Utente:JCV127/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Collisione aerea di Carmel
Tipo di eventoIncidente
Data9 marzo 1967
Ora20:19 GMT
TipoCollisione in volo causata da errore del pilota
LuogoCarmel (New York), Stati Uniti d'America
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Vittime4
Sopravvissuti108
Primo aeromobile
Un Lockheed Super Constellation simile a quello incidentato
Numero di voloVolo Eastern Air Lines 853
Tipo di aeromobileLockheed L-1049 Super Constellation
OperatoreEastern Air Lines
Numero di registrazioneN6218C
PartenzaAeroporto Internazionale Generale Edward Lawrence Logan
DestinazioneAeroporto Internazionale di Pittsburgh
Passeggeri49
Equipaggio5
Vittime4
Sopravvissuti50
Secondo aeromobile
Il Boeing 707 della Trans World Airlines coinvolto nell'incidente
Numero di voloVolo Trans World Airlines 42
Tipo di aeromobileBoeing 707
OperatoreTrans World Airlines
Numero di registrazioneN748TW
PartenzaAeroporto Internazionale di San Francisco
DestinazioneAeroporto Internazionale John F. Kennedy
Passeggeri51
Equipaggio7
Sopravvissuti58 (tutti)
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Il volo TWA 553 era un volo di linea della Trans World Airlines tra l'aeroporto di Pittsburg e l'aeroporto di Dayton. Il 9 marzo 1967, sopra la città statunitense di Urbana, il Douglas DC-9 che operava il volo entrò in collisione con un Beechcraft Baron. Nella collisione perirono tutti gli occupanti di entrambi i velivoli[1].

I velivoli[modifica | modifica wikitesto]

Il volo TWA era operata da un Douglas DC-9-15 con numero di registrazione N1063T e L/N 80[2]. Effettuò il primo volo 30 novembre 1966 per poi essere consegnato alla TWA il 19 gennaio 1967.

Il Beechcraft Baron 55 aveva come numero di registrazione N6127V e venne costruito nel maggio del 1965. Al momento dell'incidente aveva accumulato 489 ore di volo.

I voli[modifica | modifica wikitesto]

Il Douglas DC-9 decollò da Pittsburgh regolarmente e seguendo le regole del volo strumentale (IFR) si diresse verso Dayton[1].

Il Beechcraft decollò alle 11:01 dall'aeroporto di Detroit con destinazione finale Springfield in Ohio seguendo le regole del volo a vista (VFR)[2].

Oramai prossimo all'aeroporto di Dayton il DC-9 venne autorizzato a scendere di quota. Alle 11:53:32 il controllore di volo autorizzò l'aereo di linea a scendere a 3.000 piedi e informò i piloti circa un traffico aereo "lento" a un miglio in direzione sud. Quattordici secondo più tardi le due tracce presenti sul radar si sovrapposero, cambiarono forma ed infine scomparirono.

L'inchiesta[modifica | modifica wikitesto]

Per appurare le cause della collisione in volo venne nominata una commissione di inchiesta da parte dell'NTSB statunitense[1][2].

In quegli anni non era richiesto per i piccoli traffici come il Beechcraft avere installato a bordo il transponder e perciò il controllore non potè rilevare l'aereo se non pochi secondi prima della collisione. Il pilota non era in contatto con nessun ente del traffico aereo[2].

L'elevata velocità di discesa del DC-9 non permise ai piloti di identificare il Beechcraft[1].

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1961 la Federal Aviation Regulation limitava la velocità al di sotto dei 10.000 piedi entro le 30 miglia nautiche dall'aeroporto. Dopo l'incidente del volo TWA tale limitazione,a 250 nodi, venne estesa a tutte le aree al di sotto del 10.000[3].

Contribuì anche alla decisione della Federal Aviation Administration di creare le terminal control areas o TCA attorno agli aeroporti più congestionati degli Stati Uniti[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Harro Ranter, ASN Aircraft accident Douglas DC-9-15 N1063T Urbana, OH, su aviation-safety.net. URL consultato il 26 febbraio 2020.
  2. ^ a b c d NTSB, Aircraft Accident Report. Trans World Airlines, INC., Douglas DC-9, TANN Company Beechcraft Baron B-55 In-Flight Collision Near Urbana, Ohio, March 9, 1967, PB1773398.
  3. ^ (EN) Staff Writer Michael Tyler, Deadly Urbana plane crash: 3 things to know, su springfieldnewssun. URL consultato il 26 febbraio 2020.