Utente:Idonthavetimeforthiscarp/gardner

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Critiche al concetto di "alienazione genitoriale"

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Lo stesso argomento in dettaglio: Sindrome da alienazione genitoriale.

La proposta sindrome da "Alienazione genitoriale" non trova consenso tra psichiatri, psicologi e terapeuti[1]; anche scienziati e giuristi sono contrari a introdurre il concetto di "alienazione genitoriale" in campo forense[2].

Neppure il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM) riconosce o menziona la PAS come sindrome o malattia, né nella sua edizione più recente[3] né nella sua integrazione del 2000[3]. Tentativi di chiederne l'ammissione nel DSM-5, la cui uscita è prevista per il 2013, sono stati rigettati; il portavoce del gruppo di lavoro che si sta occupando della revisione del Manuale, dott. Darrel Regier, ha detto che riguardo alla PAS «non vi sono sufficienti prove scientifiche che ne giustifichino l'ammissione nel DSM»[3].

Riguardo invece la necessità, secondo Gardner, di affidare in caso di PAS grave l'affidamento del bambino al genitore «alienato» (ovvero il genitore che ha subito l'allontanamento giudiziale), egli argomentò che a suo giudizio le critiche muovessero dal fatto che, essendo i divorzi e gli affidamenti materia legale, ed essendo il sistema legale statunitense basato sulla contrapposizione di tesi, la critica alle sue teorie ha innanzitutto lo scopo di minare alla base l'argomento usato da una delle parti in causa[4].

Più in generale il riconoscimento giudiziale di presunta PAS, nelle cause in cui questo è occorso, è stata giudicata rovinosa per i figli, e condannata da numerose associazioni di tutela dei minori[5]; Richard Ducote, avvocato specializzato in cause familiari e che coinvolgono i minori, tra gli ultimi ad avere affrontato in tribunale Gardner, sostenne che gli unici tribunali che avevano vagliato la PAS al test Frye (che vuole che una teoria sia ammissibile qualora accettata e consolidata) la rigettarono; in una causa di affido in Florida in cui lo stesso Ducote era una delle parti, e l'oggetto del contendere era un padre che sosteneva il proprio figlio essere affetto da PAS, quando la corte dispose che le teorie di Gardner fossero preventivamente vagliate secondo gli standard Frye al fine di ammetterle come prova lo stesso Gardner non si presentò[5].

Accuse di appoggio alla pedofilia

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Gardner ricevette in più occasioni accuse di presunto appoggio alla pedofilia, basate tanto sulla non immediata condanna del fenomeno quanto nel riconoscimento dello stesso come fatto ineludibile («Come detto, tutti noi siamo perversi polimorfi da bambini e c'è un po' di pedofilia in ognuno di noi»[6]). L'osservazione di Gardner si riferiva al fatto che la pedofilia è sempre stata considerata la norma dalla stragrande maggioranza della gente in ogni epoca[7].

Alcune sue affermazioni controverse furono usate per le suddette accuse: «[il pedofilo] è sfortunato a vivere in un luogo e un'epoca storica che condannano la sua inclinazione. Ciononostante questa non è una ragione sufficiente per autocolpevolizzarsi»[8]; «L'allontanamento di un genitore pedofilo da casa dovrebbe essere attuata solo quando sia fallito ogni tentativo di trattamento della pedofilia e del reinserimento in famiglia»[8].

Riguardo invece al tentativo di un genitore di avere rapporti sessuali con la propria figlia, Gardner suggerisce che, più che colpevolizzarne il marito, la moglie dovrebbe tentare di essere più sessualmente recettiva verso di lui: «La sua accresciuta sessualità può attenuare il desiderio del marito di cercare gratificazione sessuale tramite la figlia»[6].

A tal proposito Gardner si dichiarò contrario a non rendere perseguibili per calunnia coloro che denunciano abusi su minori, e propose programmi di sostegno per persone falsamente accusate in tal senso[9].

Gardner stesso, tuttavia, descrisse la pedofilia come un "abominevole sfruttamento del bambino"[10] e un “male per la società [4], spiegando di non condonare la pedofilia, ma di considerarla una delle forme di sessualità atipica che ogni umano ha il potenziale di sviluppare[4][11]. Gardner affermò che "Ci sono alcuni che dichiarano che io sia protettivo di riflesso verso i pedofili e comprensivo nei confronti di ciò che fanno. Non esiste assolutamente nulla in qualsiasi cosa io abbia scritto o detto a supporto di queste assurde affermazioni. Quando io determino in una disputa per un affidamento che un padre accusato ha tendenze pedofile, consiglierò alla corte di fornire protezione al bambino"[12].

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore waldron
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Wood
  3. ^ a b c (EN) David Crary, Psychiatric experts assess parental alienation, in The Guardian, 2 ottobre 2010. URL consultato il 12 ottobre 2012.
  4. ^ a b c (EN) Richard Gardner, Misinformation Versus Facts About the Contributions of Richard A. Gardner, M.D., in American Journal of Family Therapy, vol. 30, n. 5, 2002, pp. 395–416, DOI:10.1080/01926180260296305. URL consultato l'8 giugno 2010.
  5. ^ a b (EN) Charles Pragnell, Parental Alienation Syndrome Leading, in Children Webmag, 1º dicembre 2006. URL consultato l'8 giugno 2010.
  6. ^ a b Sex Abuse Hysteria: Salem Witch Trials Revisited, pag. 118
  7. ^ Child Abuse, pagg. 592-93
  8. ^ a b Sex Abuse Hysteria: Salem Witch Trials Revisited, pag. 119
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Hoult
  10. ^ Dal sito di Gardner, mirror su waybackmachine
  11. ^ (EN) Jonathan W. Gould, David A. Martindale, 13, in The Art and Science of Child Custody Evaluations, New York, Guilford Press, 2007, p. 333, ISBN 9781606237236. URL consultato il Febbraio 2013.
  12. ^ Art and Science