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Pergine Festival

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Pergine Festival
LuogoPergine Valsugana
Anni1976-oggi
DateInizio luglio
GenereTeatro contemporaneo, arti performative, musica
OrganizzazioneAss. Pergine Spettacolo Aperto
Sito ufficialewww.perginefestival.it

"Il nostro teatro è la città stessa, fatta di luoghi, storie, interazioni e persone. Un invito all'incontro attraverso pratiche artistiche multiformi.”[1]

Pergine Festival è un festival diffuso di teatro contemporaneo, arti performative e musica che si svolge a Pergine Valsugana, in Trentino Alto Adige. Il festival viene fondato nel 1976 da Pergine Spettacolo Aperto, che si propose come prima realtà culturale a inventare un palcoscenico estivo in Trentino e a ospitarvi i grandi nomi del teatro e della musica.

La prima edizione di Pergine Spettacolo Aperto, il più antico e longevo festival del Trentino, risale al 1976 e nasce su iniziativa di tre associazioni culturali cittadine: il Comitato Turistico Locale, il Comitato Dama in Costume e gli Amici della Musica e del Teatro. L’obiettivo era quello di creare un programma di spettacoli che facesse da cornice alla partita di Dama vivente in costume, manifestazione tradizionale allestita nella piazza municipale di Pergine. Un esordio apparentemente occasionale che però ha dato vita a un festival solido, longevo e radicato nel territorio.

Le prime edizioni del festival sono state definite “pionieristiche” da più di uno dei fondatori. Negli anni ’76, ’77 e ‘78 le rappresentazioni si svolgevano nella piazza del Municipio, per l’occasione trasformata in un vero e proprio piccolo teatro; una cornice affascinante ma assai limitata. Da subito la mancanza di infrastrutture adeguate è stato uno dei problemi fondamentali per la tipologia di attività che il festival desiderava organizzare e proporre. In risposta alla crescente domanda di consumo culturale di quegli anni, nel 1979 fu realizzato il teatro all'aperto. Per 10 mila lire all'anno venne affittato simbolicamente il giardino dell’Hotel Posta e lì, sulla base di un contratto di 15 anni, venne costruito l’edificio ispirato all'architettura del Teatro Romano di Verona. La nascita di uno spazio dedicato portò due importanti risultati: la possibilità di proporre una programmazione più ricca e la possibilità di ricorrere all'autofinanziamento in aggiunta ai contributi pubblici. Ed è quanto accade negli anni ’80, quando Pergine Spettacolo Aperto cambia la sua formula organizzativa e da comitato organizzatore nel 1981 passa ufficialmente ad associazione, affidando la guida del nuovo corso a Marco Bernardi, il primo direttore artistico nella storia del festival, incarico che il giovane regista manterrà fino al 1993. La caratteristica multiforme è da allora una peculiarità dalla conduzione del festival: l’offerta di spettacoli spazia dal folklore al jazz, dalla musica d’autore alla classica e alla lirica. In più, la competenza di Bernardi sposta inevitabilmente l’attenzione sul teatro, così che Pergine Spettacolo Aperto inizia a percorrere le strade della coproduzione, la prima nel 1981, e della produzione, l’anno seguente e i successivi.

Pergine Festival (2016) - Fak Fek Fik di Dante Antonelli
Pergine Festival (2019), After di Effetto Larsen

Il festival-laboratorio

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A metà degli anni ’90 la parabola di crescita che ha portato successo, numeri, riconoscibilità al festival ben oltre i confini regionali ha raggiunto l’apice e Pergine Spettacolo Aperto entra in una fase di maturità. Il carattere generalista e poliedrico non è più sufficiente, anzi trasforma quello che prima era un punto di forza del festival in un elemento che ne segna la perdita d’identità. L’offerta di spettacoli è sempre di alta qualità, ma spesso si ricorre alla proposta di nomi di richiamo, in risposta a meccanismi di mercato piuttosto che a una ricerca innovativa.

Pergine Festival (2012), Recipe of dreams di Geraldine Pilgrim

I soci di Pergine Spettacolo Aperto comprendono il momento delicato e decidono di seguire una nuova strada. L’edizione del 1999 certifica la svolta e la nuova missione si concretizza in un modello originale: il festival-laboratorio. Ci si affida in questa nuova stagione alla coppia formata da Juan Lombana, che assume il ruolo di direttore musicale, e Leonardo Cantelli, nominato direttore artistico-organizzativo.

La formula è semplice e originale allo stesso tempo. Da una parte giovani selezionati tramite audizioni, che si trovano nel momento di passaggio fra il percorso accademico e il mestiere artistico; dall’altra professionisti del mondo dello spettacolo in veste di insegnanti, per una formazione che va oltre l’aspetto puramente tecnico e interessa la consapevolezza della costruzione di uno spettacolo. Pergine Spettacolo Aperto si specializza nella formazione e nella produzione, secondo una linea orientata inizialmente all’attività musicale (concertistica, lirica) e successivamente all'interazione possibile fra musica, teatro e danza. Dalla stagione 1999 a quella del 2005 le produzioni dei laboratori Pergine Spettacolo Aperto sono ventinove e coinvolgono strumentisti, ballerini, bandisti, attori, coristi e cantanti per quasi 1300 persone. S’instaurano inoltre collaborazioni con conservatori, accademie, enti teatrali e culturali. La coppia Lombana-Cantelli termina il suo mandato nel 2004. L’anno successivo la direzione artistica è affidata a Juan Lombana e a Mimma Gallina. Nel 2006 si aggiunge Cristina Pietrantonio e la “direzione” si trasforma in una “commissione” artistica.

La città dei matti: l'arte di essere fuori

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Pergine Festival (2019), Anansi e Hot Mustache Live
Pergine Festival (2016), Macinante di Circolo Bergman

Con questo slogan si inaugura il nuovo corso di Pergine Spettacolo Aperto. Nel 2007 la direzione artistica viene affidata a Cristina Pietrantonio, che lavora sull’ottimizzazione degli aspetti organizzativi e gestionali, sul riposizionamento del festival e sulla realizzazione di un programma in grado di offrire proposte culturali innovative e che possiedano nel contempo un grado elevato di appeal nei confronti del pubblico. La riconquista del territorio avviene occupando l’ex manicomio, uno spazio “scomodo” nella storia della città. Il nuovo ruolo che Pergine Spettacolo Aperto sceglie per il festival è quello di farsi medium, tramite, per rendere viva la memoria di questo luogo e far sì che il passato riemerga e interagisca con il presente. Ciò avviene in due modi: con la proposta di spettacoli multidisciplinari connessi ai temi della devianza, del disagio, della marginalità e più ampiamente caratterizzati da una creatività dai confini indefinibili e con la riappropriazione e rilettura degli spazi dell’ex Ospedale Psichiatrico. Una seconda sezione del Festival “PeM PergineMusica” si ricollega più direttamente alla tradizione, con la proposta di spettacoli di teatro musicale presso lo storico Teatro Tenda. Produzioni e coproduzioni, laboratori e azioni di sostegno e promozione per giovani artisti sono gli elementi principali di una formula che fa da ponte tra il passato e il futuro di un festival poliedrico che, dopo trentacinque anni, affronta nuovamente una fase di trasformazione e di crescita.

Il festival diffuso: il ritorno alla comunità e la svolta europea

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Nel 2017 inizia un anno di passaggio, che vede la co-direzione artistica di Cristina Pietrantonio e Carla Esperanza Tommasini, insieme al rinnovo dello staff organizzativo, interamente under 40.

Il festival diventa punto di riferimento per lo spettacolo dal vivo e per pratiche performative sperimentali e di ricerca, il festival trae oggi la sua linfa vitale dal luogo che lo ospita, in costante dialogo con la comunità e gli spazi del paesaggio urbano. Il festival è centro propulsore di nuove creatività legate ad ambiti disciplinari diversi e a modalità di produzione e linguaggi espressivi innovativi. Un particolare sostegno agli artisti e alle compagnie emergenti viene dato ogni anno attraverso il Bando Open///Creazione [Urbana] Contemporanea. Il festival è inoltre proiettato all'internazionale e coltiva intensi scambi culturali e artistici in tutta Europa. Nel 2016 prende il via un progetto europeo sul rapporto tra lavoro e felicità.

Carla Esperanza Tommasini è la direttrice artistica di Pergine Festival per il triennio 2018/2020.

Bando OPEN///CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA

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Il bando OPEN /// CREAZIONE [URBANA] CONTEMPORANEA, nato nel 2012, è rivolto ad artisti (singoli, compagnie o collettivi) che operano nell’ambito della creazione contemporanea nazionale e internazionale, e mira alla produzione di progetti che si sviluppino in dialogo con lo spazio urbano e i suoi abitanti, con l’intento di favorire opportunità produttive e distributive attraverso la messa in rete di diverse organizzazioni culturali.

L’obiettivo del bando è la valorizzazione dello spazio urbano e della sfera pubblica attraverso progetti che riescano a reinventare/immaginare/esplorare lo spazio, trasformandone temporaneamente i luoghi e le traiettorie relazionali. Lo spazio pubblico viene pensato come forma del tempo e area di ricerca, un orizzonte dove lo spettatore possa riconnettersi con il tessuto urbano, storico, architettonico e relazionale del luogo.

Progetto No Limits

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Un festival senza barriere

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Pergine Festival crede nel valore della cultura come bene comune a cui tutti devono poter accedere, senza esclusione alcuna, e si afferma come uno dei pochi esempi in Italia di Festival che cerca di realizzare quanto espresso dalla Dichiarazione.

I primi servizi per l’accessibilità sono stati realizzati nel 2012 in occasione dell’edizione Sensibilmente,dedicata al corpo umano e alle sue modalità di percezione. Grazie alle numerose collaborazioni strette con le realtà associative impegnate nel campo della disabilità è stato possibile implementare strategie e servizi che da un lato riguardano la fruibilità fisica dei luoghi del festival e dall’altro abbattono le barriere della comunicazione.

Tra le azioni intraprese vi sono: un servizio di trasporto gratuito, la mappatura delle strutture utilizzate per gli spettacoli, interpretariato nella LIS (Lingua dei Segni Italiana), laboratori e attività di sensibilizzazione, audiodescrizione e audiointroduzioni, sopratitolaggio e visite guidate.

Già a partire dalla fase progettuale, l'associazione Pergine Spettacolo Aperto collabora con organizzazioni del settore per favorire l’accesso agli spettacoli da parte di persone con disabilità fisiche, intellettuali e sensoriali. Il prezioso lavoro di queste organizzazioni contribuisce alla riflessione che il festival porta avanti su modelli culturali socialmente inclusivi e partecipativi. Le realtà che oggi aderiscono al network No Limits sono: AbC IRIFOR del Trentino, Cooperativa HandiCREA, Anffas Trentino Onlus, ENS – Ente Nazionale Sordi Trento, Vales Soc. Coop., Senza Barriere Onlus, U.I.C.I – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Coop. CS4, Centro Franca Martini di Trento, Coop. Aurora.

Nel corso degli anni sono stati attivati servizi per facilitare la mobilità da e per i luoghi del festival ed è stato predisposto un servizio di accompagnamento personalizzato realizzato grazie ad alcuni collaboratori appositamente formati. In totale grazie ai servizi di audio-descrizione e sopratitolaggio dal vivo sono stati resi accessibili a Persone Non-Vedenti e Non-Udenti 14 rappresentazioni teatrali. Mentre sono stati 33 gli incontri con gli artisti integrati dal servizio di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana – L.I.S., quest’ultimo tipo di servizio è stato impiegato con successo anche in occasione di visite guidate alla città di Pergine Valsugana. Sul sito del festival infine sono state messe a disposizione del pubblico 11 audio-introduzioni con l’obiettivo di facilitare l’avvicinamento degli spettatori all'evento.

Collegamenti esterni

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Pergine Festival, sito ufficiale

Pergine Festival YouTube, canale Youtube

Pergine Festival Instagram, canale instagram

Pergine Festival Facebook, canale Facebook

  1. ^ Pergine Festival, su Pergine Festival. URL consultato il 30 luglio 2019.