Utente:LorManLor/Alice Boughton

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Alice Boughton

Alice Boughton (Brooklyn, 14 maggio 1866Bay Shore, 21 giugno 1943) è stata una fotografa statunitense

Famosa ritrattista di New York all'inizio del XX secolo, di convinzione femminista e socialista, fu membro della Photo-Secession di Alfred Stieglitz, un gruppo fondato nel 1902 con l'intento di promuovere la fotografia come forma d'arte.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alice Boughton nacque a Brooklyn, New York, il 14 maggio 1866; i suoi genitori erano Frances Ayres e William H. Boughton, un ricco avvocato di New York.[3]

Negli anni ottanta dell'Ottocento Boughton iniziò a studiare arte e fotografia alla Pratt School of Art and Design, dove ebbe come compagna di studi Gertrude Käsebier che la assunse come assistente nel suo atelier, molto probabilmente nello stesso periodo in cui le due studiavano insieme.[4]

Nel 1890 aprì il suo studio di ritratti in Madison Avenue, che mantenne per circa quarant'anni.[5]

Intorno al 1901 studiò arte a Roma e fotografia a Parigi, dove lavorò nello studio estivo di Käsebier.[6] Vinse una menzione d'onore per il suo lavoro all'Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna di Torino nel 1902.[3]

Alice Boughton, Le stagioni, 1909

Divenne una delle più illustri fotografe di ritratti di New York del suo tempo. Tra le sue opere più note, pubblicate nel 1928 nel libro Photographing the Famous, ci sono i ritratti di importanti personalità artistiche e letterarie, come Eugene O'Neill, Albert Pinkham Ryder, Henry James, William Butler Yeats, George Arliss, Robert Louis Stevenson, John Burroughs, Myra Hess. Il suo ritratto di Robert Louis Stevenson ispirò il dipinto dello scrittore di John Singer Sargent.[7]

Oltre a questi ritratti, Boughton si dedicò alla fotografia di bambini e di nudi femminili, ripresi in ambienti allegorici o naturali; per realizzare queste immagini spesso allestì tableaux vivants con l'uso di costumi d'epoca - come nelle quattro donne rappresentate in The Seasons (1909) - e imitò la composizione e le atmosfere dei grandi maestri.[8][9][10] Nei due nudi pubblicati in un numero di Camera Work del 1909 - Dawn, Sand and Wild Roses - il paesaggio naturale e semiastratto, privo di dimensioni temporali, nel quale sono immerse le evanescenti figure femminili di cui non si scorge il viso, è amplificato dall'uso dalla tecnica della fotoincisione.[11]

Durante i suoi viaggi fotografò anche diversi paesaggi negli Stati Uniti - inclusa la famosa tenuta dei Rockefeller Kykuit a Pocantico Hills, New York - e in Europa. Nel 1917 assunse come sua assistente la canadese Margaret Watkins, che iniziò con lei il suo apprendistato fotografico, diventando in seguito una rinomata fotografa.[9]

Boughton, per il suo successo in campo fotografico e il suo stile di vita divenne parte dell'immagine emergente della "donna nuova" istruita, moderna e libera.[12] Non risulta che si sia sposata o che abbia avuto figli. Almeno dal 1920 e fino alla sua morte, condivise le sue residenze e i suoi viaggi all'estero con l'artista e insegnante d'arte Ida C. Haskell (1861–1932), di cui era stata allieva con Käsebier al Pratt Institute.[13][2]

Relazione con Stieglitz[modifica | modifica wikitesto]

Alfred Stieglitz, 1902

Con l'affermarsi della sua carriera fotografica, Boughton venne notata da famosi fotografi, come Alfred Stieglitz. Non si sa quando lo avrebbe incontrato, ma sicuramente il fotografo e gallerista statunitense conosceva già i suoi lavori nel 1902, quando incluse due delle sue opere nella mostra inaugurale del collettivo Photo-Secession alle Little Galleries di New York.[14]

Nel 1904 sette sue foto furono pubblicate in The Lamp[15], e successivamente, con una certa regolarità, anche in American Illustrated Magazine e Good Housekeeping.[3][16]

Nel 1906 Boughton venne nominata da Stieglitz membro della Photo-Secession, un gruppo di artisti impegnati nel riconoscimento della fotografia come arte.[17] L'anno successivo espose i suoi lavori in una mostra alle Little Galleries con i colleghi fotografi C. Yarnall Abbot e William B. Dyer.[3] Nel 1909 furono pubblicate sei delle sue fotografie e un suo saggio intitolato Photography. A medium of expression (trad.: La fotografia, un mezzo di espressione) nella rivista del movimento Camera Work.[18]

Tra il 1903 e il 1907, mentre Stieglitz promuoveva e includeva il suo lavoro nelle sue mostre, Boughton ricevette riconoscimenti per le sue fotografie anche da altre importanti istituzioni indipendenti in tutto il mondo; sue mostre vennero organizzate a Londra, Parigi, Vienna, L'Aia e Toronto.[19]

Carriera successiva[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1931 Boughton chiuse il suo studio, gettò via migliaia di stampe fotografiche e si trasferì definitivamente nella casa di Brookhaven, Long Island, che condivideva con Haskell.[3]

Morì di polmonite il 21 giugno 1943 all'Ospedale Bay Shore di New York.

Le sue opere si trovano nelle collezioni permanenti dei seguenti musei: Museum of Modern Art,[20] British National Portrait Gallery,[21] George Eastman House,[22] Amon Carter Museum of American Art,[23] Brooklyn Museum,[24] Minneapolis Institute of Arts,[25] University of Michigan Museum of Art, Hood Museum of Art,[26] Metropolitan Museum of Art,[27] Princeton University Art Museum.[28]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 1906. Alice Boughton, Season's Pictures, in American Magazine, n. 61, gennaio 1906, pp. 325-338
  • 1906. Alice Boughton, Picture of the Stage, in The Script, Notes on Art, n. 1, aprile 1906, pp. 205-208
  • 1906. Alice Boughton, Photography, A medium of expression, in Camera Work, n. 25, aprile 1909, pp. 33-35
  • 1909. Alice Boughton, Healing Miracles of Jesus the Christ, in Good Housekeeping, dicembre 1909, pp. 611-618
  • 1916. Alice Boughton, Household arts and school lunches. Cleveland, The Survey committee of the Cleveland Foundation
  • 1928. Alice Boughton, Photographing the Famous, New York, Avondale Press

Galleria[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) C. Jane Gover, The Positive Image: Women Photographers in Turn-of-the-Century America, SUNY Press, 1988, p. 35, ISBN 9780887065330.
  2. ^ a b (EN) Alice Boughton, su brookhavensouthhaven.org. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  3. ^ a b c d e (EN) Weston Naef, The Collection of Alfred Stieglitz: Fifty Pioneers of Modern Photography, New York, Metropolitan Museum of Art, 1978, p. 275.
  4. ^ (EN) Barbara L. Michaels, Gertrude Käsebier, The Photographer and Her Photographs, New York, Abrams, 1992, p. 58, ISBN 9780810935051.
  5. ^ (EN) Alice Boughton, su brookhavensouthhaven.org. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  6. ^ (EN) Alexis Hagestad, Alice Boughton, su oursphotomag.com, 17 maggio 2017. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  7. ^ (EN) Leslie Furth, John Singer Sargent and Robert Louis Stevenson, su findarticles.com, novembre 2004. URL consultato il 17 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2006).
  8. ^ (EN) Alice Boughton (1865-1943), Photographer, su National Portrait Gallery, London. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  9. ^ a b (EN) Mary Elizabeth O'Connor, Katherine Tweedie, Seduced by modernity: the photography of Margaret Watkins, Montreal, McGill-Queen's University Press, 2007, pp. 69-77, 125, OCLC 77380121.
  10. ^ (EN) Tina Modotti and Alice Boughton, su lib.uchicago.edu. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  11. ^ (EN) Alice Boughton, su exhibitions.lib.udel.edu. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  12. ^ (EN) Laura R. Prieto, At Home in the Studio: The Professionalization of Women Artists in America, Harvard University Press, 2001, pp. 145-146; 160-161, ISBN 978-0-674-00486-3.
  13. ^ (EN) Judith Fryer Davidov, Donald Pease, Women's Camera Work: Self/Body/Other in American Visual Culture, Duke University Press, 1998, pp. 82, 403.
  14. ^ (EN) OURS, https://www.oursphotomag.com/blog/alice-boughton-1890. URL consultato l'11 marzo 2020.
  15. ^ (EN) Alice Boughton, in The Lamp, n. 28, Luglio, pp. 492-498.
  16. ^ (EN) Alice Boughton, su historiccamera.com. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  17. ^ (EN) C. Jane Gover, The positive image : women photographers in turn of the century America, State University of New York Press, 1988, pp. 10, 35, ISBN 0-88706-533-3, OCLC 469462337.
  18. ^ (EN) Alice Boughton, Photography. A medium of Expression, in Camera work, Aprile 1909, pp. 33-36.
  19. ^ (EN) Weston Naef, The Collection of Alfred Stieglitz: Fifty Pioneers of Modern Photography, New York, Metropolitan Museum of Art, 1978, pp. 276-277.
  20. ^ (EN) The Museum of Modern Art, https://www.moma.org/artists/701. URL consultato l'11 marzo 2020.
  21. ^ (EN) www.npg.org.uk, https://www.npg.org.uk/collections/search/person/mp07790/alice-boughton. URL consultato l'11 marzo 2020.
  22. ^ (EN) Works of Alice Boughton, su collections.eastman.org. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  23. ^ (EN) Dawn, Alice Boughton (1865-1943), su www.cartermuseum.org. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  24. ^ (EN) Nude, Alice Boughton, su www.brooklynmuseum.org. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  25. ^ (EN) The Seasons, 20th century, Alice Boughton, su collections.artsmia.org. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  26. ^ (EN) Alice Boughton, American, 1865 - 1943. The Fuller Sisters, su Hood Museum. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  27. ^ (EN) Alice Boughton, su www.metmuseum.org. URL consultato il 17 ottobre 2022.
  28. ^ (EN) Portrait of Maxime Gorky, 1907, Alice Boughton, American, 1865–1943, su artmuseum.princeton.edu. URL consultato il 17 ottobre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]