Utente:Helichrysum Italicum/Sandbox0

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prove[modifica | modifica wikitesto]

note[modifica | modifica wikitesto]

i privati cittadini in Cina possono acquistare al massimo 50.000 dollari

Storia della cina[modifica | modifica wikitesto]

I territori cinesi[modifica | modifica wikitesto]

La Germania aveva in Cina dei territori in concessione (a titolo di esempio, la baia di Jiaozhou era stata presa in concessione nel 1989 per una durata di 99 anni).

Gli articoli dal 128 al 134 del Trattato stabilivano la cessione dalla Germania alla Cina dei territori della concessione a Tianjin e Hankou.

li articoli 156,157,158 trasferirono invece al Giappone i diritti tedeschi sulla concessione dello Shandong, in Cina, anziché restituirne l'autorità sovrana alla Cina.

Questa decisione ebbe ripercussioni all'interno della Cina e fu una della cause scatenanti del movimento culturale del quattro maggio.

pezzi utili[modifica | modifica wikitesto]

nota generica:

{{Cita libro|titolo=The Sino-Tibetan languages|nome=Graham|cognome=Thurgood|nome2=Randy J.|cognome2=LaPolla|anno=2003|ISBN=0700711295|capitolo=}}
{{Cita libro|titolo=Minimal Old Chinese and Later Han Chinese|nome=Axel|cognome=Schuesserl|anno=2009|editore= Honolulu university of hawai’i press|url=http://muse.jhu.edu/books/9780824863623|cid=}}

oppure questo nel testo:

<ref>{{Cita|SIGLA_NOME|p. ###}}

e questo nella bibliografia:

{{Cita libro|titolo=The Sino-Tibetan languages|nome=Graham|cognome=Thurgood|nome2=Randy J.|cognome2=LaPolla|anno=2003|ISBN=0700711295|capitolo=|cid=SIGLA_NOME}}

Per le pubblicazioni:

{{Cita pubblicazione|autore = Paola Ventrone|titolo = Politica e attualità nella sacra sappresentazione fiorentina del Quattrocento|pubblicazione=Annali di storia moderna e contemporanea|volume=14|anno=2008|editore=Vita e Pensiero|pagine=319-348|ISSN=1124-0296|cid=SIGLA_NOME}}

ricorda che puoi anche inserire nel cita

url =

classificazione del cinese[modifica | modifica wikitesto]

classificazione[modifica | modifica wikitesto]

REF pag 126 secondo il modello del diasistema proposto dai sociolinguisti, un linguaggio è un complesso aggregato di differenti sistemi linguistici che coesistono e si influenzano l'un l'altro. di solito un diasistema è caratterizzato dall'esistenza di una dachsprache, una qualche varietà che funge da standard per la comunicazione interdialettale.

nel caso del cinese il putonghua fa da dachsprache, un linguaggio che ormai vive di vita propria e influenza le parlate dialettali stesse.

august schleicher propone idea che evoluzione lingue sia come il branching di un albero ( stammbaum = albero) si sono susseguite molte teorie ; wellentheorie = modello onde/wave theory. entrambi sono modellizzazioni standard da usare a seconda del tipo di aspetti che si vogliono mettere in luce . non esiste tuttora un modello unificato che consenta di formalizzare le relazioni "verticali" e "orizzontali" che intercorrono tra le lingue. a partire dal terzo millennio molti dei metodi che sono applicati alle teorie sull'evoluzione delle forme di vita biologiche sono anche stati applicati alle lingue

"orizzontale" = i prestiti. processi complessi ma che lasciano tracce, perchè di solito il prestato ha una forma simile al donor word. (P 135)

cercare i "buchi" (ovvero luoghi in cui dorebbe esserci un parente delle parole dello stesso tipo in lingue della stessa famiglia, ma trovare invece una parola completamente diversa) può esser un buon indizio per i prestiti (vedi caso dell'inglese mountain).

albero[modifica | modifica wikitesto]

lingue sino tibetane

  • lingue sinitiche
    • lingua bai
    • lingue siniche = il cinese non esiste. esiste una famiglia di lingue e dialetti sinitici
      • 7 o dieci gruppi di dialetti=famiglie di parlate locali: tra cui il mandarino (gruppo di dialetti del nord-est), il gruppo Wu, il gruppo Yue (cui appartiene il cantonese), etc..
        • parlate cinesi moderne = centinaia di varianti locali, riconducibili a questi gruppi
        • putonghua, lingua cinese ufficiale, volgarmente noto come cinese mandarino

antica[modifica | modifica wikitesto]

REF P.59 Sketch of Late Zhou Chinese Grammar by Derek Herforth

Le testimonianze di lingua cinese scritta più antiche sono attestate intorno al XIII secolo a.C., all'epoca della tarda dinastia Shang (XVI-XI Secolo a.C.), sottoforma di iscrizioni di carattere divinatorio, cerimoniale e testi poetici, che rendono però difficile ricostruire un profilo della sintassi del cinese di quell'epoca. Trattandosi di testi rituali e forme codificate, presentano un repertorio particolarmente limitato di costrutti sintattici.

Late Zhou Chinese è il linguaggio che si ritrova nei testi dell'epoca dei regni combattenti (475-221), l'ultima delle fasi in cui viene periodicizzata la dinastia Zhou (XI secolo - 221 a.C.)

Testi in LZC:

国语 韩非子 礼记 论语 孟子 春秋左传


REF: Boltz, William G. (1999) ‘Language and writing’, in Michael Loewe and Edward L. Shaughnessy (eds) The Cambridge History of Ancient China: From the Origins of Civilization to 221 BC, Cambridge: Cambridge University Press.

lingua bai[modifica | modifica wikitesto]

REF: Cap 5. The Chinese dialects: Phonology. by Jerry Norman. p.73

La versione "ufficiale" diffusa tra gli studiosi di linguistica in cina è che il jian4chuan1 è generalmente considerato un dialetto della lingua Bai2, e da molti è collocato nel ramo Tibeto-birmano della famiglia sinotibetana.

alcuni studiosi occidentali considerano il Bai una varietà del cinese. (RAD Forrests nel 1948 cerca di collegare il bai2 ai dialetti min3, sotto l'influenza della denominazione min3jia1 con cui era noto il bai2. la sua analisi era penalizzata dal fatto che il materiale sul bai in suo possesso non riportava i toni.

nel "tibeto-burman lexicon" edito da huang2 bu4fan2 nel 1992, il bai è incluso come uno dei linguaggi tibeto birmani. anche se una veloce scorsa al suo lavoro rivela come il bai abbia solo un numero molto piccolo di chiari legami col tibetobirmai.

sebbene considerarlo lingua sinitica a tutti gli effetti possa esser eccessivo, non si possono tuttavia ignorare i suoi legami con le lingue snitiche.

dialetti[modifica | modifica wikitesto]

REF: Cap 5. The Chinese dialects: Phonology. by Jerry Norman. p.72

qui il termine dialetto è usato semplicemente nel senso di "forma distinta di parlata locale". Se si dovesse applicare il criterio della "mutua intelligibilità" per definire le differenze tra cosa è dialetto e cosa è lingua, allora bisognerebbe riconoscere non dozzine, ma centinaia di "lingue" in Cina. Quelli che comunemente sono definiti "dialetti" del cinese sono in realtà dei "gruppi dialettali". La cosiddetta"lingua Wu" non è una lingua unitaria, ma una famiglia di parlate locali mutuamente non-intelligibii, che presentano determinate caratteristiche comuni. Lo stesso vale per gli altri gruppi dialettali: il mandarino, il min3, lo hakka, lo yuè, il gàn, e lo xiang1.

Per i comparativisti, il cinese è un vasto complesso dialettale che contiene centinaia di varietà locali mutuamente inintelligibili, ciascuna delle quali può essere considerata come un entità distinta da paragonare alle altre.

al di sopra di questo variegato e vasto insieme di dialetti locali si situa la lingua standard nazionale, la cui pronuncia è stata elaborata a partire dalla parlata del mandarino della zona di pechino. (si badi bene che il putonghua NON è la parlata di pechino!!)

è difficile applicare i termini "lingua" e "dialetto" (al contesto linguistico cinese), per come sono intesi nel contesto linguistico europeo. difficile applicarli in maniera "consistent" in Cina.

con il termine "cinese" si usa riferirsi alla lingua standard nazionale

REF googlebook p 132

classificazione dei dialetti oggetto di dibattito feroce karlgren 1954, li3 2005, norman 2003 , wang 2009, kurpaska 2010 overview 36-62.

  • 7: mandarino, xiang, gan, wu, hakka, yue, min (secondo norman )
  • +3: jìn (ex mandarino), hui1 (wu o mandarino), ping2huà (cantonese) : vedi kurpaska 64-73

maggiorparte delle classificazioni dei gruppi si basa su loro variazione dal sistema fonologico del cinese medio. ad esempio basandosi solo su bdp, ptk, criterio tuttavia distingue ma non spiega evoluzione.

più popolare teoria su loro evoluzione è karlgren 1954, che dice che tutti i dialetti del cinese (eccetto il min3) sarebbero derivati da una koiné diffusa nel VI secolo, che secondo lui è un linguaggio coincidente col cinese medio, le cui caratteristiche fonologiche sono registrate in dizionari di rima (o rime books) compilati allora .

secondo norman 1988 invece, hakka, yue e min (dialetti "del sud") derivano da un ceppo principale che si sarebbe separato dagli altri dialetti prima dello stabilizzarsi del cinese medio

REF: Cap 5. The Chinese dialects: Phonology. by Jerry Norman. P.76

  • beijing tai4yuan2 yang2zhou1 sono tre dialetti del mandarino
  • suzhou e wenzhou sono dialetti del Wu2
  • chang2sha1 e shuang1feng1 sono considerati daletti xiang1.
  • nan2chang1 rappresenta il gan4
  • mei2xian4 è hakka
  • guangzhou è il più famoso degli yue4.
  • jiang1yong3 è del Tu3, un gruppo di dialetti xiang1 parlati nel sud del Hu2nan2

Note[modifica | modifica wikitesto]


汉朝sempl., 漢朝trad., Hàncháopinyin, wadegilesWade-Gilesalla lettera dinastia Han

Fan Zhongyan[modifica | modifica wikitesto]

Fan Zhongyan (cinese tradizionale: 範仲淹, cinese semplificato: 范仲淹, pinyin: Fàn Zhòngyān) (Suzhou, 989 – 1052) è stato un politico, scrittore, poeta, stratega ed educatore cinese della Dinastia Song, conosciuto anche come Fàn Wénzhènggōng (范文正公). Il suo nome postumo è Wénzhèng (文正), il suo nome di cortesia è Xīwén (希文).

enciclo brit[modifica | modifica wikitesto]

dopo aver ricoperto ruoli di varia importanza nel governo, divenne finalmente cancelliere dell'impero.

(born Sept. 9, 989, Xuzhou, Jiangsu province, China—died 1052, China)

Fu un riformatore del sistema educativo cinese, ministro sotto il regno dell'imperatore Renzong, le sue proposte politiche anticiparono molto delle riforme rese famose dal grande riformatore e innovatore Wang Anshi.

Nei dieci punti del suo programma, che portò all'attenzione imperiale nel 1043, Fan tentò di porre rimedio al dilagante nepotismo e corruzione all'interno della pubblica amministrazione, cercò di recuperare le terre lasciate incolte, propose una riforma agraria per ripartire gli appezzamenti e le proprietà terriere, propose di organizzare un sistema di milizie locali in grado di difendere le terre di confine dalle scorribande dei popoli vicini, e tentò di ridurre l'ammontare di giornate di lavoro (corvée) richieste dall'impero alla popolazione, e cercò di riformare il sistema di accesso alla burocrazia tramite gli esami. A tal proposito, mosse forti obiezioni alla forma dell'esame, che a suo parere testava gli esaminandi più riguardo alla loro capacità compositiva ed eleganza stilistica, che non alla loro competenza amministrativa e di gestione economica.

Propose che l'esame ponesse maggiormente l'accento sui problemi di storia e di politica. Ciò avrebbe comportato un redesign dell'istruzione dei futuri candidati, un ripensamento della maniera di insegnare i classici, e a tal fine parte della sua proposta di decreto incluse anche lo stabilimento di un sistema di istruzione supervisionato dallo stato.

L'imperatore adottò le proposte fatte da Fan, ma appena dopo un anno fu costretto a ritirare gli editti in seguito alla pressione di gruppi di interesse che si coalizzarono nel cosiddetto fronte anti-riformista. In seguito a questo, Fan fu trasferito presso un incarico provinciale, come mezzo per allontanarlo dalla capitale.

Uno strenuo oppositore del Buddismo, Fan fu considerato un grande studioso di tradizione confuciana. Contribuì a riportare l'attenzione sul Classico dei Mutamenti e sulla Dottrina del giusto Mezzo, due classici che in precedenza erano stati messi in secondo piano.

Contribuì a enfatizzare il ruolo della Pietà Filiale nel pensiero neo-confuciano, e riuscì a far sì che i clan divenissero una sorta di importante istituzione ufficialmente sostenuta dallo stato. (enciclopaedia britannica)

Carriera iniziale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1030, Fan fu prefetto di Kaifeng, e durante il periodo del suo servizio prese come discepolo letterario il giovane Ouyang Xiu, che sarebbe divenuto uno dei più famosi autori cinesi. Successivamente, Fan fu declassato a governatore regionale dopo aver criticato delle proposte di riforma di un Capo-Consigliere dello stato Song.

Nel 1040, Fan fu richiamato al governo a causa delle minacce a nord dello stato di Liao e dei Xia occidentali[1].

Riforme Qingli[modifica | modifica wikitesto]

Dopo che i Song garantirono ai Xia occidentali un'indennità simile a quella garantita ai Liao nel Trattato di Shanyuan, Fan, insieme ad altri avvocati di ideologia confuciana, tentò di apportare alcune riforme alla corte. Egli presentò una proposta in dieci punti, che coprivano vari aspetti dell'amministrazione governativa, incluse riforme al sistema di reclutamento militare, stipendi più alti per ufficiali minori locali per scoraggiare la corruzione[2] e programmi di garanzia più ampi per assicurare che gli ufficiali fossero scelti sulla base del loro intelletto e del loro carattere. Tuttavia, molte delle riforme da lui proposte incontrarono l'opposizione dei ministri conservatori, secondo i quali il sistema non aveva bisogno di cambiamenti drastici, e che si sentivano minacciati da mutamenti radicali a metà del loro mandato e della loro carriera. L'imperatore, quindi, abrogò le riforme nel 1045[3] e Fan, insieme al suo amico e collega Ouyan, venne accusato di aver creato una fazione sovversiva per definizione[4]. Nonostante ciò, il suo approccio idealistico alle modalità di governo ispirò molti politici suoi successori, tra i quali il successivo primo ministro riformista Wang Anshi.

After the Song granted Western Xia indemnities similar to those granted the Liao in the Treaty of Shanyuan, Fan, along with other advocates of Confucian ideals, sought reform at the court. He presented a ten-point proposal covering various aspects of government administration, including reforms to the recruitment system, higher pay for minor local officials to discourage against corruption,[2] and wider sponsorship programs to ensure that officials were drafted more on the basis of their intellect and character. However, many of the reforms that he introduced met with the opposition of conservative ministers who felt the system did not need drastic changes (and who felt threatened by the prospect of change halfway through their careers as state bureaucrats). The emperor rescinded the reforms in 1045,[3] after Fan and his friend and colleague Ouyan had been charged with forming a faction, which was considered subversive by definition.[4] Nevertheless, his idealist approach to governance inspired others, like the later Chancellor Wang Anshi.


Riforme dell'istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni quaranta del 1000, Fan diede avvio ad alcune riforme dell'istruzione. All'inizio del periodo dei Song Settentrionali, le scuole di prefettura non erano calcolate dallo stato, ed erano lasciate alla mercé di protettori ricchi che mantenevano le istituzioni con finanze private[5]. Mentre era cancelliere, Fan Zhongyan emise un editto secondo il quale le scuole di prefettura, cadute in disuso ed abbandonate sin dai tempi delle Cinque dinastie e dieci regni (907-960), sarebbero dovute essere restaurate e ricostruite non solo da finanziatori privati, ma anche con fondi del governo[6]. Fan tentò di restaurare alla stessa maniera tutte le scuole a livello di contea, ma non designò quale avrebbe dovuto essere la fonte dalla quale i fondi sarebbero stati formalmente presi, quindi il decreto non fu preso sul serio fino all'ultimo imperatore Huizong di Song, che espanse ampiamente il sistema delle scuole di contea[7]. La direzione intrapresa da Fan, con il governo che provvedeva ai fondi per l'istruzione, mise in moto il movimento delle scuole pubbliche che eclisso quello delle accademie private, e non sarebbe stato rovesciato fino all'impero di Lizong di Song, a metà del XIII secolo[8].

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

La sua opera più famosa è lo Yueyang Lou Ji (岳陽樓記), composta per l'occasione della ricostruzione della porta Yueyang Lou durante il governo di un suo amico. Lo Yueyang Lou, una porta cittadina situata vicino al Lago Dongting, era una dei Lou più grandi della Cina meridionale, ed era associata a diverse altre opere letterarie. Il ji commemorativo di Fan è scritto in prosa, ed è conosciuto soprattutto per l'ideale politico espresso alla sua fine, che culmina con la frase spesso ripresa e citata da altri autori: 先天下之憂而憂,後天下之樂而樂 (Preoccupati prima che il Tianxia inizi a preoccuparsi, e sentiti felice dopo che il Tianxia si è rallegrato).

Un'altra sua citazione famosa è 寧鳴而死,不默而生 (Morire di rimostranza piuttosto che vivere in silenzio), significato vicino a quello del saggio detto di Patrick Henry Dammi la libertà o dammi la morte! (23 marzo 1775). Tale citazione deriva dal Ling Wu Fu (靈烏賦), opera scritta nel 1036 come risposta ai consigli dell'amico Mei Yaochen (梅堯臣). A causa proprio delle sue rimostranze, Fan fu diverse volte imprigionato, cosa che accade anche a causa di questa sua ultima affermazione. Per questo, il suo amico Mei tentò di persuaderlo a smettere di pensare solo al Tianxia (per Tianxia si indende tutto ciò che si trova al di sotto del regno dei cieli) e di iniziare a prendersi cura della sua stessa carriera e della sua vita, ma per tutta risposta Fan scrisse una fiaba con protagonista uno spirito-uccello, usando una metafora per esprimere le proprie aspirazioni. La sua citazione sopra menzionata, 寧鳴而死,不默而生, è la parte centrale ed il climax della storia. Essa rappresenta perfettamente l'integrità morale dell'uomo, che insiste a difendere il popolo e lo spirito di Shi Da Fu, ossia "le responsabilità morali degli intellettuali".

Fan era anche conosciuto per le sue poesie in stile ci, tra le quali ricordiamo Su Mu Zhe (蘇幕遮) e Yu Jia Ao (漁家傲). Insieme a Su Shi, egli è considerato uno dei fondatori della scuola di ci Haofang (豪放).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [Mote p. 123]
  2. ^ [Mote p. 137]
  3. ^ [Mote p. 124]
  4. ^ [Mote p. 136]
  5. ^ Yuan, 196.
  6. ^ Yuan, 197.
  7. ^ Yuan, 198–199.
  8. ^ Yuan, 200–201.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]