matita su carta. 66 cm × 43 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Vicino al bacino idrico di Bogdanivka. 1955. Olio su tela. 78 cm × 64,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Schizzo. 1955. Acquarello su carta. 58 cm × 58 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Nel distretto di Shramkivka, nell'oblast di Tcherkassy. 1955-1956. Olio su tela. 71 cm × 91 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Oltre la città. 1956. Acquarello su carta. 30 cm × 41 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Vicino al bacino idrico di Bogdanivka a settembre. 1956. Acquarello su carta. 50 cm × 40,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Autoritratto. 1957. Matita su carta. 63,5 cm × 43,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Dalie. 1957. Olio su tela. 51,5 cm × 38,6 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Fiori e palle di neve (Viburnums). 1958. Olio su tela. 118 cm × 85 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Inizio primavera. 1958. Acquarello su carta. 50 cm × 41,5 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Peonie. 1958. Olio su tela. 50 cm × 40,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Natura morta con spighe di grano e brocca. 1958-1959. Olio su tela. 54 cm × 47 cm Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Mele Bogdanivka. 1958-1959. Olio su tela. Museo storico di Yahotyn.
  • Mazzo di fiori. 1959. Olio su tela. 29 cm  × 26 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Fiori e verdure. Natura morta. 1959. Olio su tela. 30,5 cm × 25,5 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Barbabietola. Natura morta. 1959. Olio su tela. 33 cm  × 30 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Fiori. 1959. Olio su tela. 73 cm  × 54 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Autunno. 1960. Acquarello su carta. 50 cm × 40,5 cm Museo storico di Yahotyn.
  • Natura morta con pane. 1960. Olio su tela. 55 cm  × 60 cm. Museo storico di Yahotyn.
  • Bouquet di fiori. 1960. Olio su tela. 50 cm  × 40 cm. Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Ucraina.
  • Natura morta. 1960. Olio su tela. 62 cm  × 56 cm. Museo storico di Yahotyn

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1951 è stata insignita del titolo di Artista Onorato dell'Ucraina
  • Nel 1951 le è stato conferito l'Ordine del distintivo d'onore
  • Nel 1956 è stata insignita del titolo di Artista popolare della SSR ucraina

Tributi[modifica | modifica wikitesto]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Opere della compositrice Lesia Dychko  :

2000 francobollo ucraino raffigurante Bilokur
  • 1983. Kateryna Bilokur (balletto in un atto);[21]
  • 1986. Affresco di Kateryna Bilokur, per violino e organo

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • 2009. Il regista e scenografo Oleksandr Bilozub ha realizzato lo spettacolo Due fiori d'indaco, i cui personaggi principali erano le artiste Kateryna Bilokur e Frida Kahlo. Belokur è stato interpretata sul palco da Olena Fesunenko. La prima dello spettacolo si è svolta il 30 aprile 2009 al Teatro Nazionale Ivan Franko.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati girati programmi TV, lungometraggi e documentari sulla vita e l'opera dell'artista ucraino, fra cui:

  • 1972. Katerina Bilokur (regista: Lydia Ostrovskaya-Kordyum )
  • 1990. Buna (lungometraggio televisivo di 2 episodi scritto da Valentina Lebedeva, regista Viktor Vasylenko)
  • 2001. Catherine Bilokur. Messaggio (sceneggiatrice e regista Olga Samolevskaya)
  • Catherine Bilokur. Confessione” (programma televisivo, Glas TV e Radio Company)

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1990 è stato istituito il Premio Bilokur annuale, per premiare artisti e pittori di talento; viene assegnato nel giorno di Santa Caterina.
  • Nel 2000, in occasione del centenario della nascita, è stata coniata una moneta ufficiale da 2 grivna in suo onore ed è stato emesso un francobollo con la sua effige
  • Il 7 dicembre 2020, in occasione del 120° compleanno di Katerina Bilokur, Google le ha dedicato un Google Doodle[22]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Bilokur, Kateryna, su encyclopediaofukraine.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  2. ^ (EN) Club-tourist, http://umoloda.kiev.ua/number/574/164/20788//fb. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  3. ^ a b c d (UK) Kateryna Bilokur, su ukrmystetstvo.blogspot.com, 9 luglio 2012. URL consultato il 18 marzo 2022.
  4. ^ (UK) E. Susso, A. Hoglund, Usi zapytuiut chomu?, Kyiv, Vydavnytstvo, 2018, p. 45, ISBN 978-966-97574-4-9.
  5. ^ a b c d e f (EN) Catherine Blond's talent. "Description of paintings by Ekaterina Belokur, su status-lady.ru. URL consultato il 18 marzo 2022.
  6. ^ a b (EN) Kateryna Bilokur, su totallyhistory.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  7. ^ www.godrules.net, http://www.godrules.net/library/Slavic/ukrainian/ukrainianmat7.htm.
  8. ^ a b c (UK) Irina Shtogrin, 10 фактів про Катерину Білокур: сама навчилася малювати і стала відомою на весь світ, su radiosvoboda.org, 7 dicembre 2021. URL consultato il 18 marzo 2022.
  9. ^ a b (EN) Kateryna Bilokur: Biographical sketch, su en.uartlib.org, 22 gennaio 2015. URL consultato il 18 marzo 2022.
  10. ^ (EN) Portrait of Olya Bilokur (Портрет Олі Білокур), 1928, su wikiart.org. URL consultato il 18 marzo 2022.
  11. ^ (EN) Portrait of the collective farmer Tatyana Bakhmach, su arthive.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  12. ^ a b (EN) Vasyl Nagay, Kateryna Bilokur: Biographical sketch, su en.uartlib.org, 22 gennaio 2015. URL consultato il 18 marzo 2022.
  13. ^ Lyudmila Lebedeva, Kateryna Vasylivna Bilokur. Ukraine, 1900−1961, su arthive.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  14. ^ a b (RU) Belokur Ekaterina Vasilievna, su fame.com.ua. URL consultato il 18 marzo 2022.
  15. ^ (EN) Kateryna Bilokur, su v-art.digital. URL consultato il 18 marzo 2022.
  16. ^ (EN) Kateryna Vasylivna Bilokur. Ukraine, 1900−1961, su arthive.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  17. ^ (EN) Kateryna Bilokur, su thesketchline.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  18. ^ (EN) National Museum of Ukrainian Decorative Folk Art, su encyclopediaofukraine.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  19. ^ (EN) Poltava Art Museum, su encyclopediaofukraine.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  20. ^ (EN) Memorial museum-manor of Kateryna Bilokur, su museum-portal.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  21. ^ (EN) Lesya Dychko. Suite №2 from the ballet "Katerina Bilokur", su mixcloud.com. URL consultato il 18 marzo 2022.
  22. ^ Google, https://www.google.com/doodles/kateryna-bilokurs-120th-birthday.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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