Utente:Jaybee42/Libere disobbedienti innamorate

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Libere disobbedienti innamorate
File:In Between (2016 film).png
Locandina del film
Titolo originaleBar Bahar
Lingua originaleArabo, ebraico
Paese di produzioneIsraele
Francia
Durata96 minuti
RegiaMaysaloun Hamoud
SceneggiaturaMaysaloun Hamoud
ProduttoreSandrine Brauer

Shlomi Elkabetz

Casa di produzioneEn Compagnie des Lamas

Deux Beaux Garçons Films (DBG Films)

Distribuzione in italianoTucker Film
FotografiaItay Gross
MontaggioLev Golster

Nili Feller

MusicheMG Saad
Interpreti e personaggi
Mouna Hawa: Layla
Sana Jammelieh: Salma
Shaden Kanboura: Nuur
Henry Andrawes: Wissam
Khawlah Hag-DebsyMadre di Salma
Eyad Sheety: Padre di Nuur
Doppiatori italiani
Olivia Manescalchi: Layla
Alice Bertocchi: Salma
Roberta Maraini: Nuur
Luca Ghignone: Wissam
Stefania Giuliani: Madre di Salma
Oliviero Cappellini: Padre di Nuur
Shaden Kanboura on te right with Ofra Rimon at the screening of the film "In Between" at the University of Haifa, May 22, 2017

Libere disobbedienti innamorate (in arabo بَر بَحَر?, translit. Bar Bahar; in ebraico לא פה, לא שם?) è un film isralo-francese del 2016, diretto da Maysaloun Hamoud. La storia racconta di tre donne palestinesi che condividono un appartamento a Tel Aviv. [1]

Cosa fanno tre giovani donne arabe a Tel Aviv? Fanno quello che farebbero tutte le giovani donne del mondo: amano, ridono, piangono, inseguono desideri, cadono, si rialzano. Amano e ridono ancora, magari bevendo, fumando marijuana, ballando, in attesa dell’alba. Cercano di costruire il perimetro dentro cui affermare la propria identità. O, come nel caso della timida Nour, vengono salvate da un perimetro che qualcun altro ha stabilito per loro.


Ci pensano Laila e Salma, attraverso la loro potente voglia di vivere e il loro sanissimo anticonformismo, a sbriciolare le insicurezze e le diffidenze della nuova coinquilina. Anzi: della nuova amica. Sì, perché Libere, disobbedienti e innamorate (In Between), sorprendente opera prima che possiamo collocare nell’asse ereditario di Sognando Beckham e Caramel, è una piccola grande storia di amicizia. Una riflessione a cuore aperto sull’indipendenza femminile che la regista Maysaloun Hamoud, brillante promessa del cinema mediorientale, sa gestire con asciuttezza, umorismo e istinto rock. 

Mentre Hollywood plasma il terzo capitolo cinematografico di Sex and the City, dunque, anche Libere, disobbedienti e innamorate (coproduzione franco-israeliana firmata da Shlomi Elkabetz, il regista di Viviane) ci racconta brillantemente una città e ci parla schiettamente di sesso: una Tel Aviv metropolitana che ribolle di cultura underground, tre amiche divise dalle pulsioni e rese gemelle dalla necessità di essere forti. Più forti di chi le tradisce, di chi le giudica, di chi le umilia.

Non è facile essere Laila (avvocatessa emancipata, la canna sempre accesa tra le dita e l’uomo giusto che non bussa mai alla porta), non è facile essere Salma (dj lesbica, tanto passionale quanto fragile, figlia di genitori ferocemente devoti alla tradizione), non è sicuramente facile essere Nour (studentessa modello, vittima predestinata della peggiore sopraffazione maschilista), ma bisogna almeno provarci. E ogni singolo tentativo, come appunto ci ricorda Libere, disobbedienti e innamorate, si traduce in un prezioso passo avanti.









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[[Categoria:Film del 2016]] [[Categoria:Film a tematica femminista]] [[Categoria:Film israeliani]]